AFFINCHÈ NON SIA UN
NATALE QUALSIASI
Come
ogni anno giunge il Natale.
Non
arriva come una tradizione senza vita, fine a se stessa. Natale assume sapore e
significato solo se “il farsi carne” di Dio ci coinvolge in profondità
nella storia di oggi, tentando di trasformarla.
Il mondo
in cui viviamo ci convoca con urgenza: l’impoverimento e la fame dei due terzi
dell’umanità, le varie forme di violenza, i diversi terrorismi, le guerre
sostenute da stanziamenti spaventosi per la produzione di armamenti nuovi e
distruttivi, la discriminazione dell’altro, specie se fragile e straniero, e la
natura è sempre più violentata…
Non mancano però persone e comunità che
continuano a riflettere, nutrono una spiritualità capace di scelte coraggiose,
verso un mondo profondamente più umano.
Solo così può essere Natale. Ripartire
assieme a Gesù di Nazareth e a tanta gente, da quella stalla in cui – seppur in
pieno clima d’imperialismo
(“un
decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento”)
e di discriminazione (“non
c'era posto per loro nell'albergo”)
– si tentò e si tenta ancor oggi di annunciare e testimoniare la Vita in
pienezza ad ogni fratello e sorella.
Qualcuno ci definisce ingenui? È un
ritornello che va avanti da 2.000 anni… Noi ci sentiamo donne ed uomini di
Speranza!!
Adesso sì, possiamo
gridarlo: BUON NATALE!!
Lo staff del sito
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Lettera
a fratello Gesù... con noi
Fratello di Betlemme,
mentre il mondo grida giustizia e uguaglianza e’ bello che
decidi di nascere e vivere con noi, uguale a noi, in terra peruana.
È bello incontrarti negli occhi di
Filomena,
che non conosce l’odio,
nello sguardo di
Flora,
che chiama “Papi”,
nelle lacrime di
Maria,
cresciuta tra le botte, venduta per poche coperte,
nel sorriso di
Saul
che cerca una moneta per mangiare,
nel pianto di
Marina,
senza soldi per curarsi,
nelle parole di
Freddy
che ti invita a casa,
nell’abbraccio di
Julian
che torna a camminare dopo la pugnalata alla schiena.
Dagli ultimi del mondo parte il riscatto della storia.
Grazie fratello Gesù perché è Natale ogni volta che spezziamo il
pane e la nostra vita con e per i fratelli e sorelle più soli, abbandonati,
umiliati e oppressi.
Grazie Fratello
perché con te in mezzo a noi,
a lottare con te,
sudare con noi,
faticare con te…
é sempre Natale!
Perù
Natale 2005
Sc.
Filippo Ivardi
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