MARCIA

di PREGHIERA, RIFLESSIONE

SILENZIO

e ASCOLTO

di TESTIMONIANZE
 per le vie di Trento

 

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I Passi del Cammino di Pace per le strade della città

   passo : “Lo avete fatto a me”

   passo : “ Con Gesù liberatore: vita vera”

   passo :     “Vi do lamia  pace, non come la da il mondo a  voi”

   passo : “ Camminare a testa alta, liberi dal male per amare”

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1°   passo : “Lo avete fatto a me”

Canto :  SAN FRANCESCO

 

O Signore fa' di me uno strumento

fa' di me uno strumento della tua pace.

Dov'è odio, che io porti l'amore,

dov'è offesa che io porti il perdono,

dov'è dubbio che io porti la fede,

dov'è discordia che io porti l'unione,

dov'è errore che io porti verità

a chi dispera che io porti la speranza. (bis)

 

O Maestro

dammi Tu un cuore grande

che sia goccia di rugiada  per il mondo

che sia voce di speranza,

che sia un buon mattino

per il giorno di ogni uomo

e con gli ultimi del mondo

sia il mio passo lieto  nella povertà,

nella povertà. (bis)

 

O Signore fa' di me il tuo canto

fa' di me il tuo canto di pace.

A chi è triste che io porti la gioia,

a che è nel buio che io porti la luce.

E' donando che si ama la vita,

è servendo che si vive con gioia,

perdonando si trova il perdono

è morendo che si vive in eterno. (bis)

 

 

Preghiamo a due cori col salmo 146 (145)

 

Alleluia.

Loda il Signore, anima mia:

loderò il Signore per tutta la mia vita,

finché vivo canterò inni al mio Dio.

 

Non confidate nei potenti,

in un uomo che non può salvare.

Esala lo spirito e ritorna alla terra;

in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.

 

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe,

chi spera nel Signore suo Dio,

creatore del cielo e della terra,

del mare e di quanto contiene.

 

Egli è fedele per sempre,

rende giustizia agli oppressi,

  il pane agli affamati.

 

Il Signore libera i prigionieri,

il Signore ridona la vista ai ciechi,

il Signore rialza chi è caduto,

il Signore ama i giusti,

il Signore protegge lo straniero,

egli sostiene l'orfano e la vedova,

ma sconvolge le vie degli empi.

 

Il Signore regna per sempre,

il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.

 

Gloria  al Padre, al Figlio …

 

 

In ascolto della Parola di Dio

 

Dal Vangelo di Matteo (25,  31 – 40)

 

Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria.  E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri,  e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.  Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.  Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato,  nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.  Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere?  Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito?  E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?  Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.

 

 

Testimonianza

 

 

Preghiera personale silenziosa

durante il cammino.

 

 

 

PADRE NOSTRO

 

PADRE che consideri tutte le persone uguali..

NOSTRO, di ognuno, di tutti quei milioni di persone che abitano la terra, senza differenza di età, colore o luogo di nascita.

CHE SEI NEI CIELI e sulla terra e in ciascuna persona, negli umili e in coloro che soffrono.

SIA SANTIFICATO IL TUO NOME nei cuori pacifici di uomini e donne, bambini, anziani, qui e altrove.

VENGA IL TUO REGNO, il tuo Regno di pace, di amore, di giustizia, di Verità, di libertà.

SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ’  sempre e tra tutte le nazioni e tutti i popoli.

COME IN CIELO, COSI’ IN TERRA: che i tuoi piani di pace non siano distrutti dai violenti e dai tiranni.

DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO: che sia impastato di pace e di amore, e allontana da noi il pane della discordia e dell’odio che genera gelosia e divisione.

DACCELO OGGI perché domani potrebbe essere troppo tardi. Stanno puntando i missili e, forse, qualcuno li sparerà

RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI, non come perdoniamo noi, ma come perdoni tu, senza risentimento, senza rancore nascosto.

NON CI INDURRE IN TENTAZIONE di guardare gli altri con sospetto, di dimenticare i nostri fratelli e le nostre sorelle nel bisogno, di accumulare per noi stessi ciò che potrebbe essere necessario per gli altri, di vivere bene a spese altrui.

LIBERACI DAL MALE che ci minaccia, dall’egoismo dei potenti, dalla morte causata dalla guerra e dalle armi; perché siamo in tanti, Padre, a desiderare di vivere in pace e di costruire la pace per tutti. 

AMEN

 

 

2°   passo : “ Con Gesù liberatore: vita vera”

 

Canto : SU ALI D'AQUILA

 

Tu che abiti al riparo del Signore

e che dimori alla Sua ombra

di al Signore:< Mio rifugio,

mia roccia in cui confido>

 

E ti rialzerà, ti solleverà  su ali d'aquila

ti reggerà, sulla brezza dell'alba

ti farà brillar come il sole,

così nelle sue mani vivrai.

 

Dal laccio del cacciatore ti libererà

e dalla carestia che distrugge,

poi ti coprirà con le Sue ali

e rifugio troverai.

 

Non devi temere i terrori della notte,

né freccia che vola di giorno,

mille cadranno al tuo fianco,

ma nulla ti colpirà.

 

Perché ai Suoi angeli ha dato un comando

di preservarti in tutte le tue vie,

ti porteranno sulle loro mani

contro la pietra non inciamperai.

 

E ti rialzerò, ti solleverò, su ali d'aquila

ti reggerò, sulla brezza dell'alba

ti farò  brillar come il sole,

così nelle mie mani vivrai.

Preghiamo a due cori col salmo  85 (84)

 

Signore, sei stato buono con la tua terra,

hai ricondotto i deportati di Giacobbe.

Hai perdonato l'iniquità del tuo popolo,

hai cancellato tutti i suoi peccati.

 

Hai deposto tutto il tuo sdegno

e messo fine alla tua grande ira.

Rialzaci, Dio nostra salvezza,

e placa il tuo sdegno verso di noi.

 

Forse per sempre sarai adirato con noi,

di età in età estenderai il tuo sdegno?

Non tornerai tu forse a darci vita,

perché in te gioisca il tuo popolo?

 

Mostraci, Signore,  la tua misericordia

e donaci la tua salvezza.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:

egli annunzia la pace  per il suo popolo,

per i suoi fedeli,  per chi ritorna a lui

con tutto il cuore.

 

La sua salvezza è vicina a chi lo teme

e la sua gloria abiterà la nostra terra.

Misericordia e verità s'incontreranno,

giustizia e pace si baceranno.

 

La verità germoglierà dalla terra

e la giustizia si affaccerà dal cielo.

Quando il Signore elargirà il suo bene,

la nostra terra darà il suo frutto.

 

Davanti a lui camminerà la giustizia

e sulla via dei suoi passi la salvezza.

 

In ascolto della Parola di Dio:

 

Dal Vangelo di Marco ( 5, 1-20)

 

Intanto giunsero all’altra riva del mare, nella regione dei Gerasèni. Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo.  Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno più riusciva a tenerlo legato neanche con catene,  perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo.  Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.  Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi,  e urlando a gran voce disse: “Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!”.  Gli diceva infatti: “Esci, spirito immondo, da quest’uomo! ”.  E gli domandò: “Come ti chiami? ”. “Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti”.  E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella regione.

                 Ora c’era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo.  E gli spiriti lo scongiurarono: “Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi”.  Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l’altro nel mare.  I mandriani allora fuggirono, portarono la notizia in città e nella campagna e la gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto.

 Giunti che furono da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura.  Quelli che avevano visto tutto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci.  Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.  Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di permettergli di stare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: “Và nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usato”.  Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli ciò che Gesù gli aveva fatto, e tutti ne erano meravigliati.

 

 

 

Testimonianza

 

Preghiera personale silenziosa

durante il cammino.

Dio nostro Padre, ti affidiamo questa umanità.

 

L’umanità si è allontanata da te.

Morte, fame e sangue si sono impossessati della terra.

Tu che hai predisposto il mare, i cieli e l’universo,

per la felicità delle tue creature,

Tu che hai impresso nel cuore di ogni creatura

il rispetto e la benevolenza, sei dimenticato e disprezzato.

 

I potenti della terra sono sempre più arroganti e superbi:

non hanno paura di te, non hanno paura di nessuno.

Sfidano l’universo, lo disprezzano,

affamano senza voler essere infastiditi

si arricchiscono appropriandosi di ogni risorsa.

Ingordi e famelici  pensano solo a se stessi e al loro benessere.

 

Fanciulli e fanciulle non valgono nulla:

schiavizzati, violentati alimentano le turpi passioni  di maiali immondi.

Allontanati dalle loro famiglie povere

sono rinchiusi, lasciati morire a milioni,  ininfluenti ad ogni pietà.

Vengono comperati alcuni dei migliori

per calmierare il desiderio di genitori impropri.

 

Il cielo è pieno di piccoli angeli dalla pelle nera e dagli occhi a mandorla, che non hanno avuto tempo di vivere

colpevoli solo di essere nati poveri nelle calde savane

e nelle fredde tundre della terra

pure destinate ad essere abitate da creature intelligenti.

 

Violenza e guerra infestano la terra:

odi profondi procurano ferite e mutilazioni,  crudeltà e morti.

Massacri di massa vengono nascosti

negando riposo per i morti.

Poteri si scontrano contro poteri  con la vittoria dei più forti

senza giudizi e senza tribunali.

 

Troppe creature, che Tu hai creato con intelligenza e amore,

sono abbandonate a se stesse.

Non hanno acqua, non hanno medicinali  non hanno futuro.

Sono distrutti i loro paesi, compaiono le loro lingue e culture,

non hanno diritto al loro cibo, non hanno diritto a nulla.

 

Si aggirano nel mondo come corvi e avvoltoi

coloro che posseggono denaro e conoscenze:

individuano le loro prede, le adescano con furbizia

tendono loro le trappole e le uccidono.

Si vantano di tutto questo:

si sentono i migliori del mondo si credono i più intelligenti.

 

Dona ad ogni cuore umano il senso del limite, Tu solo sei l’onnipotente e l’eterno.

Fa capire il senso dell’armonia che avevi immaginato

fa comprendere la caducità della gloria e del potere,

ricorda la morte e il tuo giudizio.

Tu che hai a cuore ogni creatura  non permettere che facciano e si facciano del male.

Allontana il male, distruggi le tenebre.

 

Hai creato i popoli, benedicendoli tutti.

Hai assistito alla nascita e allo sviluppo delle tribù della terra,

hai benedetto le loro case e le loro preghiere

hai apprezzato le intelligenze e le scoperte

ti sei compiaciuto dei loro abiti e delle loro lingue;

hai partecipato ai loro canti e alle loro danze,

non permettere che scompaiano.

 

Hai inventato l’uomo e la donna,

li hai posti l’uno accanto all’altro nell’amore e nel rispetto

perché diventassero unità.

Violenze e soprusi, ricatti e schiavitù

si aggirano tra le mure domestiche:

vittime silenziose, martiri innocenti,  impedisci o Dio l’obbrobrio.

 

 

 Nati da padri e da madri ti sei compiaciuto di fratelli e sorelle.

Non solo la comunione di sangue

ma la comunione di tutti hai voluto per la terra.

Restituisci la fraternità per tutti e di tutti.  L’unico popolo dell’umanità

si incammini verso il sogno e il destino  che hai voluto sulla terra. Ritorna o Dio! Accogli le creature

 

 

 

 

Ti chiediamo perdono o Dio  di tutte le nostre colpe.

Ti chiediamo perdono per gli egoismi

per le crudeltà e per le malvagità:

per i silenzi, per le omissioni, per le compiacenze.

Ti chiediamo perdono per chi non ha rimorsi

ci vergogniamo per chi non ha vergogna,

siamo disposti a riparare per chi non ha rimpianti.

Ritorna o Dio! Accogli le creature

 

Si allontani il male dal mondo, cessino le guerre e le morti,

scompaiano le carestie e le malattie.

Le creature smettano di uccidere, di depredare,

di essere crudeli e senza sentimenti.

Spariscano i soprusi e le vigliaccherie

le umiliazioni e le ingiustizie le cattiverie e le sevizie.

 Ritorna o Dio! Accogli le creature!

 

La terra ritorni ad essere  il giardino che hai creato;

l’armonia degli alberi e degli animali

accompagni le creature umane  verso il tempo che viene.

Ognuno possa benedire il giorno che è nato

la vita che gli è stata donata,  le felicità che ha sognato.

 Ritorna o Dio! Accogli le creature!

 

Ci impegneremo con tutte le nostre forze faremo appello a tutte le nostre intelligenze ci uniremo a tutte le buone volontà  perché termini lo scempio.

Lo esigono l’intelligenza, gli affetti, le vittime, il futuro.

Non risponderemo al male con il male,

invocheremo la verità contro l’errore, la vita contro la morte.

Te lo chiediamo  con sincerità e affetto

conoscendo la tua generosità di Padre.

Te lo chiediamo in nome del Figlio prediletto che hai inviato a salvarci dal male,  in nome dello Spirito del bene che hai promesso.

Te lo chiediamo in nome della Madre di tutti, dei santi e dei martiri,

delle vittime innocenti e silenziose.

 Non abbandonarci o Dio nostro Padre. Amen. Amen.

 

 

3°   passo :     “Vi do lamia  pace, non come la da il mondo a  voi”

 

Canto : AMO

 

Amo il Signore perché ascolta

il grido della mia preghiera.

Su di me ha steso la mano

 nel giorno che lo cercavo.

 

Ho invocato il nome del Signore

ed egli mi ha risposto,

buono e giusto è il nostro Dio,

protegge gli umili e gli oppressi.

 

Anima mia ritorna alla tua pace,

il Signore ti ha ascoltato,

ha liberato i miei occhi dalle lacrime

e non sono più caduto.

 

Ho creduto anche quando dicevo:

"Sono troppo infelice",

che cosa posso rendere al Signore

per quello che mi ha dato.

 

Preghiamo a due cori col salmo  33 (32)

 

Esultate, giusti, nel Signore:

ai retti si addice la lode.

Lodate il Signore con la cetra,

con l'arpa a dieci corde a lui cantate.

 

Cantate al Signore un canto nuovo,

suonate la cetra con arte e acclamate.

Poiché retta è la parola del Signore

e fedele ogni sua opera.

Egli ama il diritto e la giustizia,

della sua grazia è piena la terra.

 

Il Signore annulla i disegni delle nazioni,

rende vani i progetti dei popoli.

Ma il piano del Signore sussiste per sempre,

i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni.

Beata la nazione il cui Dio è il Signore,

il popolo che si è scelto come erede.

 

Il Signore guarda dal cielo, 

egli vede tutti gli uomini.

Dal luogo della sua dimora  

scruta tutti gli abitanti della terra, 

lui che, solo, ha plasmato il loro cuore

e comprende tutte le loro opere.

 

Il re non si salva per un forte esercito

né il prode per il suo grande vigore.

Il cavallo non giova per la vittoria,

con tutta la sua forza non potrà salvare.

 

Ecco, l'occhio del Signore veglia su chi lo teme,

su chi spera nella sua grazia,  per liberarlo dalla morte

e nutrirlo in tempo di fame.

 

 

 

L'anima nostra attende il Signore,

egli è nostro aiuto e nostro scudo.

In lui gioisce il nostro cuore

e confidiamo nel suo santo nome.

Signore, sia su di noi la tua grazia,

perché in te speriamo.

 

Gloria al Padre, al Figlio…

 

 

In ascolto della Parola di Dio:

 

 Dalla Lettera agli Efesini (2, 13 – 19)

 

Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo.

Egli infatti è la nostra pace,  colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo,  cioè l’inimicizia,  annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo,  facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo,  per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l’inimicizia. Egli è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini.

            Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli  altri,

al Padre in un solo Spirito.

Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio.

 

 

Testimonianza

 

Preghiera personale silenziosa

durante il cammino.

 

 

 

 

Ti prego

 

 

Ti prego, Signore per la pace,

pace per questo mondo:

la gente ha pagato per esso sangue e lacrime,

umiliazione e miseria degradante.

Basta Signore!

Ma anche altri pagano con il loro sangue,

i loro soldi,

e forse, con la loro malvagità,

perché non ci sia pace.

Non tener conto di questo contro di loro.

Per ripagarli, della sofferenza e dei danni

che essi hanno causato,

dovresti distruggerli

ma tu, Signore, sei venuto

perché tutti abbiano la vita!

Tu sei tutto misericordia, perdono, amore.

Possa la pace,

che tu hai promesso

alle persone di buona volontà,

scaturire da loro in torrenti di perdono e di amore

che avvolgano e trasformino

anche quelle persone di cattiva volontà.

Possiamo noi capire che,

il perdono, l'amore e la solidarietà

sono molto più potenti della forza delle armi

e dell'umana cattiveria,

perché sono te.

 

 

(Gabriel Zubeir Wako, Arcivescovo di Khartoum)

 

 

 

 

4°   passo : “ Camminare a testa alta, liberi dal male per amare”

 

 

Canto : SERVO PER AMORE

 

Una notte di sudore  sulla barca in mezzo al mare

e mentre il cielo s'imbianca già, tu guardi le tue reti vuote.

Ma la voce che ti chiama,  un altro mare ti mostrerà

e sulle rive di ogni cuore,  le tue reti getterai.

 

Offri la vita tua

come Maria ai piedi della croce

e sarai servo di ogni uomo,

servo per amore,

sacerdote dell'umanità.

 

Avanzavi nel silenzio, fra le lacrime speravi

che il seme sparso davanti a te, cadesse sulla buona terra.

Ora il cuore tuo è in festa, perché il grano biondeggia ormai, è maturato sotto il sole, puoi riporlo nei granai.

 

 

 

 

 

Preghiamo a due cori col salmo  103 (102)

 

Benedici il Signore, anima mia,

quanto è in me benedica il suo santo nome.

Benedici il Signore, anima mia,

non dimenticare tanti suoi benefici.

 

 

Egli perdona tutte le tue colpe,

guarisce tutte le tue malattie;

salva dalla fossa la tua vita,

ti corona di grazia e di misericordia;

egli sazia di beni i tuoi giorni

e tu rinnovi come aquila la tua giovinezza.

Il Signore agisce con giustizia

e con diritto verso tutti gli oppressi.

Ha rivelato a Mosè le sue vie,

ai figli d'Israele le sue opere.

Buono e pietoso è il Signore,

lento all'ira e grande nell'amore.

Egli non continua a contestare

e non conserva per sempre il suo sdegno.

Non ci tratta secondo i nostri peccati,

non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Come il cielo è alto sulla terra,

così è grande la sua misericordia su quanti lo temono;

come dista l'oriente dall'occidente,

così allontana da noi le nostre colpe.

Come un padre ha pietà dei suoi figli,

così il Signore ha pietà di quanti lo temono.

Ma la grazia del Signore è da sempre,

dura in eterno per quanti lo temono;

la sua giustizia per i figli dei figli,

per quanti custodiscono la sua alleanza

e ricordano di osservare i suoi precetti.

 

Gloria al Padre, al Figlio…

 

 

 

 

 

In ascolto della Parola di Dio:

 

Dal Vangelo di Luca  (13, 10 – 20)

 

Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato.  C’era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo.  Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: “Donna, sei libera dalla tua infermità”,  e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.

             Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: “Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato”.  Il Signore replicò: “Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?  E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott’anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato? ”.  Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.

                Diceva dunque: “A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? 19 È simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell’orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami”.

 E ancora: “A che cosa rassomiglierò il regno di Dio?  È simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata”.

 

 

Testimonianza

 

 

Signore, noi ci impegniamo

ad essere costruttori di pace

 

Signore,

non ci presteremo

ad essere strumenti di violenza e distruzione;

difenderemo la pace,

pagando anche di persona se necessario.

 

Noi non ci rassegneremo

ad un mondo in cui

altri esseri umani muoiono di fame,

restano analfabeti, mancano di lavoro.

 

Noi difenderemo la vita

in ogni momento del suo sviluppo terreno,

ci sforzeremo con ogni mostra energia

di rendere questa terra

sempre più abitabile per tutti.

 

Regna tu nei nostri cuori

e nell'umanità del nuovo millennio.

Noi non abbiamo paura di affidarci a Te,

ma Tu guidaci,

dacci la forza di seguirti ogni  giorno

e in ogni situazione.

 

 

 

Padre nostro

 

 

 

 

 

Canto : ACQUA SIAMO NOI

 

Acqua siamo noi

dall’antica sorgente veniamo,

fiumi siamo noi

se i ruscelli si mettono insieme

mari siamo noi

se i torrenti si danno la mano,

vita nuova c’è  se Gesù è in mezzo a noi.

 

E allora diamoci la mano

e tutti insieme camminiamo

ed un oceano di pace nascerà.

E l’egoismo cancelliamo

un cuore limpido sentiamo

è Dio che bagna dell’amor l’umanità.

 

Su nel cielo c’è

Dio Padre che vive per l’uomo,

crea tutti noi

e ci ama d’amore infinito,

figli siamo noi

e fratelli di Cristo Signore,

vita nuova c’è

quando lui è in mezzo a noi.

 

Nuova umanità

oggi nasce crede in lui,

nuovi siamo noi

se l’amore è la legge di vita,

figli siamo noi

se non siamo divisi da niente,

vita eterna c’è

quando lui è dentro noi.