Lanci umanitari in Afghanistan

 a cura di MSF Medici Senza Frontiere
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Gli aiuti americani dal cielo sono peggio dei bombardamenti (articolo del Manifesto)

 

I dubbi di Medici Senza Frontiere sui lanci umanitari da parte dei militari

Cibo e farmaci lanciati dal cielo hanno un impatto irrisorio e sono potenzialmente pericolosi

L'associazione internazionale di soccorso medico, Medici Senza Frontiere, che lavora in Afganistan dal 1980, ha espresso dubbi sui cosiddetti "lanci umanitari" compiuti ieri dalle forze armate inglesi e statunitensi sull'Afganistan mentre continuavano anche gli attacchi militari sul paese. Una simile azione non risponde ai bisogni della popolazione afgana e può annullare gli sforzi di portare aiuti ai più vulnerabili, dicono volontari dell'organizzazione presenti nel paese.

Secondo il Codice Internazionale di Condotta delle agenzie di soccorso in situazioni di crisi, l'aiuto umanitario non deve essere utilizzato per agevolare un obiettivo politico o religioso e non può diventare uno strumento di una politica estera di governo.

Il dott. Jean-Hervé Bradol, presidente della sezione francese di MSF, parlando dal Pakistan, ha definito questa azione umanitaria un puro strumento di propaganda, di poco valore per gli afgani; l'adozione di un obiettivo umanitario da parte dei militari, può provocare seri problemi alle organizzazioni che si occupano realmente di aiuto umanitario perché potrebbero non essere più percepite come attori imparziali. "Come potrà la popolazione afgana sapere in futuro se le offerte di aiuto umanitario non celano un intento militare?" chiede Bradol. "Abbiamo visto altre volte, per esempio in Somalia, i problemi causati sia alla popolazione vulnerabile che alle associazioni umanitarie quando i militari combattono una guerra e allo stesso tempo offrono aiuti"

Il dott. Bradol ha spiegato che l'impatto di queste decantate 37.500 razioni giornaliere di cibo sulla grave crisi nutrizionale afgana sarebbe minimo. "Ciò di cui c'è bisogno sono ampi convogli di alimenti di base, invece di pasti pensati per i soldati. Fino a ieri, le Nazioni Unite e le organizzazioni di soccorso, come MSF, erano in grado di portare convogli di cibo in Afganistan. Dopo gli attacchi aerei, le NU hanno fermato i convogli e noi avremo grosse difficoltà a distribuire il cibo"

Altri medici di MSF hanno espresso le stesse perplessità su queste forme di aiuti. "Portare soccorso medico è diverso da buttare dei farmaci dagli aerei. Senza staff medico qualificato, i medicinali possono portare più danni che sollievo" dice il dott. Bradol. "Lanciare cibo e farmaci nel cuore della notte, durante dei bombardamenti, senza sapere chi li raccoglierà, può essere non solo inutile ma pericoloso".

La confusione tra militare e umanitario crea un pericolo ulteriore per l'azione umanitaria, già estremamente difficile in questa regione e rischia di limitarne ulteriormente la possibilità d'intervento.

E' per questi motivi che Medici Senza Frontiere denuncia l'idea di una coalizione umanitaria a fianco della coalizione militare, come presentato dal presidente Bush e dal Primo Ministro Blair e rivendica l'assoluta necessità di un'azione umanitaria indipendente.

Team internazionali di MSF sono impegnati nei territori afgani controllati dall'Alleanza del Nord. I nostri collaboratori locali lavorano ancora in 13 province della zona talebana. Inoltre, i team di MSF sono presenti con buoni rifornimenti nei paesi confinanti con l'Afganistan: Pakistan, Turkmenistan, Tagikistan, Uzbekistan e Iran.

Per contribuire alla attività di MSF in favore della popolazione afgana, é possibile effettuare una donazione tramite ccp/n. 87486007 oppure con bonifico bancario presso MPS, cc/n. 14200.95, ag. 6 Roma o Banca Popolare Etica cc/n. 115000. Indicare la causale AFGANISTAN.

Per donazioni con carta di credito, telefonare al n. 800041616