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4. a sua madre

Korosco, 9 dicembre 1857

 

Mamma mia carissima!

 

A dirvi il vero, mi parrebbe di commettere un delitto se lasciassi anche una sola occasione di parteciparvi i sinceri ed affettuosi sentimenti del mio cuore. Oh! se sapeste quanto mi siete cara, e quanto apprezzi e stimi la vostra generosa risoluzione! Ogni momento parmi vedervi concentrata nel vostro dolore, ora lieta per una speranza futura, ora in una inesplicabile incertezza, ora tutta assorta nella confidenza in Dio. Il cuore dell'uomo è fatto così, cara mamma. Dio ora non fa che scherzare, perché vi ama.

Oh! se poteste comprendere quanto Iddio gradisca il vostro cordoglio, sono certo che anche la vostra vita che vi resta diventerebbe un paradiso. Sì cara mamma, voi siete cara sommamente a Dio; ed io mi glorio di avervi per madre; e se non mi sforzassi di lavorare e tutta consumare la mia vita per la gloria di Dio, seguirei molto male i generosi esempi dei miei genitori, che mi hanno preceduto nella glo­riosa impresa di sacrificar tutto per amore di G. Cristo.

Coraggio, adunque. Vi raccomando con tutto il cuore il mio vecchio Simeone; compatitelo nei suoi difetti, correggetelo, amatelo per amore di Dio e per amor mio; vivete in reciproca carità e concordia e Dio v'ha innalzato un trono in cielo, che ricompenserà infinitamente ogni travaglio della vostra vita. - Date un bacio per me al vecchio Simeone; salutatemi le Sig.re Miniche, e credetemi di cuore

 

Vostro affett.so figlio D. Daniele