Appello
contro il CPT di Gradisca
Pordenone, 13 marzo 2005
Sulla
via della Croce cominciamo col togliere i CPT!
Lettera aperta alle istituzioni, alle comunitÃ
cristiane e alla società civile organizzata
Foto scattata nel CPT di Lamezia
Terme (CZ)
Noi,
donne e uomini che credono nel Dio della Vita, oggi presenti
alla Via Crucis Pordenone- Base Militare USAF di Aviano:
Camminiamo
per pregare e riflettere sui crocefissi di oggi, le vittime, gli
impoveriti in un mondo dove la logica militare si fa garanzia di
sicurezza, sopraffazione e difesa degli interessi di pochi.
Camminiamo
sulla strada della croce per dire con forza che non vogliamo più
vedere questa terra essere ferita da fili spinati e da muri.
Camminiamo e denunciamo anche il nuovo e alto muro costruito in
Friuli Venezia Giulia, a Gradisca dÂ’Isonzo. Un muro nato per
nascondere il Centro di Permanenza Temporanea (CPT) e
l’incapacità di pensare politiche di accoglienza verso i
crocefissi che giungono sulle nostre soglie.
Con
occhi aperti e vigili camminiamo il cammino della nonviolenza:
·
Ripudiamo ogni forma di violenza: sia
quella di chi si ostina a trattare gli immigrati come criminali,
sia quella di chi protesta con la logica del muro contro muro.
·
Rinnoviamo lÂ’urgenza di reagire alla
apertura del CPT a Gradisca dÂ’Isonzo, coinvolgendo in questo
tutte le persone, associazioni e istituzioni che credono in
questa causa.
·
Ci chiediamo:
-
perché a Gradisca d’Isonzo si stia per aprire il CPT
più grande del paese nonostante i cittadini abbiamo espresso,
più volte e in più modi, parere contrario e chiedano invece
investimenti di risorse in veri progetti di accoglienza per lo
straniero
-
perché l’aspetto del CPT di Gradisca debba rimanere
nascosto ai cittadini, ulteriore segno della violenza militare
che prende possesso del nostro territorio
Camminiamo
ricordando il martire Mons. Romero che disse “Bisogna
scegliere: a favore della vita o della morte. Non ci sono
posizioni neutrali: o si serve la vita, o si diventa complici
della morte di molti esseri umani; o si crede nel Dio della
vita, oppure si usa il nome di Dio per metterci al servizio
degli aguzzini di morte”.
Dalla
nostra passione per la vita nascano nellÂ’immediato futuro
azioni ostinate contro questa ed altre forme che generano morte.
Commissione
Giustizia e Pace dei Missionari Comboniani in Italia
www.giovaniemissione.it
- www.peacelink.it
- www.unimondo.org
Primi
firmatari:
p.
Alberto Pelucchi (provinciale dei Missionari Comboniani),
p. Giacomo Palagi (viceprovinciale), p. Alex Zanotelli,
don Albino Bizzotto, Beati i Costruttori di Pace, don Pierluigi
Di Piazza (Centro Accoglienza Ernesto Balducci), don Giacomo
Tolot, don Alessandro Santoro (Comunità di Base Le Piagge –
FI), p. DÃ rio Bossi e fr. Claudio Parotti (Giovani Impegno
Missionario), p. Franco Nascimbene, p. Giorgio Poletti, p.
Claudio Gasbarro.
Firme
di tutti gli aderenti: sono state raccolte più di 400 firme
nella giornata della via crucis. L'appello è stato inviato ai
quattro vescovi del Friuli Venezia Giulia, al presidente della
Regione Riccardo Illy, all'ass. Antonaz per conoscenza, al
presidente della provincia di Gorizia e al sindaco di Gradisca.
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