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Caro amico, il cambio di secolo e di millennio, come si poteva ben prevedere, non fa
cessare le guerre sciagurate che continuano ad aggiungere morti e sofferenze
alle numerose altre violenze e ingiustizie che in tutto il mondo affliggono
milioni di persone; guerre, violenze e ingiustizie generate da un sistema di
rapporti politici ed economici fondato sulle leggi del profitto e del più
forte, quindi su un modello di sviluppo violento e insostenibile, con scarso
rispetto sia dei diritti umani che della natura. Contro
questi orrori e pericoli lottano e lavorano con grande impegno e sacrificio
tante ammirevoli persone e associazioni, ma la loro azione evidentemente non
basta. I governi sono pressoché sordi a tutto ciò che non metta
veramente in discussione il loro potere.
A volte molto parzialmente, provvisoriamente e strumentalmente, fanno
mostra di aderire alle richieste dei movimenti di opinione che di volta in volta
si esprimono su casi o problemi eclatanti, ma non affrontano i problemi alla
radice e lasciano immutata la situazione strutturale che genera sempre nuove
catastrofi umane e ambientali. Solo
una permanente e crescente
mobilitazione di molte persone, di cittadini del mondo,
di quelli che votano e pagano le
tasse, potrà imporre un cambiamento reale e duraturo.
Siamo noi quindi, che
abbia- mo questa responsabilità e questo potere. Il "Patto tra i Cittadini
del Mondo, per la pace, i diritti umani ed uno sviluppo equo e sostenibile"
è un impegno personale che si fa gesto pubblico e collettivo per obbligare i
governi di tutto il mondo a riconoscere priorità concrete alla pace, ai diritti
umani, alla giustizia, ad uno sviluppo equo e all'ambiente. Un gesto di per se
minimo e facile, com’è sottoscrivere una dichiarazione e spedirla una
volta all’anno ad uno o più
indirizzi, che può caricarsi però di una grande forza, perché sostenuto da
convinzioni personali profonde e perché condiviso da un grande numero di
cittadini. Non è
stata costituita nessuna nuova associazione o comitato, perché sono già molte
le organizzazioni impegnate in diverse e indispensabili opere umanitarie e
solidali che possono fare propria e promuovere questa mobilitazione, sapendo che
da questa trarrà maggiore forza ed efficacia anche la loro azione e attività
specifica. Stiamo solo formando una ReteCdm (rete dei cittadini del mondo), con
l'unico scopo di tenerci in contatto e informati sulle scadenze e gli sviluppi
di questa iniziativa, una rete autogestita senza capi e senza strutture: ogni
cittadino fa quello che ritiene utile e che si sente di fare. Siamo
dunque noi cittadini i protagonisti insostituibili di questa iniziativa e
ognuno potrà decidere di continuare, cambiare o smettere questa azione, solo
per responsabile decisione personale come assolutamente personale sarà la
verifica della coerente attuazione degli impegni sottoscritti. Se decidi
di aderire al Patto, i consigli operativi sono i seguenti : 1 - fotocopia separatamente i testi del Patto, in italiano e in inglese; 2 - completa le fotocopie con i tuoi dati anagrafici, la data e la firma; 3 - spediscile per lettera al Presidente del Consiglio e al
Segretario Generale dell'ONU; si possono
usare altri mezzi (fax, modem, ...) ma ovviamente bisogna evitare i duplicati; 4 - ripeti la stessa procedura ogni
anno, ad una scadenza qualsiasi; 5 - per ricordarti il rinnovo annuale ed essere informato sugli sviluppi
dell’iniziativa, comunica la tua
adesione e la data ad un “nodo” della ReteCdm (rete dei cittadini del
mondo).
Io sono un nodo della ReteCdm e chiunque pensi di raccogliere altre
adesioni può decidere di esserlo, basta che lo comunichi ad un altro nodo:
riceverà alcune linee guida e consigli per far funzionare al meglio la rete.
Cari saluti. Barzanò, dicembre
2000
Giovanni Zampieri, cdm (cittadino
del mondo) Via Figliodoni, 2 - 23891 Barzanò (Lc) - tel. 039-958264 e-mail: zampieri.gg@libero.it http.//www.peacelink.it
( http://www.peacelink.it/tematich/pace/pattopax.htm
Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi - Piazza Colonna 370
- 00187 Roma
and to
The Secretary-General of United Nations
United Nations Plaza, 1 - New
York, NY 10017 - USA Io . . .
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. . , per ribadire
la mia volontà di pace ed affinché i governi adempiano con il loro dovere e le loro promesse,
sottoscrivo e rinnovo il seguente PATTO
TRA I CITTADINI DEL MONDO per la pace, i diritti umani ed uno sviluppo equo
e sostenibile.
Mi impegno a non partecipare
personalmente ad azioni di guerra e mi oppongo che altri lo faccia o si prepari
a farlo, anche per difendere veri o presunti diritti e interessi miei o della
collettività cui appartengo. Consento
con un uso della forza, personale od organizzata, non intenzionalmente omicida,
per scopi strettamente difensivi della vita e dei diritti fondamentali delle
persone e dei popoli. Secondo le
mie forze, capacità e mezzi, attuerò e sosterrò ogni forma di resistenza
civile contro la guerra, di azione nonviolenta e di cooperazione solidale, per
stabilire e mantenere la pace e il rispetto dei diritti umani, nella giustizia e
nella sicurezza comune;
mi sforzerò di mantenere uno stile di vita ed un livello di consumi compatibili
con la realizzazione di uno sviluppo equo e sostenibile, per la famiglia umana e
per l'ambiente. Mi impegno a dare il mio consenso politico solo a chi operi
concretamente per la pace e contro ogni forma di violenza e ingiustizia con
coerenti atti di governo, legislativi e diplomatici, anche unilaterali, tra i
quali considero prioritari ed essenziali: - sottomettere alla sovranità ed al controllo democratico popolare,
tramite i parlamenti degli stati nazionali,
loro unioni, federazioni e
confederazioni, tutti gli organismi internazionali e sovranazionali con poteri
di gestione dei rapporti politici, economici e
sociali dell’intera famiglia umana, a cominciare
dall’ONU, dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), dalla Banca
Mondiale (BM) e dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), oltre che tutte le alleanze, patti e accordi
politici, economici e militari; tali istituti devono quindi essere riformati,
rifondati o abrogati, con l’abolizione o una
diversa regolamentazione del diritto di veto e la definizione di più ampi ed
equi criteri di rappresentanza di tutti i
cittadini; riconoscere all’ONU, come alla Corte Internazionale di Giustizia ed
al Tribunale Penale Internazionale, piena
ed effettiva autorità sovranazionale, fornendoli
dei fondi e dei mezzi necessari per
esercitarla ed operare concretamente per la pace, i diritti umani ed uno
sviluppo equo e sostenibile; - avviare un concreto programma di disarmo generale, a partire dagli
armamenti nucleari e da quelli che provocano uccisioni, ferimenti e
distruzioni indiscriminate, di massa o particolarmente disumane; convertire gli
apparati militari nazionali in organismi per
la prevenzione anti-bellica, la protezione civile e ambientale; abolire i
tribunali militari; porre sotto il rigido
controllo degli stati e la supervisione
dell'ONU la produzione ed il commercio delle armi, da destinare esclusivamente
alle polizie nazionali ed all'ONU per i loro scopi istituzionali; - affermare nei fatti la priorità dei diritti e dei bisogni delle persone
rispetto ad ogni altra esigenza o legge pseudo-naturale, ideologica
o religiosa, etnica o nazionalistica, economica o finanziaria; stabilire più
giusti rapporti economici tra le nazioni, in
particolare tra le più ricche del Nord e le più povere del Sud del mondo, con
l'applicazione di criteri di equità negli
scambi commerciali e di clausole sociali per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori e delle
culture autoctone, per la difesa dei più deboli e la sicurezza di tutti; - adottare una concreta
politica di cura, protezione e prevenzione ambientale, di risparmi energetici e
di riduzione dell'impatto ambientale di tutte le attività umane, a
salvaguardia della natura che ci ospita; - abolire il segreto di stato e gli infidi servizi segreti, che poco o
nulla hanno a che vedere con l'opportunità di temporanei e limitati
segreti operativi, e sono motivo di sospetto e sfiducia tra le nazioni, oltre
che frequente strumento di trame incontrollabili,
antidemocratiche e antisociali; fondare invece la sicurezza comune sulla
trasparenza e sulla lealtà; - garantire libertà e pluralismo di cultura e di informazione, affinché
la verità prevalga sulla menzogna e le diversità non siano motivo di divisione e
di scontro, ma di arricchimento per tutti. Conseguentemente,
in occasione delle scadenze elettorali, eserciterò il mio diritto di voto
esclusivamente in favore di candidati e forze politiche che esplicitamente
assumeranno questi punti programmatici e si confermeranno seriamente impegnati a
realizzarli.
Basta guerre! Per
cominciare. (data) . .
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(firma) .
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. The Secretary-General of United
Nations
United Nations Plaza, 1 - New
York, NY 10017 - USA and to
Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi - Piazza Colonna 370
- 00187 Roma To
reaffirm my will for peace and to ensure that governments fullfil their duties
and their pledges, I
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. hereby
sign and renew the following WORLD CITIZENS’ PACT for Peace, Human Rights and Just and Sustainable
Development
I undertake not to participate
in acts of war and I shall stand out against the actions of those who do or who
prepare to do so, even when the defence of rights and interests - real or
presumed - of myself or the community to which I belong is at stake.
I approve of the use of force, individual or collective, without
homicidal intent, strictly for the aims of defending
the lives and fundamental rights of individuals and populations. Within
the bounds of my strength, ability and every means, I shall give effect and
support every form of civil resistance against war, of non-violent action,
and of mutual co-operation, so as to establish and maintain peace and the
respect of the human rights, that is attended by justice and safety for all;
I shall take steps to maintain a life style and a level of consumption
compatible with achieving just and sustainable development for mankind and for
nature.
I undertake to give my
political support only to those who work actively for peace and against any form
of violence through governmental, legislative, and diplomatic action consistent
with this endeavour, including such as is unilateral,
the essential priorities in which
action I consider to be : - subordinating to popular democratic control and
sovereignty – as exercised through the parliaments of national states or
unions, federations, and confederations thereof – all international and
supranational bodies invested with powers to manage the political, economic, and
social relations of mankind, starting with United Nations (UN), the World Trade
Organisation (WTO), the World Bank and the International Monetary Fund (IMF), as
well as all political, economic, and military alliances, pacts, and agreements;
said agencies must, accordingly, be reformed, re-established on a new
basis, or done away with, therein abolishing or re-formulating the rules as to
the right of veto and defining broader and fairer criteria for
representing all world citizens;
according to the UN – as also the International Court of Justice and the
International Criminal Tribunal - full and effective supranational authority and
thereby providing them with the funds and resources needed to exercise that
authority; -
initiating a meaningful programme of general disarmament, starting with nuclear
weapons and those causing killing,
injury, and destruction that are indiscriminate, are on a mass scale, or
are particularly inhuman; converting the military
establishment in each nation into a body charged with preventing war,
with emergency service functions, and with envi
ronmental protection; abolishing military tribunals; placing the
production and sale of arms under the rigid control of
each state and the supervision of the UN so that they are solely at the
service of national police forces and of the UN; -
reaffirm effectively the priority of the rights and the needs of all persons
over any other demand or pseudo-natural law,
ideological or religious, ethnic or nationalist, economic or financial;
establishing fairer economic relations between
ations, especially between the richer nations of the North and the poorer
ones of the South, by applying the principles
of equity to trade as well as through social clauses that protect
workers' rights and indigenous
cultures, so as to defend
the weakest and to ensure the safety of all; - to adopt a concrete policy of environmental care,
protection and prevention, of energy saving, and one that
reduces the ecological
impact of all human activity – this to safeguard nature, to which we are
indebted for its hospitality; -
abolishing official state secrets and the inherent perfidy of secret services,
these having little or nothing to do with the
effectiveness of short-term limited operational secrecy while provoking
suspicion and dis-trust between nations and
being often instrumental in anti-democratic and socially de-stabilising
manoeuvres that escapes control; founding, by
contrast, the mutual safety of all on openness and sincerity; -
guaranteeing freedom and pluralism in matters of information and culture, so
that truth prevails over falsehood and
diversity brings not division and antagonism but rather enrichment for
all.
Accordingly, at elections I shall cast my vote solely in favour of those
candidates and political forces who
explicitly subscribe to the points in this pact and
who demonstrate a genuine commitment to implementing them.
An end to war! ...as a first step.
(date)
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(signature)
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