Genova: la neutralità non è umana

articolo di Raffello Zordan

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Non è possibile essere neutrali, secondo Arturo Paoli - il testimone che ha raggiunto la Carovana nella sua tappa di Genova. Da Palazzo Ducale, un'occasione per ricordare i fatti del G8 a oltre un anno di distanza

 

«Anziché parlare di cristiani e non cristiani, tutti noi uomini abbiamo una sola alternativa: o continuiamo a fare un'umanità più unita, più accogliente, più capace di giustizia oppure continuiamo a fare un'umanità peggiore. Cioè non è possibile essere neutrali, non si possono fare stupide considerazioni sui bambini che muoiono di fame, bisogna impegnarsi, stare dentro a questa situazione. La neutralità non è umana».

 

Sono parole di un altro testimone della Carovana, intervenuto durante la tappa di Genova. Si tratta di Arturo Paoli, Piccolo fratello del Vangelo (Charles de Foucauld), 90 anni spesi sui temi della pace e dei diritti umani. Paoli ha anche aggiunto: «Parlare di pace e di giustizia e metterle in pratica è una questione fondamentale della nostra vita e la chiesa, in quanto funzione, deve sentirsi obbligata ad un cambiamento sostanziale. Si devono fare degli investimenti qui sulla terra e non continuare a pensare a salvarsi l'anima astrattamente: è qui che si compie il gioco della nostra esistenza». In questo senso ha invitato i cristiani ad essere più presenti qui, a non pensare astrattamente a salvarsi "domani, quando sarà".

 

La Carovana si è fermata a piazza Alimonda per ricordare Carlo Giuliani; ha incontrato Heidi Gaggio, la madre del ragazzo ucciso durante il Vertice di Genova, ascoltato le parole della donna che ha ribadito l'indole non violenta del figlio. Alex Zanotelli ha affermato con forza che non si possono far passare le 300mila persone andate a Genova l'estate scorsa per il G8 per dei guerrafondai o dei violenti. Gente venuta invece per esprimere dei contenuti di giustizia uguali a quelli che vuole esprimere la Carovana in giro per l'Italia.

 

La Carovana si è quindi divisa in vari tronconi per avvicinarsi alle situazioni difficili di Genova: Alex è andato nel centro storico, in Via Pré, una zona degradata della città, dove ha incontrato una comunità di monache, le Sorelle della Fraternità impegnate ad accogliere gli immigrati; Valdênia Aparecida Paulino, avvocato brasiliano, ha fatto visita ad una comunità musulmana nel ponente genovese.

 

Alla sera oltre ad Arturo Paoli è intervenuta una donna peruviana, Norma Corsano, che ha parlato della situazione dell'immigrazione a Genova, del problema dell'integrazione e della vita di persone "sospese".