GIM di VERONA - di Enrico A. Mi alzai sudante dal letto, diretto verso il bagno...
quasi tremante, gli occhi rossi... un incubo tormentava la mia placida notte.
Credevo fosse finita...: “Il
pellegrinaggio... BASTA!!!”.
Poi - non ci voleva - quel “Giubileo
degli oppressi” che non pochi incubi aveva portato alle mie notti... Credevo
fosse davvero finita... e invece...NO!!!
Non era un incubo.
Un
nuovo anno di GIM è davvero
ricominciato. Anche a Verona abbiamo ripreso a camminare, abbiamo ripreso la nostra
R...esistenza, e abbiamo ripreso alla grande!
Tante sono le novità che
la vita ci regala... per esempio Daniele e Mosè hanno lasciato il testimone per
Verona a p. Gianni, l’ormai mitico
direttore del PM, p. Primo, con la
sua esperienza pluriannale in Brasile e a sr.
Annamaria e il suo amore per il Congo. Inutile dire che sentiremo la vostra
mancanza D&M!
Insieme a tanti nuovi amici, anche qui a Verona abbiamo ripreso la nostra
tormentata ricerca nelle notti del mondo!
- Ma lasciatemi invece dormire NOTTI
tranquille... - sarebbe più facile e comodo.
Ma non è di certo questa la nostra MISSONE come Popolo di Dio.
Noi siamo il Suo Popolo, oppressi, come Israele secoli fa, da un
Faraone a cui però spesso e volentieri facciamo la corte. Ma chi è per noi, oggi questo faraone? Quali sono le nostre notti...
e in cosa consiste la nostra tormentata
ricerca?
Come Mosè, anche noi, del GIM di Verona, abbiamo deciso di USCIRE dalle
nostre sicurezze, comodità, dalle nostre paure e chiusure, per VEDERE
qual è il SOGNO di DIO
e qual è la SOLIDARIETA’
di DIO...
.... un Dio che ascolta il grido di lamento del suo popolo e come ci insegna H.Camara
ricordiamo che “la
violenza numero uno, la radice di tutte le violenze e la miseria”.
Ed ecco il sogno di Dio su di noi: lasciarsi
“afferrare” da Cristo per la
liberazione dei fratelli.
Credo che tutti noi siamo stati aiutati dalla commuovente (perchè
io e gli altri amici eravamo davevro commossi) condivisione di fr. Lucio, con la
sua esperienza di fratello missionario comboniano nelle “ex
nostre” (???) Etiopia ed Eritrea.
Credo che tutti noi in primavera pianteremo il semino di MAIS che Lucio
ci ha donato, e spero possa essere il simbolo di una nuova R...esistenza!
Più di tutto, mi ha colpito una frase che voglio condividere con tutti
voi. Fr. Lucio ci diceva che il vero peccato non sta nelle nostre debolezze, ma nel non voler accettare l’amore di Dio,
un amore così bello che perdona ogni debolezza.
Naturalmente, questa splendida giornata, non poteva non concludersi con
l’Eucarestia, vissuta e condivisa tutti assieme. Solo
nel mangiare il corpo di Gesù, ci diceva sempre fr. Lucio, possiamo trovare la forza per andare avanti.
E allora, per tutti, un augurio di cuore perchè quest’anno sia
davvero un anno di R...esistenza nel cuore dell’Impero. Ciao a tutti Enrico
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