Il bosco vecchio è sulla frana del Vajont... è un pezzo di bosco che c'era sul monte Toc, ed è venuto giù con la frana e gli alberi sono rimasti interi... solo che sono arrivati con i tronchi molto inclinati, così i rami si sono trasformati in quasi nuovi tronchi verticali che sono saliti per cercare la luce, la Vita... è significativo.

PADOVA 25.9.08
Nonostante la sveglia alle 5.30 (e il sonno iniziato a mezzanotte) alle 7.20 si parte,
                                          LA CAROVANA HA INIZIO!!!!!!!!

Erto e Casso, Valle del Vajont 25.9.08

Libera la parola memoria.

Questi luoghi sono testimoni delle tragedie che l'uomo può creare, se segue come unico scopo il profitto.
Appena arrivati siamo stati accolti dai sindaci dei comuni di Erto e Claut, che ci hanno introdotto alle tematiche dell'acqua come diritto elementare dell'uomo e causa di divisioni tra il nord ed il sud del mondo, dove gli ultimi sono condannati a lottare per il prezioso elemento.
Abbiamo incontrato Italo, uno dei protagonisti della comunità Ertana, una comunità che ha lottato realmente per poter riappropriarsi della propria terra e della propria storia.
Dopo il racconto del disastro, che portò all' uccisione di 2000 persone e della resistenza di Erto post disastro, abbiamo visitato il corpo della frana, attuale tomba per i corpi dei dispersi, dove gli alberi, letteralmente ribaltati dalla frana, sono riusciti a ritornare alla vita trasformando i rami in altri tronchi.
Un bell'esempio di come da situazioni di morte si può tornare alla vita. Forse un monito anche per noi, un invito a non perderci mai d'animo.
Nel pomeriggio abbiamo partecipato ad un  laboratorio sull'acqua, in un luogo che a queste tematiche non è indifferente. Dopo un'iniziale introduzione agli argomenti principali, esposta dagli ospiti dell'incontro, ci si è divisi in tre gruppi tenuti ciascuno da uno dei relatori :

LAB. 1, Luca Martinelli (Giornalista Altreconomia); discussione sui meccanismi delle politiche di condizionamento e degli usi e del mercato imposti dalle multinazionali dell'acqua.
Lo scopo del laboratorio era la creazione di un manifesto, da indirizzare agli organi di informazione uffici di categoria, ed amministrazione.

LAB. 2, Marco Bersani (AttaclItalia); Valter Bonan (Acqua: Bene Comune); analisi delle politiche di consolidamento riguardanti la gestione delle del servizio idrico ed i diversi tipi di concessioni delle fonti da parte degli organi statali.
In questo caso è stato realizzato un documento che proponga delle riflessioni sull'argomento alle  amministrazioni regionali e comunali ed ai singoli politici.

LAB. 3, Don Gianni Fazzini (Commissione nuovi stili di vita della Diocesi di Venezia); si è rivalutata la Spiritualità dell' acqua. Si sono discusse le pratiche che deve applicare il cristiano riguardo alla sostenibilità e alla conservazione del bene acqua, oltre che come diritto, come simbolo del Dio della vita.
Il risultato è un documento da rivolgere a tutte le Diocesi.

Il lavoro è stato accolto calorosamente da tutti i partecipanti, che si sono messi in discussione su di un argomento che ci tocca tutti, che, se continua ad essere trattato in modo superficiale dagli enti amministrativi e dai singoli individui, non può portare altro che morte.

La sera vede la carovana in un momento di incontro con la comunità di Erto durante la visione del documentario “E quella notte le stelle: quella notte le stelle videro le montagne camminare.”

Dopo questo (freddo e faticoso, effettivamente) primo giorno siamo pronti per affrontare il resto del cammino che la carovana ci riserva.