Tempo di paura o primavera di amore (R. Follereau)
Tempo
di paura o primavera di amore? Atomo:
trionfo dell’uomo, o patibolo dell’umanità ? Padroni
ormai di una particella della tua potenza, siamo
qui davanti a Te, deboli, fragili, più
poveri che mai. Vergognosi
delle nostre coscienze corrotte, dei
nostri cuori spezzati. Signore,
abbi pietà di noi. Abbiamo
costruito chiese, ma
la nostra storia parla di guerre senza fine. Abbiamo
costruito ospedali, ma
ci siamo rassegnati davanti
alla fame dei nostri fratelli. Perdono,
per la natura calpestata, per
i boschi incendiati, per
i fiumi contaminatiÂ… Perdono
per la bomba atomica, per
il lavoro a catena, per
la macchina che divora lÂ’uomo, per
le bestemmie contro lÂ’amore. Sappiamo
che Tu ci ami, e
a questo amore dobbiamo la vita. Liberaci
dallÂ’asfissia del cuore e del corpo. Che
per lÂ’avvenire i nostri giorni Non
siano corrotti dallÂ’invidia, dallÂ’ingratitudine, dalla
terribile schiavitù del potere. Donaci
la felicità di amare il nostro dovere. Nel
mondo c’è bisogno di milioni di medici: muovi
i tuoi figli perché si dedichino a curare. Nel
mondo occorrono milioni di maestri: muovi
i tuoi figli perché si dedichino ad insegnare. La
fame tormenta i tre quarti dell’umanità : in
cento anni gli
uomini hanno combattuto cento guerre. Signore,
non c’è amore senza l’amore tuo. Fai
che ogni giorno e per tutta la vita, siamo
fratelli senza frontiere. Gli
ospedali saranno, allora, le tue cattedrali, i
nostri laboratori i testimoni della tua grandezza. Allora,
senza accettare altre tirannie, se
non quella tua bontà , la
nostra civiltà , tormentata dall’odio, dalla
violenza, dal denaroÂ… fiorirÃ
di nuovo pace e giustizia. Come
lÂ’alba richiama lÂ’aurora e poi il giorno, voglia
il tuo amore che i figli del nuovo millennio nascano
nella speranza, crescano nella pace, e
si spengano finalmente nella luce, per
incontrare Te, Signore, Te
che sei la vita.
(Raoul Follereau)
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