Varese: Appello
Varese: Appello
APPELLO PER UNA GIORNATA
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APPELLO PER UNA GIORNATA DI DIGIUNO E PREGHIERA PER LA PACE La Pace che vogliamo VITA PIENA PER TUTTI: adesso, non domani! Cammini di liberazione per la chiesa e la società civile Carovana della pace 2004 Varese, 5 luglio 2004 Le notizie che giungono quotidianamente dal mondo ci inquietano e ci interrogano. Esiste uno stato permanente di guerra, che coinvolge più di 40 Paesi nel Mondo intero (ricordiamo tra gli altri: Iraq, Afghanistan, Algeria, Burundi, Cecenia, Colombia, Congo R.D., Costa d'Avorio, Eritrea-Etiopia, Filippine, Haiti, Israele-Palestina, Kashmir, Kurdistan, Liberia, Nepal, Nigeria, Rep. Centrafricana, Somalia, Sri Lanka, Sudan, Uganda). Guerre sbagliate, come lo sono tutte le guerre, fondate sulle menzogne dei potenti e dei mezzi d’informazione. Guerre le cui brutture e disumanità (nei confronti della popolazione e dei prigionieri) paiono riportare l’orologio della storia ad un tempo che pensavamo definitivamente superato. Come uscire da questa logica di morte? Spaventa la debolezza delle Nazioni Unite, oggi richiamate a gran voce ma messe fuori gioco dal mancato rispetto della legalità internazionale. Così come lascia perplessi la debolezza dell’Europa che non riesce a trovare una via unitaria nel definire proposte adeguate di soluzione dei conflitti. Ma, più ancora amareggia vedere che non si prendono sul serio le aspirazioni di pace degli uomini e delle donne che chiedono alla politica di tradurle in percorsi praticabili. Eppure, non possiamo rassegnarci. Siamo chiamati ad essere seminatori di speranza e operatori di pace. La pace e la nonviolenza sono realtà grandi da promuovere, custodire e difendere. Chi le ha a cuore, in questo momento deve vigilare affinché le coscienze non cedano alla tentazione della menzogna e della violenza, della retorica e della manipolazione. Per questo v’invitiamo a vivere con noi, GIOVEDI 9 SETTEMBRE, una giornata di digiuno, di preghiera e di riflessione. Vuole essere, anzitutto, una giornata di solidarietà con i popoli martoriati dalla guerra e un’occasione per interrogarci sulle possibili risposte da dare alle logiche di morte assunte, all’inizio del nuovo millennio, come naturali e ineludibili. La pace e la nonviolenza hanno bisogno del nostro coinvolgimento, cominciano da noi se siamo disposti a lottare, ad impegnarci, a fare sacrifici per ottenerle. Le cause della pace e della nonviolenza non camminano con gli egoismi di sempre, hanno bisogno del nostro tempo, della nostra intelligenza e creatività. Hanno bisogno di giustizia e di perdono. Hanno bisogno di persone che sentano la responsabilità del mondo intero e che aprano gli occhi sulle molte ingiustizie ancora presenti in tanti paesi, specie quelli più poveri e dimenticati. Hanno bisogno di uomini e donne che gridino con la vita il loro no alla guerra e alla morte e che digiunando chiedano a Dio perdono delle conseguenze intrinseche ad un modello di sviluppo dove pochissimi hanno tutto e moltissimi hanno niente. Ancora una volta, l’unica strada da percorrere è l’azione nonviolenta contro le strutture di peccato che generano fame, ingiustizie, menzogne. Che ciascuno, con coraggio, faccia la propria parte.
I promotori: Commissione Giustizia e Pace. Missionari Comboniani Nodo di Varese della Carovana della pace. Venegono Superiore, VA. Missionari Comboniani ACLI Varese Gruppo di preghiera di Taizè, Varese
Chiunque volesse aderire all’appello, lo può fare tramite e-mail: Via fax: 0332 238281 Per eventuali informazioni: ACLI Varese, Tel. 0332 281204 Sulla Carovana della pace: www.giovaniemissione.it
All’appello hanno finora aderito: Breda p. Rossano, missionario comboniano Elio Pagani, Cesario Alessandra, Ciapponi Ivana, Mazza p. Piercarlo Selmi Ruffino, presidente ACLI VARESE p. Dario Bossi, missionario comboniano |