Situazione dei minori nelle carceri brasiliane
Situazione dei minori nelle carceri brasiliane
La situazione dei minori nelle carceri brasiliane Alcune cifre per capire le situazione... |
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Vi sono circa 10 mila ragazzi tra i 12 e i 18 anni internati in carceri minorili (FEBEM) in tutto il Brasile, oltre a quelli in regime di semi-libertà o libertà assistita. Il ragazzo-medio internato nella Febem ha queste caratteristiche: è di sesso maschile, negro o mulatto, tra i 16 e i 17 anni, fa uso di droghe, vive con la famiglia, non studia e non lavora. Solo il 18% ha commesso omicidi, il resto è in carcere per avere rubato o per traffico di droga. Vediamo più a fondo questi dati: l’81% degli internati viveva con la famiglia quando hanno commesso il reato per il quale è in carcere. Questo fa cadere il grande “mito” che sono i “meninos de rua” i delinquenti. Dalla ricerca emerge che per tutti gli adolescenti in carcere, la qualità dei vincoli familiari è un elemento importantissimo. L’86% degli adolescenti usavano alcool e droghe prima di essere internati: il 70% usava marijuana e solo il 30% crack, cocaina, colla o altre schifezze. Ovvio che il vizio non smette di essere alimentato in carcere e comunque nessun carcere minorile possiede un progetto di trattamento per le tossicodipendenze. L’84% non ha completato la scuola dell’obbligo. Di quelli che lavoravano, solo il 3% erano in regola; il resto lavorava nel mercato informale. La scuola, per quanto non-qualificata e approssimativa nei contenuti, nelle metodologie e nelle relazioni funziona ancora come luogo di prevenzione: chi sta a scuola non va in strada. La droga è la causa maggiore dello sfruttamento degli adolescenti delle favelas, sia perché ne fanno uso (e quindi devono rubare per pagarla), sia perché sono utilizzati nello spaccio, sia perché poi essa è la porta di entrata per altri crimini che portano, se va bene, al carcere. Delle 190 carceri minorili, 135 sono state considerate inadeguate per mancanza di spazi, mancanza di igiene, mancanza d’acqua e luce. Molte delle strutture erano ex-carceri per adulti dismesse, utilizzate per i ragazzi senza nemmeno ristrutturarle. In molte carceri i ragazzi sono obbligati a dormire per terra, su pavimenti bagnati dalle infiltrazioni con un livello di sporcizia considerato “subumano” dagli stessi ispettori di governo. Vi sono poi celle che ospitano il doppio delle persone previste e celle di isolamento per i carceri minorili... Terminiamo con le parole della Direttrice del Dipartimento del Ministero di Giustizia per i Minori: “Con tutto questo, i ragazzi non hanno nessuna opportunità di recupero, ma possono solo apprendere ad essere dei delinquenti”! |