Avanti
tutta costruttori di Pace!
Ci
sono solo due alternative: o impegnarsi per la pace e la giustizia o
rimanere nel nostro piccolo mondo senza muoverci,aspettando una pace
che non arriva!
Va
giù duro Arturo Paoli e invita tutti a darsi da fare per la
giustizia, che non è certo qualcosa di accessorio per un cristiano
ma è l’aspetto fondamentale, perché così Dio si è rivelato a
noi sulla Terra: attraverso progetti di giustizia e pace. Così lo
incontriamo sulla nostra strada…così cammina con noi ogni giorno.
E’
lo stesso appello di Magouws Morakabi che provoca tutte le persone
presenti in quel palazzo Ducale dove i grandi G8 si erano incontrati
un anno fa senza prendersi a cuore i problemi della nostra madre
Terra. Adesso tocca a tutti noi, dal Sudafrica come in Italia,
impegnarci insieme perché siamo tutti parte dello stesso popolo di
Dio.
Non
si può restare allora a guardare, a venire a sentire testimoni
dal Sud del mondo che ci portano le voci dei senza voce, senza poi
darci da fare, senza sporcarci le mani. Avanti tutta costruttori di
Pace!
Lo
ribadisce anche Heidi Giuliani, la mamma di Carlo, che continua ad
incontrare tanti giovani che vogliono impegnarsi per un mondo
migliore e porta loro un messaggio di speranza. Pregare con lei in
Piazza Alimonia dove hanno spezzato la vita di suo figlio è stato
davvero bello, cosi’ sentito, così vero.
Ma
il cambiamento che ci attende è sostanziale, grida ancora Fratel
Arturo: dobbiamo renderci conto che siamo parte del mondo cristiano
che contribuisce alle ingiustizie di questo mondo, alla morte per
fame di tanti, alla distruzione dell’ambiente, al rompersi
dell’incontro con l’altro e dell’importanza della relazione
per andare verso una chiusura in noi stessi…
E
allora avanti costruttori di Pace, cambiamo la nostra mentalità!
Cambiamo
il modo di vedere le cose, mettiamoci nei panni degli altri,
lasciamoci toccare dentro dalla sofferenza dei tanti che in
Sudafrica, in Brasile, in tutti i sud del mondo non ce la fanno più!
E
anche se i risultati non li vediamo la strada è quella
dell’impegno: non sta a noi vedere cosa possiamo attenere e
comunque non sappiamo quando. E’il Signore che cammina con noi che
lo sa.
Da
Genova allora avanti tutta noi insieme che crediamo che si puo’
cambiare proprio a partire da dove l’imperialismo economico ha
preso il largo con le sue caravelle.
E’
tempo dell’impegno, di osare di più, ancora di più, fare uno
sforzo maggiore e dove non riusciamo ce la possiamo fare solo perché
il Signore è con noi, dalla parte dei poveri, degli emarginati, di
quelli che non contano.
Lo
ribadisce Alex: non lasciamoci fregare dalle balle che ci
raccontano, facciamo verità e poi diamoci da fare, non restiamo a
guardare, ci rimane poco tempo e ci riguarda tutti!
Allora
avanti tutta costruttori di pace, mettiamoci al lavoro.
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