Anche
Giobbe incolpa Dio -capitoli 6-7-8
Giobbe
si sfoga e riassumendo i capitoli qui sopra citati Giobbe dice:
“ Sono stufo di questo Dio che non mi aiuta, non cambia questa
situazione e lascia queste cose andare avanti così”.
Nel
film Nyamaton i bambini ritrovandosi orfani di mamma e non potendo
più continuare la scuola anzi forzati a trovare un lavoro alla
mercé degli altri; il film conclude con questa frase sulla bocca
dei bambini: “ perché non siamo morti quando siamo nati?”.
V.11
Giobbe ripete la stessa frase :“Perché non sono morto fin dal
seno di mia madre e non spirai appena uscito dal grembo?”.
Lui
rappresenta non solo il singolo che soffre, il povero, ma la massa
dei
poveri,
gli esclusi dal G8 e dei senza voce.
Giobbe
grida, il povero grida, ma perché i ricchi non vedono bene i
poveri?
Il
povero non è mai stato simpatico, perché?
Esempio
di Kanyama:
A
Kanyama quando uscivo dalla porta di casa avevo sempre questa
domanda: “ Maria cosa fai con loro e per loro?” certo che mi
sentivo a disagio.
EÂ’
un disagio che non può lasciarti in pace! Ma il disagio è
positivo perché ti dà quel desiderio quella voglia di far
qualcosa; smontando il peccato dellÂ’indifferenza.
-
Il
povero puzza, è sporco e a volte può anche essere violento
oppure passivo; non è brillante, non ha studiato...
-
Ma
è dal povero che viene la speranza il futuro!!!
Es:
Benigni :“Se sono arrivato a questo successo lo devo grazie
alla povertà dei miei genitori”.
Giobbe
non ha la maschera del perbenismo, è sincero davanti a Dio, il
suo lamento non è il lamento superficiale dell’insoddisfatto ma
un lamento che si fa preghiera - è preghiera.
EÂ’
proprio l’esperienza della sofferenza e della fragilità della
vita e nullità della ricchezza che ci si domanda:
-
Che
senso ha la vita? Perché vivo?
-
Cos’è
in realtà l’essenziale nella vita?
-
Quali
sono i veri valori che ti riempiono il cuore?
Giobbe
ha sperimentato tutto, lÂ’essere
ricco di tutte le cose e delle persone:
famiglia,
casa, benessere, salute, proprietà , potere e buona reputazione.
Poi
allÂ’improvviso lÂ’essere povero di tutto solo la morte
manca ed è proprio qui nella notte
che scopre la lotta e il Dio dellÂ’amore
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