CURARE
L'INFORMAZIONE

 

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Questa pagina è l'osservatorio del sito riguardo a tutte le iniziative nate per prenderci cura del nostro modo di informarci e informare, a partire dal Giubileo degli Oppressi.

Se l'organizzazione del Giubileo è stata un miracolo di collaborazione e un risveglio di energie, siamo certi che il dopo-Giubileo ci riserverà grandi sorprese di partecipazione, impegno e creatività.

Alcune stanno già prendendo consistenza e ci sembra fondamentale condividerle: la rete è un intreccio di fili che si tirano e si muovono tutti a partire dall'impulso anche di uno solo.

Ci auguriamo che nessuno più stia fermo! Condividiamo ciò che di bello stiamo intessendo.

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Scrivici a informazione@giovaniemissione.it
dal nodo di Molfetta

 Il dossier sulla militarizzazione della Puglia

 

Impariamo ad osservare il territorio in cui viviamo, individuando le situazioni di oppressione e di non-pace ed uniamoci per dare risposte alle tante sfide che la nostra terra

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L'informazione al servizio della Verità, come strumento di Pace e Giustizia. 

LA VOCE DEI SENZA VOCE

“La voce dei senza voce vi dice: sapete che nel 2000 ci sono stati 25 conflitti armati che hanno superato la soglia delle migliaia di morti? Sapete qualche cosa delle centinaia di migliaia di vittime in Algeria, in Angola, in Colombia, nel Corno d’Africa, nel Kashmir, nelle Filippine, nell’ex Zaire, in Cecenia, nello Shrilanka, in Sudan

 E’ difficile sapere, certo! Con giornali che dedicano paginate ai capricci di Ronaldo… Però bisogna informarsi. Avete mai letto una rivista missionaria? O sfogliato un qualsiasi rapporto dell’Unicef, della FAO? Fatelo. Ci sono cose che fanno rabbrividire! Ah, non avete tempo per leggere… Bene, avete un computer, immagino. Lasciate perdere per mezz’ora la playstation e giocate con vostro figlio a collegarvi a unimondo.it, a peacelink, al sito di Nigrizia, a quello dei missionari saveriani, a femmis… scoprirete in 10 minuti, dico 10 minuti, che negli anni 90 ci sono state 56 guerre in 44 diversi paesi, che circa il 90 per cento dei conflitti armati successivi alla seconda guerra mondiale ha avuto luogo nel Sud del mondo.

Allora la voce di chi non ha voce vi dice che davvero dobbiamo conoscere per iniziare a pensare. Pensare ad esempio che la pace bisogna iniziare a crearla partendo dagli affamati e dagli esclusi dalla vita, altrimenti pace non è. Perché la pace è un bene universale e indivisibile: o l’abbiamo tutti in tutto il mondo, o non c’è per nessuno.

E “vivere in pace” presuppone prima di tutto il “poter vivere”, che non è scontato per i poveri del Sud del mondo: per la stragrande maggioranza degli abitanti del pianeta la pace è innanzitutto una questione di cibo.

La pace non è quindi solo “mancanza di guerre”, è anche l’opposto di ogni disuguaglianza e di ogni ingiustizia, la pace è quando ci si oppone, con tutta la forza che abbiamo, alla mancanza di solidarietà, al dominio, allo sfruttamento di molti, troppi, per pochi. La pace è il contrario di ogni violenza che impedisce la vita di una parte dell’umanità. Le armi uccidono sempre molto prima di cominciare a sparare, e sono le armi della sete, della fame, delle risorse rubate. 

Io, voce dei senza voce, sono convinto che anche in questo mondo ingiusto è possibile costruire pace, è possibile fare tappe precise verso la pace, con la gioia e la speranza tipica di chi lotta in difesa della vita.”

leggi l'intervento di Giulietto Chiesa al Giubileo degli Oppressi/2

Proponiamo alcuni link per  tracciare nuove rotte nel mondo dell'informazione.

Megachip c'è, esiste.
E' bastato un sussurro per creare un'onda.
Un semplice sussurro,
niente al confronto dell'incessante frastuono dei mille media che ci circondano.
Eppure è bastato.

 


Missionary Service News Agency

 
Raccoglieremo qui sotto le proposte segnalateci dai vari nodi locali: vogliamo mettere in luce come la ricerca della verità dipende dal nostro modo di leggere la realtà e dal nostro impegno nel comunicare.
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