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Convegno

Acqua Fonte di Pace - Carovana per Mostar 2004

 

CAROVANA  PER  MOSTAR

 

Ai Movimenti, agli Enti Locali, ai Comitati territoriali aderenti al Manifesto dell'acqua

Cari amici,
come Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’Acqua vorremmo coinvolgervi nella preparazione di un appuntamento internazionale che, per i tempi terribili di guerra che viviamo, sembra a noi molto importante e pieno di valori evocativi, un primo
Ponte di Pace verso l'oriente, pensando anche al Kurdistan e alla Palestina dove l'acqua gioca un ruolo cruciale nei conflitti in corso.

Il 23 di Luglio si inaugura a Mostar il nuovo ponte, ricostruito sul fiume Neretva, che taglia in due la città.
L'antico ponte, costruito nel 1556 dai turchi, lo Stari Most, che ha dato il nome alla città, era il più lungo ponte di pietra dell’Europa, 29 metri di arcata che hanno resistito a invasioni e calamità naturali per 427 anni, fu distrutto il 9 novembre 1993 durante la guerra di Bosnia, quasi a sancire la definitiva separazione tra culture, religioni e vecchi imperi.

Mostar è un incrocio geografico, una faglia storica tra occidente, oriente e Islam.
Qui la grande storia si è formata, fermata e sedimentata, cattolici, mussulmani, ortodossi, per secoli, e poi vi si aggiunge la guerra fredda, il comunismo e il non allineamento jugoslavo.

Ecco cosa è Mostar.
Un ponte distrutto, un grande, bellissimo fiume come la Neretva, pieno di poesia di musica e di avvenimenti e due rive poste a frontiera a dividere ciò che per tanti secoli ha potuto coesistere.
E ancora conflitti religiosi, accesi in un mondo che sembra correre per la follia di governi verso la guerra di civiltà.
E tutto ciò nel cuore del Mediterraneo e dell'Europa a noi più vicini: l'altra sponda dell’Adriatico.
E tutto ciò mentre parliamo di costruire l’Europa proprio a partire da questo suo composito cuore orientale, aprendo oggi alla Slovenia, domani alla Croazia e lasciando, in una attesa piena di interrogativi, la Bosnia e la Serbia.

Crediamo perciò che non sfugga a nessuno il profondo significato che l'acqua, il grande bene che dà la vita a tutti e a tutto, può assumere in tale evento, così come crediamo non sfugga a nessuno quanto significato assumano i fiumi balcanici, la loro gestione comune e democratica, in mezzo ai moltiplicati confini, e l'acqua come bene sempre più raro, ricercato, conteso, mercificato e oggetto di sfruttamento, in mezzo ai tanti interessi e appetiti delle multinazionali dell'acqua.

A questo si aggiunga che da tempo ci stiamo operando per costruire un Comitato Bosniaco per il contratto mondiale sull'acqua, lavorando in concorso e con comune intento con la sede bosniaca dell'ICS con Rada Zarkovic e Skender Hot, con le realtà di Zavidovic, Prijedor, Tuzla, con l’ICS nel suo insieme, con le AdL, ecc. e che abbiamo alle spalle un primo importante evento sul Danubio, il più grande e multietnico fiume del mondo (17 stati nel suo bacino, tra cui anche l’Italia, che attraverso il crinale delle nostre montagne presso Livigno, porta l’acqua all’Inn e quindi al Danubio) svoltosi nel settembre 2003, e numerosi momenti di confronto collettivo sui temi dell’acqua, la pace, la democrazia dei fiumi, ultimo dei quali la partecipazione della delegazione bosniaca al convegno di Gorizia , sul fiume Isonzo, lo scorso 14-15 maggio.

Con alle spalle tutte queste considerazioni, abbiamo pensato l'inaugurazione del nuovo ponte di Mostar, poteva essere l’occasione per l’inizio di un lavoro collettivo sull’acqua nei Balcani, per costituire un Comitato per il contratto mondiale sull’acqua nell’area bosniaca, per sviluppare un lavoro e un rapporto con chi nelle realtà bosniache opera da tempo, per fare dell’acqua un tema che produca ulteriori sinergie utili a tutti.
Per questo abbiamo concepito per la giornata del 24 Luglio 2004 un convegno nella città dal titolo "Acqua fonte di Pace", per la Democrazia , la Partecipazione, la Solidarietà attorno ai fiumi.

Ecco, noi vorremmo che questo evento fosse il più possibile costruito e condiviso da tante altre realtà nazionali e locali del nostro Paese, con l'intento di realizzare una CAROVANA ITALIANA che partecipi alle iniziative di Mostar.

Perciò il senso di questa lettera è quello di allargare il più possibile la partecipazione all’organizzazione dell'iniziativa o ad altre forme di adesione.

Ad oggi nell’organizzazione dell’evento si sono già impegnati:
Comitato per il Contratto Mondiale sull’Acqua, Associazione degli eletti per l’acqua, Provincia di Gorizia, CEVI, CVCS, ICS, Osservatorio sui Balcani, ALDA - Associazione Agenzie della democrazia locale, Ass.
ADL a Zavidovici - onlus, Associazione per la Pace.

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