Partire - Arrivare articolo di p. Giorgio Padovan |
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PARTIRE – ARRIVARE NON SIAMO POCHI… NON SIAMO MALE! Questo è il pensiero che sorge in me nel guardare la comunità comboniana, i postulanti, i numerosi giovani del GIM, chi parte e chi arriva. Pensiero che mi aiuta a ringraziare il Dio della Vita e a scommettere sull'umanità, anche in questo periodo di violenza e di guerre. In questi giorni ci ritroviamo per salutare chi parte e chi arriva. Partire o arrivare è sempre motivo di crescita e di sofferenza, ma una sofferenza salutare, come di un parto, di nuova vita. E' una bella metodologia missionaria il sentirsi sempre in cammino, pellegrino, ospite e straniero su questa terra.(l'ospite e il migrante sono persone amate da Dio, segno della sua visita e benedizione; ci ricordiamo di questo messaggio biblico in questo tempo di leggi non-cristiane per i poveri e per gli immigrati?) Partire-arrivare: quando sono partito per il Brasile, alla veglia missionaria di invio della diocesi di Padova, nel 1985, oltre al crocefisso, ho ricevuto questa preghiera del vescovo brasiliano Helder Camara:
Concretamente salutiamo e preghiamo per Filippo che va in noviziato a Venegono; per Elianna e Roberta che entrano nel postulato a Roma; per p. Mosè che va a continuare l'attività con i giovani a Bologna; e accogliamo nella nostra comunità di Padova il nuovo postulante Luigi e p. Manuel che dopo quattro anni in Congo, farà parte dell'équipe GIM. Persone che partono e che arrivano sono segno di missionarietà. Buon viaggio missionario a tutti. P. GIORGIO PADOVAN
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