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GIUGNO 2015 - Il Valore della Vita

OrmeGiovani ComboniFem - Monica De Spirito

Siamo partiti da un porto a cinquanta chilometri da Tripoli, ci hanno caricati sul peschereccio e molti migranti sono stati chiusi nella stiva. I trafficanti hanno bloccato i portelloni per non farli uscire. Lo sanno tutti che funziona così: sotto ci vanno i paria, i senza diritti, quelli che pagano meno perchè hanno meno soldi. Sono le parole di uno dei superstiti all'ultimo grande naufragio nel Mediterraneo.


Quanto costa questo viaggio?

Mi viene da pensare che sia esattamente così che si “vendono” i biglietti per i barconi che attraversano il mare, quanto vali tu? Sei un disperato che scappa dalla guerra? Sei una madre rimasta vedova? Sei un bimbo che non sa nemmeno dove sta andando? Ok allora la tua vita vale la stiva e se il mare ti inghiotte, il mondo poi non perde nulla. Eppure c'è un'altra parte di mondo che viaggia in aerei superlusso, in cui si beve champagne e su cui puoi farti la doccia per non arrivare troppo tardi al meeting di lavoro che ti aspetta. Ed il costo di quei biglietti è paradossalmente lo stesso; eppure i comforts del viaggio sono così diversi. Quanto vale questa vita? Quanto valgono le nostre vite? Le vite di coloro che morti in mare chiamiamo “migranti” ma che quando la barca raggiunge le coste diventano clandestini o, peggio, delinquenti? Valgono forse meno della mia? Il mio viaggio quanto costa?

Ci penso spesso ultimamente e non potrebbe essere altrimenti. Da sei mesi sono in chemioterapia a causa di un tumore che mi ha colpita l'anno scorso ed ogni giorno di questi mesi mi ha portato a riconsiderare il valore del mio tempo. E so che a leggere queste parole il respiro di qualcuno si fa più corto. Io ho solo 32 anni e quando le persone ascoltano la mia storia mi dicono “povera, così giovane”; e poi sono un clown di corsia e quando faccio servizio dagli anziani, capita che dicano “ qui non servi vai dai bimbi che loro soffrono e hanno più bisogno” e a me un po' viene da sorridere: sembra che ci sia sempre qualcuno la cui sofferenza vale di più o di meno a seconda dei punti di vista. Eppure non è così, perchè se c'è una cosa che ci rende tutti uguali, che rende più simili la vita di un milionario e quella di un migrante è proprio la sofferenza, in ogni sua forma. La nostra società fugge la sofferenza ed il dolore più di ogni altra cosa; viviamo anestetizzati da ninnoli tecnologici che rendono più facili le nostre vite. Tutto è veloce, tutto è efficiente, tutto è colorato. Il dolore non appartiene a noi, ma agli altri. A chi è in ospedale, a chi è più giovane di me anche se magari ha la stessa malattia, a chi è più vecchio, a chi attraversa il mare.... Non siamo in grado di accogliere la sofferenza, non siamo in grado di viverla; per questo motivo, non siamo in grado di accogliere chi soffre, di stare vicino a chi è malato, di aprire le nostre città ai migranti. Quanto vale la mia vita? Me lo sono chiesta spesso in quest'ultimo anno. La mia vita, la tua vita, la vita di quei migranti, la vita dei politici, la vita di tutti vale la vita di Cristo. E' una cosa enorme lo so, ma meravigliosa. Siamo tutti talmente uguali agli occhi di Dio, tutti talmente perfetti, che Lui ha scelto di morire per far sì che noi ci rendessimo conto che la nostra vita vale la sua morte. E' morto per dar valore a noi, ha sofferto la croce per far capire a me che valeva la pena lottare perchè valgo più di qualsiasi altra cosa al mondo, che non era finita e che c'era ancora tanta bellezza da incontrare. Così è morto per quei migranti, che hanno creduto che al di là del mare ci fosse una promessa. E' morto perchè ci sentissimo talmente amati da qualcuno da trovare il coraggio di vivere ancora, dopo tutto, dopo fallimenti e disperazioni. L'Amore più della sofferenza ci rende uguali: tutti migranti nel mondo a rincorrere un desiderio, è l'indifferenza che ci trasforma in clandestini.

Quanto vale il nostro viaggio? Domandiamocelo in questi mesi estivi di partenze, quando incontreremo qualcuno o anche solo uno sguardo, quando qualcosa ci darà fastidio, quando soffriremo, ricordiamoci che nessuno vale più o meno di un altro, non esiste prima classe, i nostri biglietti valgono tutti la stessa cifra, le nostre vite valgono tutte il coraggio di un gesto d'amore.

di: Monica De Spirito

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