Pezzoli,
il veglione diventa veglia per la pace
Notte
di S. Silvestro “alternativa” per riflettere sui temi della
nonviolenza e della giustizia sociale
A
Pezzoli l’alba del nuovo anno sarà salutata in silenzio,
riflettendo sulle tematiche dell’ingiustizia che crea povertà, del
potere economico del Nord del mondo e dell’incontro tra popoli e
culture diverse.
Invece
del classico veglione, il parroco don Giuliano Zattarin proporrà
ai paesani e a tutti coloro che vogliono vivere un ultimo dell’anno
‘alternativo’, la veglia “Liberiamo la pace” animata dai giovani
del GIM, gruppo per l’impegno missionario che fa riferimento ai
Comboniani di Padova, confluiti a Pezzoli da diverse città italiane.
I
ragazzi, guidati dai padri comboniani Mosè e Dario e da suor Annamaria,
sono arrivati venerdì sera e sono ospitati dalle famiglie del paese.
“La
maggior parte –spiega p. Mosè- sono giovani che hanno iniziato il cammino
GIM con noi a Padova, e altri si sono aggiunti grazie al passaparola
e al desiderio di trascorrere una fine dell’anno diversa. Fanno parte
del gruppo giovani impegnati in parrocchia e persone che porgono
servizio nelle mense popolari e nelle case di ammalati di aids”.
La
veglia nella notte di S. Silvestro rappresenterà il momento forte di un’esperienza
che ha già portato i giovani a contatto con la gente del paese, grazie
alle visite agli anziani e agli ammalati, all’animazione delle
celebrazioni e alle visite nelle case per portare gli auguri.
Incontrando
le persone, i ragazzi e i padri comboniani hanno infatti la possibilità
di far riflettere sulle tematiche che più stanno loro a cuore, come l’iniqua
ripartizione delle ricchezze tra nord e sud del mondo, le
responsabilità dei Paesi ricchi e le ingiustizie che creano povertà.
Ieri
sera, a Teatro 99, Giuliana Martirani, docente di geopolitica all’università
di Napoli, ha intanto presentato il suo ultimo libro “Il drago e l’agnello”,
approfondendo i temi del mercato globale e della giustizia
universale, e in questi giorni la professoressa terrà dei laboratori
di studio sulla logica delle multinazionali e la forza attiva di
resistenza nonviolenta.
Sarà
quindi il binomio giustizia e pace il tema conduttore della veglia di S.
Silvestro che inizierà alle 21.30 in chiesa e si protrarrà fino alle
23.30, proponendo riflessioni, preghiere e testimonianze.
“Ad
una nottata che generalmente lascia spazio alla ‘pazzia collettiva’
–conclude p. Mosè- contrapponiamo la forza della preghiera silenziosa
e costruttiva per la pace. E la pace è strettamente legata alla
giustizia, infatti credo profondamente che la guerra più violenta sia
la miseria.
Non
ci si deve accontentare di stare bene per sé, ma bisogna allargare i
propri orizzonti e domandarsi se ciò che si fa, si utilizza e si mangia
è frutto di azioni di pace e di giustizia. La pace si costruisce ogni
giorno con azioni nonviolente e capaci di creare nuova solidarietà”.
(articolo
di Sabrina Pizzo, da “Il Gazzettino di Rovigo”, 31.12.2001)
|