Il
ricordo di don Tonino Bello e il suo invito alla "convivialità
delle differenze" ha caratterizzato la tappa di
Molfetta, dove, tra l'altro, c'è stato un inedito faccia a
faccia con rappresentanti del mondo politico |
Nel
segno di don Tonino Bello, il vescovo di Pax Christi
scomparso dieci anni fa, la tappa pugliese della Carovana
della pace. Nella piazza principale di Molfetta, oltre
duemila persone hanno seguito un breve video del suo ultimo
rilevante discorso pubblico. Pur già gravemente malato di
cancro, don Tonino – che fu anche uno dei protagonisti
maggiori delle Arene dei Beati costruttori di pace negli
anni ’80 e ’90 – riusciva a trasmettere entusiasmo e a
invitare tutti alla “convivialità delle differenze”.
“Questa sera lui è qui con noi”, ha sottolineato Alex
Zanotelli nel ricordare l’amicizia e la stima che li
legava.
Molfetta
ha consegnato alla carovana del giubileo degli oppressi due
dossier. Il primo, realizzato da Peacelink - rete telematica
per la pace e presentato da Alessandro Marescotti -, è una
mappa della presenza militare in Puglia. “Raccogliere
informazioni di questa natura e metterle a disposizione
dell’opinione pubblica (il dossier è in rete da ieri) è
costruire un percorso di pace”, ha affermato Marescotti.
Il secondo dossier ha a che vedere con la legalità. Si
tratta di un sondaggio sul lavoro nero nella provincia di
Bari, realizzato da associazioni e sindacati.
Particolarmente difficile appare la situazione nei settori
tessile ed edilizio.
L’incontro
serale, seguito per intero dal vescovo di Molfetta mons.
Gino Martella e dal sindaco Tommaso Minervini, è stato
preceduto da altri due momenti. La carovana si è
confrontata con associazioni che si occupano di
immigrazione, di educazione alla pace e di diritti negati.
Alex
Zanotelli ha avuto un faccia a faccia con rappresentanti del
mondo politico, ai quali ha consegnato una copia del libro
"Italia capace di futuro" di Gianfranco Bologna.
«Sono stato contento di incontrare amministratori e
responsabili di partito: solo qui a Molfetta è stata
offerta alla carovana questa opportunità. Mi hanno detto
che presteranno più attenzioni agli stimoli che arrivano
dalla società civile», ha dichiarato padre Zanotelli. Una
società civile che ha preparato l’arrivo della carovana
con una serie di iniziative. Tra queste una mostra
fotografica sulla situazione in Sudan e i convegni
"Globalizzazione e sviluppo del mezzogiorno", con
Antonio Perna dell’Università di Reggio Calabria, e
"Dalla schiavitù degli aiuti alla libertà dei
diritti", con Eugenio Melandri di Chiama l’Africa.
C’è stato anche un incontro di preghiera
interconfessionale curato dalle aggregazioni laicali della
diocesi.
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