Un passo dopo l'altro...

articolo di Luigi Moschella

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“Un Passo dopo l’altro…”

 

Ciao a tutti, amici di Harambee!

            Mi chiamo Luigi Moschella e sono il neo “acquisto” del Postulato Comboniano di Padova. Provengo da Messina (Sicilia) e ho 31 anni, sei dei quali spesi anche per le Ferrovie dello Stato e qualcuno in più (ahimè, complice non solo il servizio militare…) speso per gli studi di Fisica, completati grazie a Dio nel 1999. Per circa 14 anni, dopo la Prima Comunione, sono stato il tipico cattolico “non praticante” che barcollava nel “buio”, rifiutando la Luce, quella vera, per accontentarsi di qualche lumicino trovato qua e là, lungo la strada della vita. In breve, niente più Chiesa, niente più Sacramenti, niente più preghiera, …niente più Dio! Solo io… e qualche altro: eppure (ovviamente) non ero felice. Cercavo la felicità, ma dove non potevo trovarla: tra le cose del mondo. Il Signore provava a farsi sentire, ma ero sordo, oltre che cieco. Dio, però, aveva per me progetti diversi dai miei, sogni più grandi che neanche potevo immaginare. Dio sapeva dov’era la Felicità che cercavo, anzi Chi era la Felicità che cercavo… Ecco allora il primo incontro con Lui, piuttosto “casuale”, la prima fase dell’innamoramento, i primi passi insieme, il cercare di cambiare interiormente per piacerGli il più possibile. Poi la Cresima, le prime esperienze comunitarie con la parrocchia di “adozione”, il servizio… Tutto bello, bellissimo, ma mi mancava ancora qualcosa: non ero ancora veramente felice. Cinque anni fa, la svolta: nel mio cammino incrocio un missionario comboniano e mi fanno sapere che tiene dei corsi di orientamento vocazionale dal titolo piuttosto attraente: “Verso la Felicità”. Quale occasione migliore per capirci qualcosa circa la mia “insoddisfazione”? E infatti fu lì, durante tre giorni intensi, ricchi di Dio e delle Sue cose, caratterizzati da un silenzio che esaltava la Sua voce dentro di me, che capii dove potevo trovare la felicità; fu lì che capii che si può essere felici solo se ci si realizza pienamente in Cristo, vale a dire se si aderisce fino in fondo alla Sua volontà: perché è Gesù la felicità che noi cerchiamo (come dice il nostro Papa).

Sentirsi amati in modo unico, sapere che Lui ti chiama a servirLo perché ti ama e che ti ama per quello che sei e per aiutarti a diventare quello che devi essere, è qualcosa che ti sconvolge, ti entusiasma e ti spinge ad uscire da te stesso per andarGli incontro.

“Se sarete ciò che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo” (Giovanni Paolo II): è verissimo! L’umanità ha bisogno di essere incendiata dall’amore di Dio: cominciamo allora ad essere fiaccola di questo Amore, cominciamo a cambiare il mondo che abbiamo dentro e tutto il resto verrà da sé, nella fedeltà alla Verità e nella carità…

Dopo qualche anno di discernimento con la mia guida spirituale, ho concluso che potevo essere felice solo donandomi completamente a Gesù, solo amandolo con cuore indiviso, solo spendendomi per Lui e per gli altri, soprattutto coloro che non Lo conoscono e che, inconsapevolmente, Lo aspettano. Ed eccomi qui, finalmente, pronto a cominciare questo nuovo cammino formativo con i Missionari Comboniani di Padova. Ogni cammino comincia col primo passo e questo è stato fatto. Se poi, durante il cammino, hai dei buoni compagni e delle guide sicure, hai anche chi può aiutarti umanamente nelle inevitabili difficoltà: e sono certo di avere tutto questo. Per quanto mi riguarda, non resta allora che impegnarmi con fedeltà e responsabilità, il che non è poco, anzi è grazia di Dio… da coltivare, nella speranza di poter essere dono per gli altri come gli altri lo sono per me: e voglio vivere questa speranza, passo dopo passo, per arrivare dove vuole il Signore: basta crederci!

Buon inizio a tutti!

In Cristo, Luigi Moschella