Natale 2006: p. Renato dal Brasile
Gesù nasce in periferia
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera di Natale di p. Renato, da São Paulo, Brasile.
Leggi altre lettere di p. Renato:
* Un saluto affettuoso e di pace
* Todo artista tem que ir onde o povo està
GESÙ NASCE IN PERIFERIA
Gesù è nato a Betlemme e non nella capitale Gerusalemme. E non è per
poesia o per dirci che è bello essere poveri e deboli. È nato in periferia
perché i potenti si accorgessero dei poveri.
Perché non è possibile la pace
senza la giustizia.
Perché non ci sarà sicurezza vera per nessuno finché non
rispettiamo la dignità umana di ciascuno.
Perché il Regno che Gesù è venuto ad
annunciare non può escludere nessuno, anzi comincia a farsi presente
esattamente tra i poveri, i preferiti dal Padre. I poveri, i sofferenti, gli
ultimi sanno accogliere e capire il modo di agire di Dio perché sentono il
bisogno di salvezza.
La
salvezza che Gesù ci ha portato non è alla fine o fuori da questo mondo ma
comincia a manifestarsi quando viviamo nella fratellanza e nella condivisione. Ora questa salvezza è
nelle nostre mani – di noi che seguiamo Gesù il Salvatore – per farla giungere
a tutti i figli di Dio, nostri fratelli e sorelle.
Il Natale ci impone un
capovolgimento di prospettiva: Dio si è spogliato di se stesso ed ha assunto la
nostra condizione umana facendosi schiavo e accettando di morire la morte dei
crocefissi dal potere che opprime.
Per trovare Dio non bisogna più guardare in alto ma attorno a noi.
Andargli incontro nelle periferia della vita e della speranza.
Così stiamo creando,
proprio nel cuore della “favela”, un centro comunitario che sia come un cuore
pulsante di speranza, progetti e energie nuove, per emanare vita nuova per la
gente che lì abita. La costruzione è lenta, con gli aiuti internazionali di
gente solidale, tra mille difficoltà pratiche, ma si può notare che più va
avanti più la gente ci crede e più sogna le cose belle che ci si potrà fare.
Cerchiamo, con la
collaborazione delle persone del posto che sanno ancora sognare e vogliano
ancora lottare, di far succedere il Natale lì, di far nascere Gesù proprio lì
dove Gesù si trova perfettamente in casa.
Una nuova Betlemme disprezzata e
dimenticata, lontana e nascosta. Ma è lì che nasce un centro. La periferia
della periferia che diventa il centro. Lì abbiamo grandi sogni, dei bei
progetti: incontri e feste, celebrazioni religiose, un panificio e un piccolo
negozio di prima necessità, corsi professionalizzanti per i giovani, educazione
all’ambiente, alfabetizzazione per gli adulti, informatica e Internet,
“capoeira”, corsi di musica, danza, teatro, artigianato… insomma un vero centro
pulsante.
La
soluzione incontrata da Dio nell’incarnazione, fino alle ultime conseguenze,
nella nostra realtà umana.
Buone feste natalizie a
tutti.
Natale 2006