La Famiglia Comboniana e le sfide
di Giustizia e Pace


dal Forum Comboniano Mondiale

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La Famiglia Comboniana ha radunato recentemente una cinquantina di missionari-e impegnati nella promozione di Giustizia, Pace e Integrità del Creato in vari Paesi del mondo.
Il tutto è avvenuto in occasione del World Social Forum di Nairobi (gennaio 2007), seguito con attenzione dagli inviati di Giovaniemissione.

Al termine dell'incontro, è emerso un documento importante che traccia i percorsi principali per l'impegno nella Pastorale Sociale dei Missionari per i prossimi anni.
Lo condividiamo con i giovani del GIM... e di altre parti del mondo!


Documento Finale

World  Social  Forum – Famiglia Comboniana

“ Riaccendere la fiamma di Comboni”

Nairobi, 19-27 Gennaio 2007

 

IL VENTO DELLA PENTECOSTE MUOVE LE NOSTRE  LOTTE !!!

 

 

Il settimo “World Social Forum” si è tenuto a Nairobi dal 20 al 25 Gennaio 2007.

Il primo di questi Forum fu organizzato a Porto Alegre (Brasile) nel 2001 e continuò ad essere tenuto nella stessa città per i successivi due anni, fino a che, per il quarto “World Social Forum” nel 2004, la sede fu spostata a Mumbai (India).

Il World Social Forum fu istituito per fornire ai movimenti, alle reti, alle organizzazioni e gruppi sociali una piattaforma aperta dove potessero incontrarsi, conoscersi e discutere problemi di comune interesse e importanza.

 

Il World Social Forum si tiene nello stesso periodo dell’anno del “World Economic Forum” che si riunisce a Davos (Svizzera), dove i più ricchi e potenti del mondo si incontrano per elaborare le loro strategie al fine di promuovere la crescita e massimizzare il profitto quasi ad ogni costo.

Il WSF è iniziato come una critica radicale all’attuale ordine economico mondiale che prospera  sullo sfruttamento e l’ingiustizia sociale, arricchendo pochissimi a spese delle masse di poveri e svantaggiati del nostro mondo.

 

Quest’anno per la prima volta il Forum è stato organizzato sul suolo africano; i  milioni di baraccati delle grandi e piccole città del Sud del mondo (due milioni e mezzo soltanto a Nairobi!) sono venuti alla ribalta, spostando le attenzioni del Forum. Il tutto in acuto contrasto, bisogna dirlo, con la vibrante vitalità e il colore del più emarginato dei continenti.

I temi più importanti trattati al Forum sono stati: il peso del debito di molti paesi in via di sviluppo; l’accesso all’acqua per tutti; l’ambiente; i diritti alla terra per i popoli nomadi e minoritari; gli EPAs (Economic Partnership Agreements) tra l’Unione Europea e molti paesi in via di sviluppo; HIV/Aids; il diritto alla casa; i diritti umani; le questioni di genere; guerre e conflitti come Iraq, Darfur e Somalia.

 

La Famiglia Comboniana, nata dalla passione di Daniele Comboni per l’Africa  Nera, non poteva perdere un’occasione così importante: circa cinquanta tra suore, fratelli, padri e laici missionari comboniani provenienti da tutto il mondo hanno accettato l’invito di incontrarsi a Nairobi dal 19 al 27 Gennaio 2007 per partecipare al World Social Forum e ad un paio di giorni di successiva riflessione su argomenti di comune interesse. Prezioso l’aiuto del teologo brasiliano p.Marcelo Barros e di una teologa irlandese delle Medical Missionaries of Mary, sr. Patricia Lonegan.

E’ stato un momento importante di fraternità e di condivisione, durante il quale abbiamo sperimentato la presenza dello Spirito: la nostra attenzione si è focalizzata su molti dei problemi del mondo, ma anche sulle speranze, i sogni e le intuizioni dei poveri ed emarginati fra noi.

Sentiamo profondamente che, come membri della Famiglia Comboniana, dovremmo essere sempre più radicati nelle lotte e nelle sofferenze del Popolo di Dio; la nostra spiritualità ci potrà aiutare a resistere ad un ordine economico mondiale che disumanizza la nostra gente e noi stessi.

 

Alla luce di questo incontro, della riflessione teologica sulle giornate di Forum, dell’esperienza della nostra vita quotidiana e della nostra preghiera insieme, crediamo che lo Spirito di Dio stia continuando a  chiamare la Famiglia Comboniana nei seguenti modi:

 

1. – Collaborazione all’interno della Famiglia Comboniana

 

Riconosciamo che la cooperazione rafforza i nostri rispettivi ministeri ed è un inestimabile sostegno nel cammino comune verso il Regno. Perciò sentiamo il bisogno di:

 

-         favorire la cooperazione attraverso la riflessione e incontri comuni;

-         includere nella Famiglia Comboniana tutti coloro che sono nati dal carisma di Comboni:

-         Istituti religiosi e laici; membri precedenti di tali Istituti; gruppi ed ONG legati alla nostra identità;

-         lasciarci sfidare sfidati e convertire dai poveri nel nostro stile di vita;

-         essere più ospitali e accoglienti, come si addice al nostro spirito missionario;

-         promuovere una leadership aperta alla visione profetica e agli approcci della base;

-         fare uso dei canali già esistenti per continuare la riflessione teologica e lo scambio delle nostre esperienze;

-         incoraggiare un’ulteriore riflessione teologica sul nostro carisma e la missione nel mondo  Arabo-Islamico, Africa, Asia, America Latina ed Europa. A questo proposito vorremmo raccomandare che i gruppi continentali di riflessione teologica siano organizzati con il coinvolgimento attivo di tutti i membri della Famiglia Comboniana;

-         organizzare un analogo incontro in occasione del futuro World Social Forum del 2009.

 

 

2. – Networking con organizzazioni, ONG e gruppi che rappresentino la Società Civile

 

Il lavoro di rete (Networking) è necessario perché:

 

- è un segno della presenza del Regno di Dio ed è parte dell’eredità carismatica di Comboni;

- nel mondo globalizzato di oggi non possiamo lavorare da soli, ma abbiamo invece bisogno

   di unire le forze per influenzare le decisioni, gli interessi e i poteri dell’attuale ordine mondiale

   (politici, transnazionali,…)

 

Perciò vogliamo impegnarci di nuovo a:

 

- collegarci a livello internazionale con organizzazioni, ONG e gruppi della società

   civile che hanno come scopo il miglioramento della situazione umana e la salvaguardia del

   creato (Vivat, AEFJN,…)

-  collegarci a livello nazionale e/o locale con le Chiese e con le organizzazioni religiose e civili

   che condividono alcuni dei nostri principi e valori di base e sono coinvolte in aree di lavoro

   simile al nostro.

Come risposta ai pressanti bisogni del momento, desideriamo coinvolgerci maggiormente nelle campagne internazionali contro EPA (Africa) e ALCA (America Latina)

 

 

3. – Empowerment delle persone

 

Non è facile accettare di lasciar spazio agli eventi. Seguendo l’esempio di Giovanni Battista e Daniele Comboni, vogliamo fare ogni sforzo perché le persone che abbiamo il privilegio di servire diventino i veri autori del loro destino. Possiamo fare questo soltanto credendo e avendo fiducia  nei loro doni, talenti e abilità.

Nel passato siamo stati chiamati ad essere una “voce per i senza-voce”. Oggi noi riconosciamo che i “senza-voce” spesso hanno una voce e possono parlare per se stessi. Il nostro compito è accompagnarli in tale cammino di assunzione di responsabilità, ascoltarli attentamente e metterli in grado di far sentire la loro voce.

In questa luce, dovremmo intensificare i nostri sforzi nella formazione di leader locali, lasciando volentieri posizioni di leadership e incoraggiando il concetto di fiducia in se stessi.

Questo naturalmente non ci esonera dalla difesa dei diritti degli oppressi (advocacy) e dal dovere di parlare per conto di coloro che ancora non sono in grado di parlare per se stessi.

 

 

4. -  Priorità dei Poveri e Abbandonati

 

Chiediamo alla Famiglia Comboniana di rendere l’“opzione per i poveri” più significativa, inserendo le nostre comunità tra i poveri e gli svantaggiati, con stili di vita caratterizzati dalla semplicità e sobrietà. Questa è la strada per una conversione personale e comunitaria: perché se noi abbandoniamo i poveri, significa che abbiamo abbandonato Dio e tradito la nostra Missione.

 

Perciò abbiamo bisogno di:

 

 -  vivere e pregare con i poveri;

 -  convertirci ad uno stile di vita più sobrio e più semplice;

 -  tenere le nostre case aperte per accogliere i poveri e l’un l’altro;

 -  chiedere il dono della solidarietà tra di noi e con i poveri e gli oppressi;

 -  riconoscere la dignità dei poveri: essi sono il soggetto dell’evangelizzazione;

 -  riconoscere i doni e i talenti che Dio ha dato ai poveri per il bene della comunità;

 -  condividere i loro sogni, le ispirazioni, le lotte, le insicurezze, le speranze e le gioie;

 -  essere attenti agli emarginati, sia ad intra che ad extra.

 

Poiché noi siamo persone privilegiate (avendo il beneficio di una buona educazione, ampie risorse a disposizione, l’opportunità  di intraprendere ulteriori studi, la possibilità di viaggiare,…) la nostra “opzione per i poveri” ci obbliga a ripagare i poveri con ciò che abbiamo abbondantemente ricevuto.

 

 

5. -  Giustizia, Pace e Integrità del Creato

 

Il passo del Vangelo di Luca ( 4: 16-21) chiarisce che Giustizia, Pace e Integrità del Creato è parte integrante della nostra Missione e dell’opera di Evangelizzazione.

 

 Noi ci impegniamo a lavorare con maggior  forza nel campo di GPIC :

       

-         riconoscendo che il nostro impegno  in questa opera  si manifesta prima di tutto attraverso i nostri  rapporti con gli altri membri della Famiglia Comboniana, con i nostri impiegati e con i nostri collaboratori;

-         cooperando più strettamente con le chiese e le organizzazioni locali su tali problemi;

-         sensibilizzando le comunità locali su tali questioni e incoraggiandole ad attivarsi come protagoniste per i loro diritti;

-         chiedendo a ogni Provincia di istituire una commissione o gruppo per incoraggiare la riflessione tra i membri dei nostri Istituti su tali problematiche;

-         promuovendo la riflessione teologica sulle questioni relative a GPIC su base continentale.

 

 

6. – Promotori di Dialogo, Costruttori di Ponti

 

Crediamo che lo Spirito di Dio stia chiamando la Famiglia Comboniana a promuovere il dialogo e a costruire ponti tra i popoli, le culture e le religioni nei luoghi in cui siamo presenti:

 

-         sviluppando una spiritualità di dialogo e riconciliazione, seguendo le orme di Gesù, il Signore crocifisso, che ha steso le sue braccia per abbracciare tutti;

-         sostenendo con sollecitudine i più poveri e i più abbandonati;

-         incoraggiando l’incontro delle diversità;

-         abbattendo le percezioni e i pregiudizi spesso deformati che noi abbiamo degli altri, risanando le nostre memorie e quelle della gente che abbiamo il privilegio di servire.

 

 Per favorire un tale lavoro, vogliamo adottare le seguenti metodologie e strategie:

 

-         essere aperti al dialogo ecumenico, interreligioso e interculturale tramite rapporti personali e attraverso i nostri rispettivi ministeri;

-         favorire un atteggiamento di dialogo e riconciliazione attraverso l’educazione e la formazione, a cominciare da noi stessi;

-         valorizzare i modi tradizionali di riconciliazione tra i popoli con cui operiamo.

 

 

 

Questi sono i frutti dei giorni passati insieme come membri della Famiglia Comboniana dopo il World Social Forum.

Siamo consapevoli del fatto che non stiamo dicendo cose nuove, che molto è già contenuto nei precedenti documenti e nella tradizione, ma noi ve le offriamo nella speranza che anche voi vi troviate nuovo incoraggiamento e forza: così è successo a noi durante questi giorni di fraternità e sororità.

Come i discepoli di Emmaus, abbiamo sentito che lo Spirito di Gesù era tra noi e nelle lotte di tanta gente di buona volontà che crede che “UN ALTRO MONDO E’ DAVVERO POSSIBILE !!!”

 

 

List fo participants

 

Comboni Missionaries Fathers & Brothers

 

Province of Tchad

Fr. Daniele Frigerio

Fr. Paolino Tipo Deng Amayldh

 

Province of Congo

Fr. Giampaolo Pezzi Trebeschi

 

Province of Ecuador

Br. Roberto Misas Ríos

 

Delegation of Egypt

Fr. Simon Mwaura Mbuthia

 

Delegation of Eritrea

Fr. Sebhatleab Ayele Tessama

 

Province of Ethiopia

Fr. Pedro Pablo Leobardo Hernandez Jaime

 

Province of Italy

Fr. Dario Bossi

Fr. Alberto Pelucchi

Fr. Alessandro Zanotelli

Fr. Franco Moretti

 

Province of Kenya

Fr. Luigi Cocchi

Fr. Paolo Latorre

Fr. Daniele Moschetti

Br. Alberto Parise

Fr. Francesco Pierli

Fr. Mariano Tibaldo

Fr. John Webootsa

 

Province of Khartoum

Fr. Abraham Hailu Weldu

 

Province of Malawi/Zambia

Fr. Tiziano Laurenti

 

Province of South Africa

Fr. Jerome Anakese

 

Province of South Sudan

Fr. Antoine Komivi Kondo

Fr. Celestino Invaha Seabra

Fr. Markus Lorenz Koerber

 

Province of Uganda

Fr. Martin James Devenish

Fr. José Carlos Rodriguez Soto

 

Province of Germany

Sc. Gregory Schmidt

 

 

 

 

 

Comboni Missionaries Sisters

 

Province of Ecuador/Colombia/Perù

Sr. Ilaria Buonriposi

 

Province of Egypt

Sr. Anna Maria Sgaramella

 

Province of Eritrea

Sr. Tseghereda Yohannes

 

Province of Southern Sudan

Sr. Elena Balatti

Sr. Anna Maria Gastaldello

Sr. Paola Moggi

 

Secretariat Mission ad Gentes

Sr. Maria Cassarino

 

Coordinator HIV/aids prg Rome

Sr. Maria Amabile Martinelli

Sr. Maria Soledad Saenz Rico

 

Province of Kenya

Sr. Orietta Pozzi

Sr. Maria Del Carmen Ballesteros Manzano

Sr. Teresita Cortes Aguirre

Sr. Fernanda Cristinelli

Sr. Rosemary Nassali

Sr. Encarnacion Perez Garcia

Sr. Carla Rova

 

Province of Veneto

Sr. Maria Teresa Ratti

 

Province of Middle East

Sr. Maria del Rosario Fernandez Ramiro

 

Province of Veneto/Lombardo Centro Meridione

Sr. Italia Rina Serato

 

Province of Northern Sudan

Sr. Maria Angelica Guadalupe Castillo Sanchez

Sr. Ann Lucy Wanjiku Njoroge

 

Province Congo/Togo

Sr. Loredana Dalla Libera

 

Province of Uganda

Sr. Fernanda Pellizzer

 

Province of U.S.A.

Sr. Giovanna Rita Sguazza

 

Province of Zambia

Sr. Eulalia Capdevila Enriquez

Sr. Maria Rita Oliva

 

 

Lay Comboni Missionaries

 

Luca Clochiatti   (Italy)

Susan Marie Coopersmith   (USA)

Monica Gaspari   (Italy)

Ariane Kunze      (Germany)

 

Facilitators

 

Fr. Marcelo Barros        Benedictine (Brasil)

Sr. Patricia Lanigan       Medical Missionaries of Mary  (Ireland)

 

 

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