Molfetta: nel segno di don Tonino

articolo di Raffello Zordan

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Il ricordo di don Tonino Bello e il suo invito alla "convivialità delle differenze" ha caratterizzato la tappa di Molfetta, dove, tra l'altro, c'è stato un inedito faccia a faccia con rappresentanti del mondo politico

 

Nel segno di don Tonino Bello, il vescovo di Pax Christi scomparso dieci anni fa, la tappa pugliese della Carovana della pace. Nella piazza principale di Molfetta, oltre duemila persone hanno seguito un breve video del suo ultimo rilevante discorso pubblico. Pur già gravemente malato di cancro, don Tonino – che fu anche uno dei protagonisti maggiori delle Arene dei Beati costruttori di pace negli anni ’80 e ’90 – riusciva a trasmettere entusiasmo e a invitare tutti alla “convivialità delle differenze”. “Questa sera lui è qui con noi”, ha sottolineato Alex Zanotelli nel ricordare l’amicizia e la stima che li legava.

 

Molfetta ha consegnato alla carovana del giubileo degli oppressi due dossier. Il primo, realizzato da Peacelink - rete telematica per la pace e presentato da Alessandro Marescotti -, è una mappa della presenza militare in Puglia. “Raccogliere informazioni di questa natura e metterle a disposizione dell’opinione pubblica (il dossier è in rete da ieri) è costruire un percorso di pace”, ha affermato Marescotti. Il secondo dossier ha a che vedere con la legalità. Si tratta di un sondaggio sul lavoro nero nella provincia di Bari, realizzato da associazioni e sindacati. Particolarmente difficile appare la situazione nei settori tessile ed edilizio.

 

L’incontro serale, seguito per intero dal vescovo di Molfetta mons. Gino Martella e dal sindaco Tommaso Minervini, è stato preceduto da altri due momenti. La carovana si è confrontata con associazioni che si occupano di immigrazione, di educazione alla pace e di diritti negati.

 

Alex Zanotelli ha avuto un faccia a faccia con rappresentanti del mondo politico, ai quali ha consegnato una copia del libro "Italia capace di futuro" di Gianfranco Bologna. «Sono stato contento di incontrare amministratori e responsabili di partito: solo qui a Molfetta è stata offerta alla carovana questa opportunità. Mi hanno detto che presteranno più attenzioni agli stimoli che arrivano dalla società civile», ha dichiarato padre Zanotelli. Una società civile che ha preparato l’arrivo della carovana con una serie di iniziative. Tra queste una mostra fotografica sulla situazione in Sudan e i convegni "Globalizzazione e sviluppo del mezzogiorno", con Antonio Perna dell’Università di Reggio Calabria, e "Dalla schiavitù degli aiuti alla libertà dei diritti", con Eugenio Melandri di Chiama l’Africa. C’è stato anche un incontro di preghiera interconfessionale curato dalle aggregazioni laicali della diocesi.