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VIVI DA RISORTO!!! Dal monopolio alla condivisione

GIM Padova - novembre 2005

Gesù disse loro:

« Portate un po' del pesce

che avete preso or ora »

1 Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: 2 si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. 3 Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla.

4 Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. 5 Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». 6 Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci. 7 Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi la sopravveste, poiché era spogliato, e si gettò in mare. 8 Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri.

9 Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. 10 Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso or ora». 11 Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. 12 Gesù disse loro: «Venite a mangiare».

(Giovanni 21,1-12)

 

BREVI PREMESSE

 

Il cammino dello scorso anno GIM (“Missione giovane… che vinca la Vita!!!”) lo abbiamo vissuto assieme alla comunità di Giovanni, accompagnati ed illuminati dai sette segni (popolarmente chiamati miracoli) di Gesù di Nazareth.

 

Lo scorso mese di ottobre siamo partiti (alcuni/e ripartiti) dalla esperienze dei discepoli  dopo la resurrezione di Gesù, più esattamente dall’incontro tra il Risorto (Gesù) con gli Undici e soprattutto poi con i Dodici grazie all’arrivo ed al cammino tanto sfidante di Tommaso chiamato Dìdimo (Gv 20,24-29).

 

IL TESTO E NOI

 

Nel vangelo scritto dalla comunità giovannea il Risorto continua ad esser chiamato esplicitamente Gesù. È importante sottolineare questo fatto, perché evita facili o strumentali banalizzazioni, oppure supposizioni e divisioni del tutto speculative. Vi è un esplicito e sano richiamo: risorge quel Gesù di Nazareth che fu crocifisso!!

2 Alcuni discepoli sono chiamati per nome, ma ve ne sono due non ben identificati; ovviamente è rilevante che vi siano i Dodici con la loro chiamata particolare, ma ormai il discepolato ha dimensioni assai più estese: comprende tanti popoli, tante comunità e tanti uomini e donne fino addirittura giungere ai nostri tempi: fino a giungere a noi!!

3 “Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare»”.

(Chi lo desidera può fare anche un rapido riferimento a Lc 5, 1-11).

Pietro vorrebbe ritornare al passato; ritornare ad essere quel pescatore di una volta, come se nulla fosse accaduto, desidererebbe cancellare gli ultimi anni della sua vita arricchita dall’incontro con la vita di tanti altri, tra cui quella di Gesù di Nazareth. Così attuando si rivela sterile, arido, infruttifero, improduttivo ma soprattutto incapace di generare Vita: con la barca e le reti erano e rimangono vuote!!

4 Gesù prende l’iniziativa e si fa avanti senza titubanze. Si riaffaccia con profonda tenerezza ed acuta attenzione: 5 «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Permette a quegli uomini di ripartire dal loro vissuto, dalle loro esigenze, dai loro urgenze, dai loro desideri, in definitiva dalla loro condizione precaria. 6 Dall’altra parte è da ammettere (e non da dare per scontato) che l’atto di fiducia dei discepoli è altrettanto decisivo, altrimenti avrebbero interrotto sul nascere la relazione con lo stesso Gesù.

7 Il discepolo che “ama” riconosce Gesù e lo trasmette agli altri tentando di coinvolgerli. Ancora una volta è l’amore la scelta che risulta decisiva. 8 Solo in queste condizioni può esserci l’abbondanza, frutto dell’incontro profondo; che avviene attraverso l’accoglienza di Gesù (il Risorto) che ci viene incontro personalmente e come comunità.

9 Senza tanti preamboli o l’uso metafore o analogie (che potrebbero suggestionare o comunque essere fuorvianti), Gesù continua con fedeltà a servire noi umanità!!

10 Rende esplicita la richiesta della nostra collaborazione, che ha tutto il sapore della condivisione di ciò che siamo e di ciò che abbiamo ricevuto. È così che l’abbondanza viene condivisa e non si accumula o immagazzina. Come avrebbero potuto accumulare tutto quel pesce?? Certo con alcune tecniche si sarebbe potuto conservare (con il fumo o con il sale)…. Ma Gesù non ha mai chiesto a nessuno la refrigerazione della Vita, al contrario Lui è venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! Lc 12,49

12 Tutto si conclude e riparte dal banchetto; così come all’ultima cena.

Ad essere onesti fino in fondo non è proprio così vero. Gesù, a questo punto, non ci chiede più di essere “solo” commensali suoi, ma ci convoca anche a preparare e ad assaporare assieme a Lui il banchetto della Vita. Gesù sceglie di coinvolgersi con noi coinvolgendoci, può apparire come un gioco di parole, invece si tratta della reciprocità più profonda.

Gesù mentre cuoce dei pesci chiede ai discepoli di condividerne alcuni di quello che hanno preso loro!! È proprio così continua ancor’oggi il segno - chiamato popolarmente - della “moltiplicazione dei pani”.

 

 

DOMANDE APERTE

 

-         La “tentazione” di ritornare al passato, come lo fu per Pietro quella di ritornare “a pescare”, è un modello di fuga che non ci aiuta minimamente a livello personale, ma anche a livello comunitario e mondiale…..

-         Anche quando si è nelle gravi difficoltà, Gesù riparte dalla situazione e dalla realtà personale e della comunità in cui vive; tu ci stai a far posto nella tua storia affinché il Risorto possa camminare con te?

-         Riconosco l’abbondanza quando mi lascio visitare dal Risorto?

-         Cosa ti provoca l’essere chiamato/a ad essere corresponsabile del banchetto della Vita? Cosa significa per il tuo paese  essere corresponsabili del banchetto.

Nel mondo presente, sempre più microscopici gruppetti banchettano sulla pelle di tanti altri, mostrano a molti questo lussuoso pranzo, ma pretendono che nessun’altra persona vi si aggiunga

Un giornalista congolese

 

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