Unbwogable !!!!
(parola
misto Luo/Inglese usata da Raila Odinga, ministro del nuovo
governo del Kenya per affermare che la nuova amministrazione e’
salda, irremovibile, incrollabile!
Korogocho, 1 Luglio 2003
Carissimo amico/a!
Jambo!
Come stai? Finalmente ti
riscrivo….e’ passato ormai un anno da quando ti ho scritto
l’ultima volta da Iriamurai…lontano da Nairobi…ti ricordi?
Forse no….perche’ tante cose sono successe. Eventi importanti
sono avvenuti nella tua, mia e nostra vita come abitanti di questo
stupendo ma assurdo mondo che continua a uccidere innocenti e
lascia alla deriva milioni di vittime di un sistema impazzito.
Ti volevo scrivere in tanti
momenti! Come quando
abbiamo celebrato il Natale l’anno scorso nella discarica del Mukuru Recycling
Center cioe’ nella piu’ grande discarica di Nairobi, di fronte
alla chiesetta di St. John. Quella notte ha piovuto a dirotto.
Proprio tutta la notte. Era benedizione per noi anche se portava
alcuni problemi di umidita’….ma per i derelitti della
discarica era festa, quella vera! Quella di un Dio/Emmanuele che
si incarnava e veniva a vivere ed abitare tra noi! E abbiamo fatto
festa …..davvero stupenda nella grande baracca della comunita’.
In mezzo a bambini di strada, uomini che tentano di recuperarsi
dall’alcol e che cercano dignita’. Credo la cosa piu’ bella
che un uomo possa scoprire sulla terra. Di avere una dignita’ e
doni da poter condividere con gli altri! Sai che scoperta??!!!
E’ una sfida che ci coinvolge tutti a nord e a sud! Ma quando li
scopri…..sei un’altro uomo/donna …hai scoperto che Dio ha
scommesso su di te!! Abbiamo danzato, pregato, riso, giocato e i
tanti giovani che erano venuti dalla nostra comunita’ di St.
John per la prima volta insieme a questi “emarginati/esclusi”
erano felici di vivere questo momento. Segno che Dio ama ancora e
si fa sentire e vedere ancora oggi!!
Ti volevo scrivere ancora quando
a Pasqua abbiamo celebrato una stupenda veglia notturna
nella chiesetta di St. John a Korogocho con tutte le
comunita’ cristiane. Abbiamo iniziato con un grande corteo di
tutte le comunita’ che arrivano una alla volta con canti, danze
e con i loro stendardi e bandiere! Erano le 19.00 di sera e ormai
il sole era gia’ caduto all’orizzonte! La sera viene presto
all’Equatore e cosi’ piano piano il programma che abbiamo
preparato insieme ai leaders delle comunita’ cominciava a
dipanarsi iniziando una lunga notte….che sarebbe stata stupenda
per molti dei nostri nuovi cristiani. Un grande falo’ era stato
preparato nel grande cortile della scuola come tradizione dai
giovani e dai bambini di strada che scalpitavano per iniziare il
tutto! E cosi’ nella notte e senza nessuna luce attorno il
falo’ e’ stato incendiato! Era la vittoria della Luce sulle
tenebre di Korogocho! Della Luce del Salvatore e Liberatore della
nostra vita sulle tenebre e assurdita’ di Korogocho…del
peccato e del Male sempre presente nella vita della nostra gente,
dei poveri. E allora denunciavamo l’assurdo stupro di donne
anziane, di bambine, i giovani che rubano per poter sperare e
poter mangiare, per la mancanza di lavoro, per l’educazione che
non c’e’ molto spesso nonostante oggi il nuovo governo abbia
proclamato “free education” cioe’ che l’educazione per la
scuola elementare e’ gratuita! Grande successo…perche’ oltre
1 milione e mezzo ha potuto ritornare a scuola…..ma quanto
ancora c’e’ da fare! Milioni di bambini ancora non possono
andarci…..!
E i volti stupendi di tanti
cristiani, di donne e giovani presenti si illuminavano e la gioia
e’ stata stupenda! Era gioia vera…perche’ i poveri sanno
gioire e accontentarsi davvero del poco perche’ si e’ insieme!
Il domani verra’…e allora ci si pensera’!! E’ il carpe
diem che molto spesso manca a noi occidentali per godere del
momento presente e non sempre rivolti al futuro…..che non arriva
mai!! E allora siamo infelici!!
La notte e’ corsa
veloce….abbiamo battezzato circa 80 persone tra bambini e adulti
e ti dico che e’ stata una esperienza di vera comunita’.
C’erano presenti tutti….dai bambini di strada, a ragazze a
rischio
di prostituzione, alle comunita’ cristiane, ai malati
sieropositivi, ai lebbrosi, uomini e donne della discarica, i
giovani….
E
il giorno dopo nel pomeriggio replica con eucaristia con la
comunita’ dei lebbrosi, l’Ujamaa, una trentina di lebbrosi
tutti provenienti dalla Tanzania. Gente molto semplice che ti
legge nel cuore, che ti dona speranza e tenerezza nel vederli. Gli
anawim, cioe’ quei poveri che Dio ama intensamente, a cui dona
la semplicita’ del cuore e della vita! Insomma davvero una
grande benedizione per me, per I nostri ospiti, per tutta la gente
di Korogocho! E ho invitato anche tutti i leaders delle nostre
comunita’ cristiane a questa celebrazione fatta nelle loro
baracche. E sono venuti in molti dalle nostre jumuyias. I nostri
amici lebbrosi vivono tutti insieme in un cortile vicino a casa
nostra e mentre stavamo celebrando, arrivati al Vangelo…..un’acquazzone
ci ha bagnati e benedetti. E’stata per noi la benedizione e la
conferma che Dio ci voleva bene e ci invitava a continuare. E
cosi’ abbiamo fatto…a gruppetti dentro le baracche abbiamo
continuato l’eucaristia, questo grande Memoriale, ricordando la
Pasqua di Resurrezione. Anche noi eravamo risorti con Lui! Proprio
con gesti e simboli che ci ricordavano che la
Pasqua e’ proprio festa dello Spirito che dona Forza e Coraggio
per annunciare con la nostra vita dentro le realta’ nelle quali
siamo chiamati!
E
abbiamo condiviso riso e uno spezzatino preparato dai nostri amici
e fratelli lebbrosi dell’Ujamaa! Nelle baracche e sotto la
pioggia scrosciante e’ stata festa di nuovo…..Momenti cosi’
semplici e unici che rinfrancano la vita, la missione, la
vocazione, che ti fanno andare al di la’ di quello che sono i
tanti problemi quotidiani. Basta cosi’ poco…… Tutte le volte
che penso a loro mi viene da sorridere….davvero il Vangelo
vivente che si incarna dentro le realta’ piu’ “assurde”,
dove noi benpensanti crediamo che Dio non possa far nulla. E
invece…..Lui e la Sua imprevedibilita’! Dobbiamo sempre
chiedere a Lui l’umilta’ della fede e del vedere
l’Invisibile! E’ proprio vero che l’Essenziale e’
invisibile agli occhi di chi non vuol “vedere”.
Ti volevo scrivere ancora quando
alla fine di Dicembre abbiamo vissuto un momento storico stupendo
per il Kenya! Le elezioni del 27 dicembre hanno visto un ribaltamento
nonviolento e soprattutto veloce da un governo ad un altro….dopo
quasi 40 anni di potere indiscusso del partito Kanu e soprattutto
del presidente/dittatore Daniel Arap Moi. Quei giorni sono stati
giorni di grande euforia e festa! La gente danzava per le strade e
gli slogan della coalizione vincente venivano gridati e cantati
dalla mattina alla sera. Il giorno della deposizione di Moi e
intronizzazione del nuovo presidente Mwai Kibabi la gente si e’
mossa da tutti gli slums dalle 3 del mattino per convergere tutti
insieme al mattino presto presso l’Uhuru Park dove si contavano
la bellezza di piu’ di un milione di persone……pensate che
Nairobi conta quasi 4 milioni di persone. E’ stato un
esempio stupendo di democrazia e nonviolenza! Tanti si aspettavano il
peggio….e devo dirti che l’ultima settimana era stata segnata
da tanta violenza…proprio la settimana di natale. Molte
ambasciate avevano gia’ predisposto piani di evacuazione dei
proprio cittadini e si trinceravano dentro le proprio ambasciate.
E invece….e’ successo il miracolo! Sicuramente una serie di
eventi, contatti, incontri e situazioni hanno portato ad uno
svolgimento regolare e soprattutto pacifico delle elezioni. Gli osservatori
internazionali erano contenti perche’ hanno davvero lavorato
poco….ma I giornalisti che erano centinaia erano molto
delusi….non avevano piu’ notizie scoop da mandare ai propri
giornali. Vedere per credere…..e di questo te ne posso
assicurare! I media cercano sempre la notizia dell’Africa che
uccide, che piange, quella dei massacri…..delle violenze!
Perche’ cerchiamo sempre di martirizzare questo continente
davvero pieno di ricchezze naturali, minerali, storiche ma
soprattutto ricchezze umane?
Africa: un continente Martire!!!
Si’ e’ proprio vero!!
L’Africa e’ un continente martire! E allora la vostra naturale
domanda potrebbe essere: “ ….se l’Africa e’ un continente
martire, come e da chi e’ stato martirizzato? Quali sono la
natura e il contenuto della sua testimonianza? A chi e per chi ha
portato questa testionianza estrema? In che senso il martirio
dell’Africa puo’ essere un seme e dare vita a una nuova
umanita’?
Il martirio dell’Africa sta
nel fatto stesso della sua esistenza. L’Africa e’ ed e’
stata martirizzata a causa della realta’, ricevuta da Dio, di
essere una razza distinta dalle altre razze (sebbene in realta’
vi sia un’unica razza umana). L’Africa e’ stata ed e’
tuttora martirizzata perche’ le lingue, le culture e il colore
della pelle dei suoi figli sono diversi da quelli degli altri
popoli. E’ stata martirizzata a causa della ricchezza che Dio le
ha donato come gente, come abbondanza di risorse naturali e
minerali, come fauna e foreste….per le sue sculture, la sua
ospitalita’, la sua storia, la sua religione e una cultura che
nella sua ricca diversita’ unisce religione e politica (chiesa e
stato, per usare l’espressione tradizionale), integrandole nel
suo stile di vita.
E’ stata martirizzata in
passato dai mercanti di schiavi, dai colonialisti, dai
neocolonialisti, dai signori dell’apartheid, che in modi
diversi l’hanno spogliata della sua multiforme ricchezza. I
paesi europei e USA l’hanno usata e la usano come posizione
strategica per condurre la loro Guerra fredda lontano dalle loro
frontiere e l’hanno lasciata dissanguata dalle guerre e dai
conflitti interni, disseminata di carri armati fuori uso e di mine
esplosive prodotte a molte migliaia di kilometri di distanza.
Non ultima la notizia di
Domenica 22 Giugno 2003 della chiusura dell’ambasciata Americana
a Nairobi perche’ il governo kenyano e’ accusato di non fare
abbastanza contro il terrorismo nel paese e nel corno d’Africa! Bugia!!!!
Il motivo e’ un’altro e I giornali nazionali ne hanno parlato
abbondantemente……gli americani vogliono costruire un base
militare grandissima proprio per controllare tutto il corno
d’Africa e l’oceano Indiano….dicono contro il terrorismo!!
Ma tutto cio’ e’ legato agli aiuti umanitari…..niente base
militare…niente aiuti per l’economia kenyana!!! Dopo alcuni
giorni l’ambasciata e’ stata riaperta……ma vedremo il conto
che dovra’ pagare ulteriormente il popolo kenyano che ha gia’
pagato questa “allenza americana” con due grossi attentati nel
1998 con 250 morti e l’anno scorso a novembre con una 15 di
morti e soprattutto Kenyani!! Dovranno pagare sempre e ancora
loro???? Nell’ultima guerra contro l’Iraq, la posizione
strategica del Kenya e’ stata usata abbondantemente!
Gli esempi potrebbero continuare
all’infinito….
L’Africa
e’ stata martirizzata dalle nazioni tecnologicamente sviluppate
che la vedevano come una riserva pronta di manodopera a buon
mercato e di materie prime per le loro industrie e per la loro
sopravvivenza, e che continuano a considerarla un mercato
conveniente per scaricarvi ogni sorta di merci usate e obsolete.
L’Africa e’ stata martirizzata dalle potenti nazioni
dell’Occidente, che hanno messo in piedi e appoggiato dittature
militari in tutta l’Africa per poterne saccheggiare liberamente
le ingenti risorse (oro, diamanti, uranio, argento, rame,
ecc…..) in combutta con questi loro tirapiedi. Nella storia
della razza umana, l’Africa e’ stata martirizzata perche’ le
e’ stato negato il suo statuto di culla dell’umanita’ e
della civilta’. La sua collocazione geografica come utero della
terra non ha contato nulla.
Questo martirio, cominciato dal
momento della presa di contatto degli europei con l’Africa nel
tardo XVI secolo, continua, in modi e forme diverse fino ai nostri
giorni. La situazione attuale del continente, definito “il
continente dimenticato” e tuttavia presentissimo nei notiziari
dei media come icona di tutto cio’ che e’ male, e’ il frutto
di quel martirio del passato: si tratti della poverta’
economica, dei cattivi governi, del militarismo, della corruzione,
dei problemi dei rifugiati, dei trafficanti di esseri umani, dei
conflitti etnici, della diffusione di malattie epidemiche e
contagiose come l’HIV/Aids o della tendenza delle autorita’ a
guardare sempre e continuamente all’Occidente per ricevere
approvazione, aiuti e appoggi in tutte le iniziative. Per dirla in
breve, l’Africa e’ stata martirizzata dal punto di vista
antropologico, storico, socio-culturale, economico, politico e per
la sua religione. E questo e’ abbondantemente documentato da
numerosissimi studi. L’Africa e’ vittima…..di se stessa ma
soprattutto di un sistema ingiusto…che uccide!
Nel passato e ancora oggi in
alcuni casi, agli Africani neri e’ stata negata la piena
umanita’ e sono stati chiamati con ogni sorta di nomi:
“babbuini su due gambe dotati di parola”, selvaggi, primitivi,
pagani, incivili. La religione africana e’ stata classificata
come una religione idolatra, animista. Queste etichette ed altre
ancora son rimaste profondamente scolpite nella mente di molti
occidentali e influenzano il modo in cui essi percepiscono gli
africani ed anche gli africani percepiscono se’ stessi.
Ci sono stati anche tentativi di
falsificare la storia dell’Africa negando che l’Antico Egitto,
la Nubia-Sudan e l’Etiopia ai quali il mondo deve la sua
civilta’ fossero popolati da neri.
Per gli europei il martirio
dell’Africa e’ stato considerato vantaggioso all’epoca del
commercio degli schiavi. La prosperita’ e sopravvivenza del
“nuovo mondo” europeo dipendevano dal martirio dell’Africa.
Mantenendo la coscienza pulita e’ stato necessario proiettare
una imagine degli africani come gente subumana, priva di
intelligenza, di cultura, di umanita’, e priva persino
dell’anima. Pensate a tutte le conseguenze che da allora fino ai
giorni nostri sono scaturite (apartheid, schiavitu’, manodopera
a basso prezzo ecc.) ……pensate a come I nostri fratelli e
sorelle Africani sono “accolti” oggi nella nostra Italia ed
Europa Unita!!!
Il continente deve ancora
riprendersi da questo saccheggio a vari livelli che ha subito! A
peggiorare le cose, il Fondo Monetario Internazionale, la Banca
Mondiale, il WTO, I G8 e altre organizzazione del genere… con le
loro strategie del divide et impera hanno introdotto e
attuato in Africa la pratica della distruzione non soltanto delle
nazioni, ma anche delle infrastrutture tradizionali attraverso le
quali esse si governavano e regolavano le loro comunita’. Lo
sottolinea la filosofia della vita africana: “Io sono perche’ noi siamo, e poiche’ noi siamo io sono”.
Ma l’economia dell’egoismo e del denaro ha sostituito questa
economia di tipo comunitario.
Cio’
che si dice sull’Africa da parte dei media occidentali, e di
quelli africani succubi nella loro mentalita’tuttora
colonizzata, procura un corredo di abiti da lutto e di morte che
l’Africa e’ costretta ad indossare ogni giorno, come una
vedova africana perpetuamente in lutto. Un nuovo modo di parlare
di questo continente puo’ aiutare l’Africa a risollevarsi, a
strapparle di dosso I suoi abiti di lutto e a indossare le vesti e
I gioielli regali dei quali Dio l’ha abbondantemente adornata e
dotata per natura. La Perla Bruna direbbe Daniele Comboni. Oggi
l’Occidente sa che l’Africa e’ una forza di cui tenere conto
e la paura profondamente radicata di cio’ che un’Africa unita
puo’ diventare, sta forse alla radice dei costanti tentative
sovversivi di disgregarla medianti I mezzi di comunicazione e
altre politiche distruttive. E’ venuto il tempo di cantare
all’Africa un canto nuovo. E’ venuto il tempo di raccogliere
il ricco frutto che l’Africa martirizzata porta e offre al mondo
come seme di una nuova umanita’.
Forse
la prova piu’ grande della risurrezione dell’Africa sta nel
risveglio degli africani stessi, nella determinazione a parlare
per loro stessi, non lasciando che sia semplicemente l’Occidente
a definirli e a controllarli. Gli studiosi africani, sia in patria
che all’estero, scavano nel loro passato e si ricollegano alla
loro gloriosa storia in tutte le discipline. Essi reclamano la
loro eredita’ culturale, affermando cosi’ la consapevolezza
del loro inestimabile contributo alla storia e alla civilta’
umana.
Mentre il mondo parla della
cancellazione del debito all’Africa, gli africani stessi
invitano l’Occidente a confessare il debito che ha contratto
verso l’Africa e verso gli Africani, a liberarsi dalla
schiavitu’ che gli occidentali hanno inflitto a se stessi a
causa delle menzogne sull’Africa e della indiscussa accettazione
di queste ultime da parte di chi non ha mai visitato l’Africa.
Giovanni XXIII chiamerebbe questi sforzi “un segno dei tempi”.
Egli loderebbe gli Africani per il loro rifiuto di continuare a
permettere di essere sfruttati e disumanizzati; ha infatti
dichiarato che “coloro che sanno di avere dei diritti hanno la
responsabilita’ di reclamare I loro diritti e gli altri hanno il
dovere corrispondente di rispettarli quando reclamano tali
diritti.”
All’interno dell’occidente
stesso alcuni uomini di Chiesa cominciano a confessare
apertamente, anche se in modo lento e insoddisfacente, il ruolo
dell’Occidente nell’impoverimento e nella distruzione
dell’Africa. Giovanni Paolo II ha compiuto l’audace
passo di chiedere perdono per il passato sfruttamento coloniale
dell’Africa proprio nella preparazione del Giubileo del 2000. Da
parte protestante, l’Assemblea generale del Consiglio
ecumenico delle Chiese nel 1998 ha iniziato un “Viaggio di
speranza in Africa” proprio ripartendo dal passato e guardando
con fiducia verso il futuro di questo stupendo continente.
La
verita’ che emerge sull’Africa martirizzata sta gia’
liberando l’Africa e l’intera famiglia umana. L’Africa ha I
suoi martiri in senso tradizionale e come continente deve
ripensare le relazioni umane e I diritti fondamentali di tutti I
popoli. Questa e’ e rimarra’ l’eredita’ dell’Africa per
la comunita’ mondiale. Tutto e’ opera di Dio, perche’ nessun
tentativo, per quanto grande, di uccidere l’Africa, puo’
infliggerle una morte infinita, puo’ impedirle di risorgere dai
morti o separarla dall’Amore di Dio.
Quindi …..Forza Africa!
Continente Misterioso e Stupendo! L’Africa che e’ donna! Che
soffre, che piange, che ama intesamente ma che mai perde la
Speranza per il Domani di Dio!
Tante cose sono successe e ogni
giorno potrei scrivere un diario…che non riesco a fare perche’
gli impegni sono sempre tantissimi e alla sera come al solito
crollo sul salmo finale che preghiamo alla fine della nostra
giornata. Io sto bene e sempre felice di questa scelta e missione.
Sempre sento di essere privilegiato…magari un po’ meno quando
sento la pressione psicologica e I continui impegni che si
susseguono…ma poi penso che non potrei essere piu’ felice di
cosi’ quando puoi dare la tua vita per qualcosa che vale
veramente e soprattutto per gli altri, per coloro che sono I
piu’ abbandonati e esclusi di questo mondo. Soprattutto quando
ricevi in cambio amore e solidarieta’. Sono certo che Daniele
Comboni, il fondatore dei missionari comboniani, sarebbe felice di
essere dentro questa situazione assurda degli slums…..e mi/ci
chiederebbe di leggere I segni dei tempi di questa Africa che
cambia! Ora sono quasi due anni che vivo qui e quasi un anno e
mezzo da quando Alex e’ partito! Sono ancora solo come
comboniano…ma non demordo anzi! Credo che Lui sappia perche’….e
anche le nostre ricerche, articoli, appelli e scritti in questi
tempi con Alex, Pierli e altri amici serviranno affinche’ la
missione negli slums e nelle grandi periferie delle citta’
africane possa essere accolta, confermata e preparata non solo dai
comboniani, ma da tutte le congregazioni, istituti religiosi e
chiese locali.
Pensa che anche come parrocchia
siamo rimasti veramente in pochissimi!!! Io a Korogocho e padre
Mario Porto a Kariobangi (la nostra parrocchia di 300.000 persone
da cui dipende Korogocho) e fratel Hans Eigner un fratello/amico
comboniano tedesco che mi sta aiutando molto pur rimanendo nella
struttura parrocchiale distante quasi 3 km da korogocho. Siamo
troppo pochi per gestire una parrocchia che ha attivita’
intensissime e interessanti anche.
E’ un momento importante per
noi perche’ ci prepariamo al Capitolo
Generale dei Comboniani a Settembre e ti chiedo di pregare
per questo….credo fortemente che se qualcosa cambiera’
nel nostro sentirci e vivere la missione, dipendera’ anche da te
e dal tuo essere con noi nella solidarieta’ con I poveri e con
la preghiera profonda, intensa e incarnata. La rete che ci unisce,
quella invisibile agli occhi, ma che e’ fatta di amicizia,
solidarieta’, preghiera, unita’ e speranza entra in azione
sempre se ci si crede fino in fondo! Lo Spirito si sente!!
Ho
avuto in questo anno, la benedizione di avere 4 persone che si
sono unite a me e a Gino, il volontario laico che vive a
Korogocho da quasi 10 anni. Gino continua con il suo prezioso
lavoro di coordinamento con un gruppetto di giovani per la
sensibilizzazione e prevenzione dell’aids nelle scuole
elementari per I ragazzi e gli insegnanti. Copre una grande zona e
numero di scuole dell’intera parrocchia e non solo di Korogocho.
Sempre da Kariobangi, insieme ad altri collaboratori porta avanti
anche un progetto che tenta di aiutare giovani a rischio
delinquenza e prostituzione e soprattutto disoccupati. Ridare
speranza, ripartire e riorganizzarsi la vita con una breve
preparazione a iniziare creativamente loro stessi dei lavori o
business.
Le 4
persone stupende alle quali accennavo
precedentemente e che mi/ci stanno aiutando a portare avanti un
ministero davvero grandissimo che abbiamo tra le mani a Korogocho
sono: Gerald, Vincent, Leonard e ultimamente Macharia. Gli impegni
sono tanti e non riesco a portarli tutti da solo e cosi’ il
Signore mi ha donato la loro preziosissima presenza.
Tutti giovani Kenyani
pre-postulanti o postulanti, cioe’ persone che desiderano
scegliere la vita religiosa e sacerdotale tra I comboniani o
gesuiti. Sono con noi ormai chi da piu’ di un anno altri da
qualche mese….. Gerald, un giovane Kisii, dopo un anno di
speranza di poter entrare dai gesuiti e’ stato deluso dalla loro
“selezione” che predilige uno standard intellettuale molto
alto…..Peccato per loro perche’ il giovane ha molte altre
qualita’ forse non all’altezza delle richieste
gesuitiche….ma…..insomma anche il discernimento
“religioso” ha molto da interrogarsi sui parametri di
giudizio. Era molto deluso….ma insieme stiamo vedendo se I
Passionisti lo accoglieranno per verificare la sua vocazione.
Perche’ non dai comboniani direte voi??? Perche’ dicono qui
gli incaricati….lui ha gia’ 27 anni ed e’ troppo
“vecchio” per entrare in postulato!!! Mannaggia…..e io a che
eta’ sono entrato in postulato??? Anche qui ….due pesi e due
misure….Ho protestato….ma niente da fare….!! Il Signore
chiama a tutte le eta’ e a tutte le latitudini e longitudini a
servirlo….ma noi mettiamo le nostre condizioni….e molto spesso
siamo molto rigidi nell’applicarle!! Lo Spirito quello vero ci
insegna ad andare sempre oltre…… Pregate per Gerald, che lo
Spirito comunque lo porti dove Lui vuole!
Vincent, un giovane Luo di 22
anni di Korogocho….e’ stato con me dal mese di novembre
dell’anno scorso. Ora si prepara ad andare per un anno circa con
altri candidati in un altro slum per verificare la sua volonta’
di diventare missionario comboniano. E’ un giovane in gamba che
ha fatto e fara’ molto bene qualsiasi cosa faccia. E’ una
colonna dei giovani qui, dei chirichetti, dei bambini in genere.
Sempre pronto e intelligente. Sicuramente ne sentiro’ la
mancanza quando ci lascera’…lui e tutti gli altri…alla fine
di luglio.
Leonard, un altro giovane Kikuyu
di 21 anni. E’ arrivato tra noi a gennaio dopo un’esperienza
non troppo positiva di inserzione come prepostulante in un altro
slum con altri candidati. Mi e’ stato chiesto se potevo
accettarlo e dargli una chance per poter verificare la sua
vocazione. Devo dire che e’ molto maturato in questi mesi….e
anche le sue riflessioni e coinvolgimento nella comunita’ e
impegno nel ministero e’ sempre costante e intenso. Davvero
grazie Leonard….per la tua testimonianza. Sicuramente il Comboni
e Gesu’ faranno il resto…… entrera’ ad agosto in postulato
dei comboniani e spero che non perda mai la voglia di condividere
con I poveri, quelli veri.
E per ultimo e’ arrivato
Macharia, un altro giovane Kikuyu di 25 anni, postulante
comboniano e rimarra’ con noi per un paio di mesi per la sua
esperienza estiva. Un tipo molto tranquillo che nulla lo
disturba….ma si e’ integrato bene dentro lo slum con tutte le
sue violenze e difficolta’. Un’altra benedizione ricevuta!
Come vedi non mi manca la compagnia…..sicuramente ne sentiro’
un po’ la mancanza quando tutti e quattro se ne andranno proprio
alla fine di luglio per iniziare nuovi impegni. Ma sono certo che
la Provvidenza che non si e’ mai fatta attendere si
manifestera’ in tantissimi altri modi…anche con tante altre
persone….doni che Lui ha gia’ “programmato”. E poi anche
Gino il 25 di luglio partira’ per le vacanze fino a novembre.
E poi c’e’ Monica, volontaria laica che e’
ormai da 3 anni qui a Nairobi e che lavora con noi a Korogocho.
La sua presenza e’ molto bella ed ha trovato la sua
dimensione nel ministero con I ragazzi di strada che sono ancora
molti nonostante le promesse del nuovo governo di prendersi cura e
di rieducare le migliaia e migliaia di bambini di strada cresciuti
in numero assurdo durante il dominio del precedente governo. Ora I
ragazzi scappano dal centro citta’ perche’ verrebbero
rastrellati e spediti a riformatori che non hanno ancora una buona
esperienza di recupero. Cosi’ I ragazzi
e bambini si nascondono negli slums e Korogocho ne e’
pieno…soprattutto nella zona di Kisumu Ndogo. Monica coordina
gia’ un progetto di bambini di strada che lavorano nella piu’
grande discarica di Nairobi, quella di Mukuru. Si chiama Boma
Rescue Center ed e’ un progetto che va avanti molto bene. Circa
un centinaio di bambini/e e 4 operatori sociali che si occupano
dell’aspetto del recupero educativo dei bambini.
Con Monica abbiamo ri-iniziato
una presenza di strada molto bella e interessante a Kisumu Ndogo,
un villaggio di Korogocho, che prevede lo stare con I ragazzi di
strada e fare qualche attivita’ comunitaria. Vorremmo quindi
riaprire questo altro progetto (era stato chiuso l’anno scorso)
pero’ concentrandoci su quelli che sniffano colla e droga. Una
sfida grande ma che vale la pena….aprire strade nuove anche per
altri centri che tentano come noi di dare alcune risposte a questo
fenomeno di disgregazione familiare e di disumanizzazione dei
bambini. Monica e’ volontaria e alla fine di agosto 2003
finira’ il contratto con la sua Ngo ma ha deciso di rientrare in
Italia per un po’ di riposo e di rientrare verso novembre per
rimanere ancora un anno qui con noi. Intanto facciamo ripartire il
progetto con le giuste fondamenta e poi……grazie Monica! Dio sa
quanto amore ci metti!
E poi c’e’ Claudina, altra volontaria che vive con
Monica da 3 anni a Nairobi. Anche lei lavora a Korogocho con il
Bega Kwa Bega e con il Mukuru Recycling Center. Una presenza
preziosa anche se non facile! Sicuramente il Mukuru recycling
center composto da circa una quarantina di persone, uomini e donne
che lavorano nella discarica selezionando materiale, preparando
del concime, o bricchetti per bruciare o che vanno a raccogliere
carta e altro in citta’ sono per me una delle migliore piccole
comunita’ cristiane che abbiamo. Sono emarginati agli occhi
degli altri dello slum perche’ vivono e lavorano nell’ultimo
girone infernale ….la discarica. Ma sono proprio fra quelli che
amo di piu’! La forza dei poveri e della loro liberta’!
Claudina da’ una mano a coordinare il loro lavoro ma hanno fatto
passi da gigante anche se problemi ce ne sono sempre….la
maggioranza di loro ha problemi di alcolismo.
Claudina
opera anche al bega kwa bega, la cooperativa di lavoro (batiks,
collane, magliette, tovaglie ecc.) e di recupero da alcol,
prostituzione, droga e altro. Siamo in una situazione non facile
perche’ dopo circa 10 anni per alcuni gruppi non sono ancora
divenuti autonomi e molti problemi personali e di gruppo sono
ancora presenti nonostante un investimento di formazione umana e
spirituale non indifferente. Ora la cooperativa continuera’ con
tre gruppi e con nuovi obiettivi mentre con gli altri due stiamo
tentando di dare risposte piu’ personali a problematiche, tra le
quali l’alcol. Tentare di recuperare le persone dall’alcol per
poi riindirizzarle al lavoro. Ad altri sara’ offerta la
possibilita’ di altri tipi di lavoro cercando di aiutarli ad
indirizzarsi su nuovi
campi di interesse. Anche Claudina finira’ il suo contratto alla
fine di agosto 2003 e poi probabilmente restera’ fino a febbraio
2004 per aiutare a facilitare questi nuovi passaggi della
cooperativa. Poi rientrera’ in Italia e continuera’ la ricerca
della sua dimensione di vita. Ti auguro ogni bene e ogni grazia
Claudina! Grazie!
Per quanto riguarda i comboniani
della provincia del Kenya non ce ne sono che si rendono
disponibili per questo tipo di esperienza e presenza.
Probabilmente non si rendono conto di quanto “perdono”……!!
Ma non mi preoccupo molto…..Lui fara’ la Sua parte al momento
giusto! Sono certo che ci sono altri comboniani o missionari che
sono interessati a vivere in mezzo ai poveri e ad imparare la vita
da loro! Io nel mese di novembre scorso avevo scritto una mia lettera
aperta da Korogocho ai tutti I comboniani……non so se
l’hai gia’ letta ma la puoi trovare nel nostro sito
www.giovaniemissione.it . Falla girare ad amici e conoscenti…e
magari anche ad altri sacerdoti che desiderano vivere e venire in
missione.
Korogocho vive ancora gli stessi
problemi dell’anno scorso quando ti scrissi…. Violenza,
prostituzione, droga, alcool, disoccupazione e ingiustize sono
sempre all’ordine del giorno. Siamo in uno slum e quindi certe
situazioni non si risolvono in un anno…..anzi. C’e’ un nuovo
governo e una nuova speranza che possa fare meglio. Speriamo non
deluda le aspettative. L’insicurezza e’ sempre impossibile: 13
morti nel giro delle ultime 3 settimane. Giovanissimi uccisi dalla
polizia che ora spara ad uomo e non piu’ in aria per avvertire
gli ipotetici “ladri”. Molti uccisi anche dalla gente stessa
che e’stanca di essere derubata. Ha paura e quando si unisce per
acciuffare un ladro….la folla scatena tutta la sua ira sul
malcapitato…e magari non e’ neppure il ladro. La polizia e’
ancora corrotta e il nuovo chief donna (capo amministrativo dello
slum) non sembra per niente all’altezza della
situazione….credo proprio che verra’ trasferita di nuovo. Ci
troviamo a vivere situazioni assurde anche nei confronti dei punti
di riferimento che dovrebbero invece aiutare a debellare
delinquenza, violenza e abusi alcolici e di droga. Cambiamento di
governo non significa automaticamente cambiamento delle strutture
e degli uffici amministrativi che hanno “comandato” tutti
questi anni con la corruzione, immagini e potere. Speriamo che
questa nuova ventata di novita’ porti piano piano a ricostruire
il paese. Intanto
I segni dati dai delegati riuniti per un mese per la nuova
costituzione del Kenya sono molto negativi. Si sono lamentati che la loro permanenza a Nairobi
per circa un mese era poco remunerata. Soltanto 2000 ksh al giorno
tutto pagato (circa 30$ al giorno). Pensate che in Kenya oltre il
50% di persone vive con meno di 2$ al giorno!!! Erano circa 600
persone tra le quali c’erano oltre 230 parlamentari: prima cosa
che hanno fatto quando si sono riuniti il primo giorno
dell’inaugurazione del nuovo parlamento e’ stato quello di
alzare I loro salari che erano stati aumentati gia’ di 9 volte
lo scorso anno, con il vecchio parlamento!!
Insomma come vedi ci sono segni
positivi per la free education, lotta alla corruzione, trasparenza
ecc…….e poi questi altri segni che ti fanno pensare….e che
allarmano il comune cittadino e le Chiese. Sembra un invito a
continuare cio’ che gia’ era l’ambiente corrotto del passato
governo e della societa’ kenyana. Abbiamo bisogno di Speranza e di gente che lotti davvero
per I diritti dei poveri, per la giustizia e contro ogni
abuso…..senza interessi personali, gratuitamente proprio per
costruire il Suo Regno…..e questo non e’
solo del Kenya logicamente. Ma ognuno ha la sua di lotta da
portare avanti……E questa ti fa sentire vivo….. Io sto
tentando molto di farlo con I nostri giovani e la mia comunita’
cristiana questo tipo di sensibilizzazione ad aprire gli occhi. Pensare
localmente e agire “localmente e globalmente”!!!
Ed ora un po’ di notizie
varie…..veloci che ti danno un po’ la fotografia della nostra
comunita’ e di cio’ che sto portando avanti con tante persone:
Murales
Insieme a tre artisti di
Korogocho e ad una organizzazione non governativa (NGO) abbiamo
programmato e realizzato una serie di murales (cioe’ disegni su
lamiera o muri) nelle strade dello slum proprio per sensibilizzare
la gente su temi quali la pace, la donna, I diritti umani,
l’ambiente, promozione dell’educazione, contro la droga e
l’alcol ecc..
Vuole essere anche un modo per
dare un po’ piu’ di colore a questo nostro ambiente dove
abitiamo e viviamo! Umanizzare la gente…ripartendo dall’arte.
E di artisti a Korogocho ce ne sono…che non hanno mai fatto
nessun tipo di scuola d’arte. Al naturale….e risultati si
vedono! Magari fra poco vedrete qualche foto…..e non si sa mai
che in un prossimo futuro possa partire qualcosa di bello per gli
artisti stessi….vedremo!
Sports
Dopo aver costruito insieme alla
comunita’, l’anno scorso il campo multifunzionale di basket,
pallavolo, netball e calcetto, abbiamo pensato di ripetere
l’esperienza positiva anche quest’anno costruendo ancora
insieme una piccola palestra (tutto con materiale e manodopera
locale) di lamiera e legno! Ora il cortile dello sport si e’
arricchito anche della palestra oltre al campo di calcio e quello
multifunzionale.
Questa iniziativa rientra in un
progetto che prevede di dare una mano ai giovani e ragazzi/e dello
slum a non entrare nel giro della droga, alcol, prostituzione e
delinquenza proprio puntando su educazione e sport! Nella nostra
palestra e campi vari sono gia’ oltre 150 I giovani che si
allenano ogni giorno dalla mattina alla sera. Prossimamente
abbiamo intenzione di mettere in piedi una piccola societa’
sportiva che permetta ai vari
sports gia’ presenti (tie kendo, karate, pallavolo, boxing,
netball, calcio, freccette ecc.) di partecipare anche a
competizioni cittadine e nazionali. Ci sono dei futuri campioni
tra noi!! Il tutto comprende formazione settimanale alla vita
(aids, bibbia e religiosita’, lavoro, educazione ecc.) e
responsabilita’ comunitaria (pulizia dello slum e degli
ambienti). Il tutto diventa una positiva competizione a punti e a
squadre e singoli a beneficio della nostra comunita’ cristiana e
di Korogocho intera. E’ aperta a tutti anche a musulmani e altre
denominazioni. In questi giorni definiremo il tutto….e speriamo
che Dio ci dia la sua benedizione! Noi intanto cerchiamo
allenatori, giovani appassionati o altro anche li’ da voi in
Italia che voglia condividere anche per un breve periodo momenti
formativi sportivi, spirituali e umani.
Molto probabilmente verso
novembre organizzeremo una maratona dentro lo slum di Korogocho.
Saremo in collaborazione e in concomitanza con almeno tre altri
slum di Nairobi: Kibera (il piu’ grande slum di Nairobi e
d’Africa) e Kangemi. Il tema da abbinare allo sport sara’
l’alcolismo e tutto cio’ che comporta: alcol illegale,
sfruttamento, prostituzione, corruzione ecc.. Negli altri slum
probabilmente organizzeranno un concerto per giovani o comizi.
Certamente faremo una settimana di sensibilizzazione sul problema.
St.
John Informal School and Nursery
E’ sicuramente la scuola dove
ho speso moltissimo del mio tempo nell’ultimo anno. Credo che
sia tempo speso bene perche’ legato a bambini che non avrebbero
l’opportunita’ di poter studiare altrove nemmeno nella scuola
pubblica anche dopo la free education. Soprattutto ragazze circa
il 60%. I bambini dell’asilo e della scuola elementare sono in
tutto ancora circa 800 e circa 250 sono orfani. Abbiamo costruito
un paio di classi con materiale locale e creato un cortile
apposito per la scuola dove I bambini sentono che e’ un loro
ambiente e si sentono protetti…visto che in passato giovani con
armi o coltelli entravano indisturbati dentro la scuola
minacciando studenti e insegnanti. I maestri stanno ricevendo un
corso di sei mesi per migliorare il loro insegnamento visto che
nessuno dei 22 maestri ha ricevuto il diploma di insegnante ma ha
terminato le scuole secondarie. Ne vediamo gia’ I risultati nel
fatto che gli insegnanti sono piu’ contenti nell’insegnare e I
ragazzi vengono a scuola piu’ volentieri anche se I problemi per
pagare la piccola retta da parte di alcune famiglie rimane. Ma
stiamo lavorando molto anche con I genitori proprio per aumentare
la loro responsabilita’ nei confronti dei propri figli e della
loro educazione. Molto probabilmente si riuscira’ ad avere la
possibilita’ di avere per loro I libri di testo per lo studio a
scuola e questo sara’ sicuramente un grande successo. Stiamo
cercando di trovare dei benefattori locali per poter aiutare la
scuola ad essere autosufficiente almeno per la meta’ dei costi
di gestione. Sarebbe davvero un bellissimo risultato raggiunto
dalla nostra comunita’ cristiana nella gestione della scuola dei
loro figli e di bambini poveri dello slum. Qui si possono trovare
ragazzi che provengono da altre denominazioni religiose e da
famiglie musulmane. L’integrazione tra bambini e’ molto bella
e rimane un fondamento della nostra presenza nello slum.
Moltissime attivita’ extra
curriculum sono state introdotte proprio per aiutare I bambini non
solo ad imparare il normale curriculum ma ad acquisire vari skills:
fotografia, peace education, costruzioni, sartoria, cucire
palloni, composizione, dibattiti, agricoltura ecc….
E in futuro prossimo….non si
sa mai….magari una piccola newsletter fatta dai maestri e I
ragazzi dove scrivono loro creativamente.
Biblioteca
St.John
Se ricordate l’anno scorso vi
avevo raccontato di una certa Pambazuko Library che era gestita da
un piccolo gruppetto che diceva di riconoscersi nella comunita’
cristiana ma che invece aveva trovato il modo per ottenere
benefici economici e personali di vario tipo chiedendo sussidi a
vari enti esterni allo slum senza che la comunita’ lo sapesse.
E’ sicuramente stata una delle storie piu’ dolorose e sofferte
che io e la comunita’ cristiana di St. John ha dovuto subire e
gestire nel corso di tutto un anno. Accuse e minacce di vario
tipo, psicologiche e fisiche, tentativi di divisione della
comunita’ da parte di questo gruppetto di persone. Ora io e la
comunita’ cristiana abbiamo ritenuto opportuno gestire
comunitariamente la biblioteca in maniera trasparente e con un
bibliotecario scelto tra I maestri della scuola elementare. Aperta
a tutta la comunita’ di Korogocho e non solo a quella cattolica.
Stiamo cercando amici e biblioteche locali e nazionali che ci
aiutino a riempire la nuova biblioteca che si chiamera’: St.
John’s Library. Sara’ aperta a tutti, bambini, giovani, donne
e adulti. Vuole essere un punto di riferimento educativo
importante per tutte le scuole informali e governative dello slum
che sono la bellezza di 22 nonostante la free education. Un posto
dove I ragazzi e I giovani possano venire a studiare, leggere e
trovare sussidi e libri e rimanervi fino almeno alle 20.00 di
sera.
Il
GIM a Korogocho: La Pace nelle nostre mani!
Sono molto contento che il 28
luglio prossimo fino al 24 agosto arrivera’ un gruppetto di 6/7
giovani del GIM (giovani impegno missionario) dove ho lavorato per
diversi anni. Con p.Mose’ e p.Dario, responsabili del Gim a
Padova e Bologna e suor Marta abbiamo messo a punto un
campo/missione dove si prevede lavoro insieme ai nostri giovani di
Korogocho e momenti di intensa spiritualita’e incontri con I
malati, I giovani stessi, I bambini e tantissime altre visite.
La gestiremo insieme a fratel
Alberto. Lui fara’ specialmente l’ultima settimana a Machakos
una cittadina a un centinaio di km da Nairobi dove I giovani
verrano esposti ad un’altra comunita’ che porta avanti un
progetto di pace.
I giovani a Korogocho saranno
chiamati a costruire insieme a noi un piccolo anfiteatro che
servira’ alla nostra comunita’ come ambiente per varie
attivita’: sport, eucaristie, teatro, meetings, ecc..
Mi auguro fortemente che questa
esperienza porti grandi benedizioni a tutti noi e a coloro che vi
parteciperanno. Fare Harambee insieme!! Sono contento anche che
suor Marta possa ritornare anche per un breve periodo a Korogocho
dove e’ rimasta per circa 6 anni. Karibu tena Marta!
Una
nuova cappellina!
E’ il cuore di tutto cio’
che stiamo facendo a Korogocho! Senza la preghiera e un intensa
spiritualita’ qui si….muore…ci si schianta. E cosi’ ho
pensato che fosse importante per me e per tutta la gente di
Korogocho avere un punto di riferimento importante dentro
Korogocho: la nostra cappellina! Un luogo dove I cristiani possano
incontrarsi e pregare in silenzio davanti al Santissimo per
trovare la forza e il coraggio sempre di servire gli ultimi al di
la’ della porta di quella cappellina! Abbiamo allargato la
cappellina e resa accessibile a tutti dalla mattina alla sera.
Sara’ il cuore del nostro ministero come comunita’ cristiana
dove l’adorazione continua di un Dio incarnato nei poveri e nei
malati trovera’ la sua giusta ricarica. Resistere a Korogocho
e’ impossibile senza il “giusto carburante”! Le persone
potranno venire a pregare insieme o singoli, in silenzio o
comunitariamente. Il vero altare la sera rimangono sempre I malati
che continuo a visitare. Ci incontriamo sempre e Lui non manca mai
di meravigliarmi nelle condivisioni eucaristiche con loro e le
piccole comunita’ cristiane.
Giovani
a St. John
Sono sempre una bella realta’
in continua crescita anche quest’anno! Sono veramente
meravigliato come in un anno e mezzo I giovani sono cresciuti e
diventati quasi una cinquantina. Dai 16 ai 25 anni e moltissimi
nuovi. Provengono dalle nostre piccole comunita’ cristiane che
ora sono 27 da 36 che erano. Molte delle comunita’ erano gia’
al lumicino piu’ di un anno fa. Ora abbiamo dovuto rivedere
quelle piu’ fragili e senza una buona leadership. Per dargli
piu’ forza abbiamo deciso come coodinamento dei leaders di
unirle ad altre per avere piu’ stabilita’.
I giovani ora sono parte
integrante di queste piccole comunita’ e ne sono anche I leaders
tra I tre scelti per ognuna di loro. Vi sono degli elementi molto
attivi nel gruppo e che sanno gestire questo nuovo gruppo che vedo
ha buonissime prospettive future. Sono molto attivi e sono una
grande sfida per I nostri leaders adulti. Due ragazze della
parrocchia di Kariobangi, Sarah e Caroline (Caroline e’ di
Korogocho) le abbiamo mandate alla comunita’ ecumenica di
Taize’ (Francia) dove ho ancora dei buoni amici. I freres
di Taize’ ci hanno aiutato nel biglietto del viaggio e
nell’alloggio. Rimarranno 3 mesi per questa esperienza ecumenica
e di spiritualita’ che spero sia davvero profonda e fruttuosa
per loro e per tutti noi quando ritorneranno qui.
A meta’ agosto poi, I nostri
giovani per l’inaugurazione dell’anfiteatro che costruiranno
insieme ai giovani italiani, metteranno in scena un teatro/opera
su Daniele Comboni, il nostro fondatore che sara’ canonizzato il
5 Ottobre 2003. Vuole essere un’attualizzazione di Comboni visto
da giovani africani per l’Africa di oggi! Il suo “Salvare
l’Africa con l’Africa” e’ ancora attualissimo! Poi se
tutto andra’ bene….lo porteremo in giro per diverse parrocchie
di Nairobi e magari in altre parti del Paese! Che Comboni ci
benedica! E’ il nostro contributo dallo slum di Korogocho per un
uomo che era gia’ santo per gli africani!!
Kutoka/Exodus:
network degli slums di Nairobi
Si chiama proprio cosi’:
Esodo! E il nome con il quale abbiamo battezzato questa rete di
teams parrocchiali (ormai 13 parrocchie e circa una cinquantina di
persone a tutti gli incontri) che lavora negli slums o vicino a
questi insediamenti informali. E’ ormai un anno e mezzo che
questo network si incontra regolarmente ogni due mesi per momenti
formativi e organizzativi. Abbiamo fatto passi da gigante e ne
sono felice. E’ una risposta comune ai problemi dei poveri degli
slums. Non fare PER ma CON loro.
Nei pastoral teams c’e’ gente che viene e vive negli slums e
ci sono I parroci e religiosi che finalmente hanno accettato di
lavorare insieme per questa battaglia importante: che vengano
riconosciuti I diritti agli slum’s dwellers. E’ parte
integrante della nostra evangelizzazione e promozione umana.
Vogliamo collaborare con tutti (ngos, associazioni, governo e
ministeri vari, UN ecc.) ma con una nostra ben precisa identita’.
Abbiamo gia’ preparato, firmato e inviato lettere e petizioni ai
nuovi ministri del governo attraverso anche il vescovo di Nairobi
per chiedere un nuovo cimitero per I poveri che hanno diritto a
morire in dignita’ e per la terra dove poter vivere e costruire
la propria casa.
Per la terra abbiamo concluso da
pochi giorni di prepare un dossier che riporta la nostra visione
dell’upgrading degli slums di Nairobi e anche di 5 casi
particolari dove si sono verificati corruzione, appropriamenti
illeciti, sfollamento forzato, minacce ecc.. Tutto documentato e
questo file sara’ portato sia al vescovo, sia al governo e ai
vari ministreri interessati. In questo tempo stiamo cercando di
metterci in contatto con alcuni di loro…..e’ importante
puntare la nostra attenzione e pressione anche sul livello
politico, amministrativo e legislativo perche’ I poveri possano
avere riconosciuti I loro sacrosanti diritti. Insomma le nostre
campagne ora come network sono: cimitero e terra per I poveri!!
Sempre come network abbiamo
deciso di accettare la proposta di avere un programma radio di
almeno mezz’ora alla settimana alla nuova radio cattolica che
iniziera’ il 6 luglio a trasmettere. Il nuovo governo ha aperto
le porte all’informazione di vario tipo. Speriamo che mantenga
quella positiva e non quella pattumiera che purtroppo vi dovete
sorbire ogni giorno dalle vostre televisioni. Il programma radio
si occupera’ propriamente delle situazioni degli slums con
interviste, opinioni, problematiche e prospettive future. E’ un
ottimo strumento per far conoscere le lotte dei poveri attraverso
la radio e sopratutto far sentire le loro voci!
A fine novembre poi avremo una
tre giorni di analisi, riflessione e visione futura per tutto il
network degli slums di Nairobi. Cioe’ tutte le persone coinvolte
in questi teams (circa una cinquantina di persone) che lavorano
negli slums si ritroveranno per cercare insieme a docenti
universitari del Tangaza College e del Social Ministry e padre
Francesco Pierli, comboniano, una metodologia comune e proporre
nuove presenze all’interno di questi insediamenti dove vivono in
situazioni disumane, la bellezza di quasi 2,5 milioni di persone.
E’ una bella sfida! L’esperienza di vita entra nell’universita’!!
Vediamo dove ci porta…..
Io poi ho accettato tra le tante
decine e decine di cose da fare, di “insegnare” al Tangaza
College cominciando da meta’ agosto fino a dicembre, senza
logicamente lasciare Korogocho. Il Tangaza college era il
seminario dove ho studiato teologia qualche anno fa. Ora ci torno
per “insegnare”, coordinando un corso sugli slums che faro’
insieme ad alcuni studenti di teologia. Credo che sia importante
aiutarli a comprendere come sia necessario ascoltare il grido dei
poveri degli slums di Nairobi. Paradigma dei milioni di poveri
delle tante citta’ africane che continua e continuerano a
crescere nei prossimi decenni. La mia tesi che feci qualche tempo
fa mi aiutera’ in questo. Soprattutto la mia personale
esperienza e quella di molti altri amici del network e che oggi
lavorano negli slums a tempo pieno o part-time. Davvero devo dire
che la sensibilita’ e’ cresciuta su questo ministero…..e
questo lo dobbiamo anche alla bella testardaggine di p.Alex che ha
aperto la strada a tanti miracoli…..dentro e fuori gli slums.
Forza Alex che ce n’e’ bisogno anche in Italia! Uniti sempre
nella lotta! Dio ti e ci benedica sempre! Dobbiamo essere
UNBWOGABLE! La “r-esistenza” e’ dura ma saldi
sulla Roccia!
Sono giunto in fondo alla
lettera e come sempre perdonami se sono stato lungo. E come sempre
non ti ho detto tantissime altre cose….ma forse e’ meglio
cosi’ per il momento. Non so quando ti riscrivero’ ancora….e
me ne dispiace. Ti prometto che cerchero’ di essere meno tardivo
di questa volta….dopo un anno!! Grazie di tutto e soprattutto
per la tua pazienza e per il tuo ricordo. Continua a scrivere, non
sai quanto mi faccia bene. Ti assicuro che prima o poi scrivero’
anch’io. Ho la bellezza di circa 150 lettere alle quali non ho
ancora risposto….o meglio ho gia’ risposto con la preghiera,
l’amicizia e il ricordo. Non sai quanto desideri risponderti di
persona ma davvero il tempo e’ tiranno e le energie fisiche la
notte ….sono finite! Devo strappare con I denti il tempo a tanti
impegni che come avrai gia’ notato dalla lettera, non mi mancano
di certo. Anzi ho bisogno di collaboratori……vuoi qualche
impegno???
Ti porto sempre nella preghiera!
Tuko pamoja! Mungu akubariki!
Un sorriso e un abbraccio
Daniele
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