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Gorizia: mlitari, università e tradimento dei saperi

Gorizia e la sua università

I militari, l’università e il tradimento dei saperi …

 

“Carissimi studenti, intanto mi complimento con voi, siete entrati nel corso che formerà le classi dirigenti del futuro, un corso assolutamente elitario...” Sono le parole che ogni matricola, appena arrivata a Gorizia, ascolta durante la cerimonia di apertura delle lezioni presso l’ex seminario di Via Alviano, sulla collinetta che, da una quindicina d’anni, ospita il corso di laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche dell’Università di Trieste.

Questa affermazione viene presto smentita dai fatti, ma anche le apparenze così ostinatamente sostenute in questi anni stanno ormai per cadere.
Accade infatti da circa un anno che l’Università di Trieste, attraverso la facoltà di Scienze Politiche ed il Corso di Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche, fa laureare di “soppiatto” una quarantina di ufficiali militari alla settimana. Le cerimonie semiclandestine avvengono ogni venerdì presso la sede di Trieste, così numerosi militari, in gran parte graduati a fine carriera, posso accedere al titolo della laurea senza sostenere alcun esame.

Si narra di fantomatiche tesi, corrette ed in parte riscritte da giovani laureati assunti a “cottimo” e da militari in ferma breve, catapultati a Gorizia loro malgrado,  che sono in realtà l’unico tangibile segno del lavoro dei neolaureandi con le stellette.
La notizia si è lentamente diffusa tra gli studenti ed i laureati che hanno reagito alla loro maniera, borbottando seccati tra i corridoi, lamentandosi ripetutamente nei rispettivi appartamenti ed in varie mailing list, tutti affranti per la svendita del prestigioso titolo di studio…

A dire il vero questa scandalosa evoluzione è il punto di arrivo di un lungo percorso. Il Corso di Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche di Gorizia è stato preso a modello da un ex- docente, l’ambasciatore Pizio Biroli, in uno scritto di alcuni anni fa, come esempio del degrado a cui è sottoposta l’università italiana. Egli definisce il corso di Gorizia come un “allevamento di polli” ed un “esamificio” in cui tutto è deciso verticisticamente e tutto funziona tramite favoritismi, sotterfugi, piaggerie.

Soprattutto Gorizia è un luogo dove la didattica è semplicemente un pretesto.

Quello che è chiaro per gli studenti “normali” è ancor più evidente per i militari che di fatto si recano a Gorizia-Trieste solo per ricevere il “sudatissimo” titolo di studio.
Lo Stato Maggiore della Difesa ha scelto quindi il posto giusto per far confluire i propri allevamenti di polli, “un po’ stagionati” per la verità,  per dare seguito al riconoscimento degli studi sostenuti presso le Accademie e le Scuole di applicazione per gli ufficiali.

Ora l’Università si lancia anche nella formazione post-universitaria proponendo i due master : “Diritto Internazionale dei Conflitti Armati” e (non ci crederete…) “Diritto Internazionale e Ordini Cavallereschi : il Sacro militare ordine costantiniano di San Giorgio.

Per tirare un po’ di somme i problemi sono essenzialmente tre:

  • la militarizzazione sempre più soffocante della ricerca

  • la totale assenza di serietà nei corsi seguiti dai militari e di conseguenza del titolo da loro conseguito

  • la dipendenza della facoltà e del corso di laurea dalle quote versate dai militari stessi e la non chiarezza su come questi ingenti fondi vengano utilizzati.

In un contesto internazionale in cui la guerra sta tornando “normale” ed in un contesto locale in cui Gorizia manda, attraverso le proprie caserme, gran parte dei militari che partono per la missione “Antica Babilonia “ in Iraq, non si tratta di elementi che possono essere sottovalutati.
 

L’università elitaria del numero chiuso, si apre alle masse a patto che esse portino una divisa e paghino una sorta di “tangente formativa”.

 

Ne abbiamo a sufficienza per definire Gorizia come l’università dei tre tradimenti, echeggiando il famoso e coraggioso saggio del Simone sul degrado dell’università italiana.

 

Il tradimento dei saperi : della formazione, della ricerca, dell’etica della responsabilità.

 

Nel silenzio accaldato e un po’ scocciato dei corridoi semivuoti di metà luglio le lezioni, gli esami, le lauree sono finiti.

 

Ma i venerdì dei militari continuano …

 

( di Peter Pan e il nodo della Carovana della Pace di Gorizia)

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