MARCIA PER LA PACE PERUGIA-ASSISI: Camminare insieme si può! |
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Per noi era importante esserci, essere nel numero di quei tanti
che dicono NO ALLA GUERRA, che cercano la coerenza e l'impegno,
per costruire la PACE a cominciare dai piccoli gesti della vita
quotidiana. E' da qui che dobbiamo partire, anche quando prendiamo in
considerazione le tragedie del mondo.
L'azione militare U.S.A. contro l'Afghanistan purtroppo costa la
vita anche di civili e provoca migliaia di profughi ... ci è difficile capire
la presenza alla marcia di chi appoggia l'intervento armato. Il terrorismo è
senz'altro un crimine contro cui bisogna lottare con tutte le nostre energie, ma
siamo sicuri che le bombe non provochino l'effetto contrario? Accendono gli
animi, fomentano l'integralismo, forniscono pretesti per chi vuole
strumentalizzare la rabbia dei poveri."Se vuoi la PACE, prepara la
PACE", noi abbiamo visto persone di estrazione diversa, con visioni della
vita differenti, unite per ribadire quest'impegno comune. Il clima di festa è
la dimostrazione più vera di questa volontà: risposta ai tentativi maldestri
di chi voleva "montare la violenza", per avere forse qualcosa di
scandalistico di cui "dare notizia".
Le facce alla stazione di Assisi non le dimenticheremo
facilmente: arrivavamo da Roma, dirette a Perugia, in un treno stipato ed
abbiamo visto un mare di gente sul binario. Loro, per causa nostra, non potevano
salire, avrebbero dovuto aspettare pazientemente il prossimo treno,
probabilmente pieno anche quello, ma ci salutavano, felici che il numero dei
partecipanti fosse alto. Quegli sguardi, lanciati tra noi e loro, sono la
sintesi più bella del significato stesso della marcia: noi andavamo, loro
rimanevano, ma in realtà ci sentivamo INSIEME. E' quello che abbiamo continuato
a provare per tutta la giornata.
"Beati gli operatori di PACE, perchè saranno chiamati
FIGLI di Dio" (Mt 5, 9), senza badare troppo alle etichette che ci
dividono. "1 solo Padre, 6 miliardi di fratelli", non esistono
FIGLIASTRI nella costruzione del Regno: "un mondo diverso è
possibile", obiettivo comune per tutti gli uomini di buona volontà.
Ognuna di noi, durante la marcia, ha incontrato vecchi amici ed
EX-GIMMINI, presenti singolarmente o con varie associazioni. Così ci siamo
trovate incredibilmente a contemplare le nostre vite, ad ammirare come Dio le
leghi con quelle degli altri, al di là della nostra stessa volontà. Quante
persone stanno continuando a camminare con noi in forme diverse ...è
assolutamente vero: "ognuno è responsabile della vocazione
dell'altro". Ogni persona incontrata, conosciuta o sconosciuta, è
stata un dono grande, ma quando abbiamo cantato "El Dios de
los pobres" con i postulanti comboniani, questa canzone messicana ci
ha messo di fronte a Cristo, l'unico che non dimentica mai gli impoveriti della
Terra: stavamo marciando anche PER loro, ma in quel momento li abbiamo sentiti
presenti CON noi, insieme a Lui. D'altra parte, sono stati degli Americani,
quelli del Centro e del Sud del continente, da sempre "desaparecidos",
scomparsi, a causa di un vicino troppo "invadente", sono stati loro ad
insegnarcelo e, a rischio di essere ripetitive, vogliamo continuare a
ricordarlo:"CAMINANDO SE ABRE EL CAMINO".
CHIARA, FEDERICA, PATRIZIA, SARA, TERESA
by
Postulato Suore Missionarie Comboniane
Via Paolina 13
00184 ROMA
PS. A tra poco anche il secondo articolo. CIAO !!!
FEDERICA
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