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A suor Giovanna Dugo

Cacoal, 5 agosto 1984

 

(…) Qui sono dimagrito. E’ un mese che son qui a sudare. Misericordia! Ci sono giorni proprio duri; il termometro sale senza fermarsi.

Il 2° giorno dopo il mio arrivo ho cominciato il lavoro. In comunità c’è sempre chi comanda. Pazienza. Per adesso posso dire solo “ è cotto bene”, poi si vedrà. Problemi grossi comunque. La terra degli indios Surui invasa già dal 1982. Gli indios sono condannati a morte. Pensa che per aprire l’unica strada nazionale  nello stato della Rondonia ( la BR 364 Cuiabà- Porto Velho) sono stati decimati non meno di 10.000 indios tra Surui,  Cinta larga, Nambiquara. 15  giorni fa sono state cacciate 40 famiglie di contadini in un posto qui vicino. Il fazendeiro  dal giorno alla notte così ha voluto. Solo una persona non voleva: una pallottola ha risolto il suo caso. Lascia 4 bambini e una giovane sposa.

Il 25 u.s- di luglio abbiamo celebrato in diocesi il giorno del contadino.

Qui a Cacoal ci hanno arrestato sotto gli occhi il nostro presidente del sindacato (II elementare); en Aripuanà col vescovo presente la polizia ha sparato. La macchina è rimasta sforacchiata. Non contenti la polizia  ha sparato a bruciapelo sulla gente: 3 feriti di cui uno gravissimo e in condizioni pietose. Se  muore lascia 9 ragazzi da soli e senza famiglia. Qui sono tutti immigrati. Non hanno  appoggio di nessun tipo. Vivono lavorando a braccia la terra strappata alla foresta. Un pastore luterano ha espulso 9 famiglie dalla sua terra perché vuole vacche per far carne. E’ uno scandalo e per giunta in casa. Come si fa a parlare di ecumenismo!? Prima bisognerebbe strofinargli la faccia con la merda delle sue vacche…

Le spine  finiranno per tessere una corona al Signore. Tanta deve essere la forza della Parola divina che senza tagliare le spine, nasce tra queste. La semente nasce tra pietre che riconosceranno il Signore nella sua potenza. Nulla impedirà alla Parola di poter nascere. Ma intanto sembrano aumentare le difficoltà per chi annuncia. Ciò che patisce la semente lo patisce il seminatore. Un anno fa  un avvocato  a 30 km da qui  venne ucciso: non si può difendere i poveri e salvarsi. Era stato contattato da pochi mesi dalla Xsa locale per difendere 6 contadini: ecce homo.

“Aliud cecidit in terram bonam et natum…”[1] E’ la speranza.

Qui esiste con la polizia militare un clima teso per via delle denuncie che si fanno in Chiesa. Molta rabbia da mandar giù. Cosa vuoi, lo faccio per questa gente che sento dentro. (…)



[1] “Altra semente cadde in buon terreno e nata…” (Mc 4, 8)