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Maria in quei giorni andò verso …

GIM Padova -Novembre 2006

Catechesi Gim1, Novembre 2006

Maria in quei giorni
andò verso …

Il brano che abbiamo letto e su cui rifletteremo oggi è in qualche modo una risposta alla sfida del mese scorso: “ Prendete il largo”. Ad accettare questa sfida è una donna, Maria di Nazaret. Lei si lascia coinvolgere .

Questo Capitolo del Vangelo di Luca non è un capitolo di storia, è teologia. Probabilmente è uno dei racconti popolari che ci dicono la fede della comunità lucana che per proclamare la fede nel Risorto, la proiettano su questo bambino che è nato. E' un racconto che va letto alla luce della Resurrezione: in questo vangelo lo Spirito è anticipato, Maria lo riceve in pienezza (per il Vangelo di Giovanni lo Spirito viene donato da Gesù sulla Croce).

Il Vangelo di Luca inizia con due annunciazioni, a Zaccaria e a Maria; e termina nel Cap. 24 con altre due annunciazioni, alle donne e ai discepoli.

Nella prima annunciazione, Zaccaria accoglie l'annuncio dell'Angelo nel tempio, durante una celebrazione. Dimostra di non avere fede e l'angelo stesso dirà: “ sarai muto perché non hai creduto alle mie parole ”. Il primo annuncio è fatto a Gerusalemme, ad un sacerdote.

Maria è in Galilea, un paese insignificante. E' una donna, vergine, umile, probabilmente riceve l'annuncio in casa, nella quotidianità. Uno scenario lontano dal culto, in una terra di missione. Questa visita è accolta come se qui trovassimo il vero culto. Per lei il saluto è:” Rallegrati piena di Grazia… .” E risponde:” Eccomi…Dio faccia …..”

A Zaccaria che non crede e chiede un segno, Dio non ne dà, se non l`essere muto e inespressivo. A Maria invece, che crede sarà accordato il vero segno nel riconoscimento di Elisabetta . Se non si crede , il dono di Dio non può essere accolto, qualunque segno si dia.

Al Cap. 24, le donne accolgono l'annuncio della Resurrezione e vanno a “ dire ai discepoli” ….Gli undici non vollero credere e “ pensavano che stessero vaneggiando …”

E' imparando ad ascoltare ogni annuncio che capisco quell'Annuncio che dà senso e pienezza alla mia vita.

Ognuno di noi riceve spesso degli annunci, delle proposte che Dio ci fa.
Sono attento a leggere gli annunci o messaggi che Dio pone sul mio cammino?

Luca 1,39-45: La visitazione

[39] In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. [40] Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. [41] Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo [42] ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! [43] A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? [44] Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. [45] E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».

Maria risponde SI' e opera , si mette in viaggio . Se la Parola prende carne in te, ti spinge a metterti in cammino .

Lo Spirito che l'ha rivestita le mette fretta per andare a servire , per mettersi in gioco. E' anche un andare a confrontarsi per cercare di capire meglio; per cercare quei segni di cui l'angelo aveva parlato:” Anche Elisabetta, tua parente …..”.

Per capire fino in fondo come il Signore ci parla, ci provoca, abbiamo bisogno di confrontarci con qualcuno, di capire se quello che sentiamo viene davvero dal Signore, di sentire che la Parola passa attraverso la carne, le persone, in modo concreto.

Maria va a trovare Elisabetta, c'è il bisogno di una conferma, di una condivisione, di una sintonia. E' un uscire da se stessi per….

Accetto anche io come Maria l`invito di Dio a mettermi in VIAGGIO nella ricerca della Sua volontà? Ho qualcuno-a con cui CONFRONTARMI per capire meglio?


Sono capace di ascoltare i bisogni degli altri e di mettermi a servire come Maria?

L'incontro tra le due donne è un incontro molto particolare, pieno della presenza dello Spirito che si manifesta in entrambe; è descritto con un'esultanza del bambino e con l'esclamazione di Elisabetta: “ Beata sei tu fra le donne ….”.

Ognuna delle due porta dentro di sé una VITA, una la Voce, l'altra il Verbo. Da questo incontro nasce la festa, il canto, l'umanità nuova che prescinde dal potere e lo sfida. Maria è proclamata beata da Elisabetta, essere beata significa essere discepola , e di fatto Maria diventa la modella del discepolato, colei che ha accolto la Parola dall'inizio.

Maria è beata perché ha avuto fiducia, si è messa nelle mani di Dio.

Ogni incontro che facciamo non è mai a caso , dall'incontro con l'altro/a riconosco chi sono, mi confronto, arricchisco la mia esperienza di vita. Molti sono gli incontri che possono trasformare la nostra vita, dai più banali ai più “importanti”, forse dovremmo esserne più coscienti.

Maria si è fidata di Dio, ed io? Come vivo la mia Fede? Come vivo ogni incontro con gli altri?
Sono consapevole che ogni incontro è dono Suo?

Nella semplicità della sua vita, Maria sente l'impulso di cantare che tutto può cambiare nel mondo, il Magnificat, che riprende il canto di Anna (1 Sam. 2,1-10) fa parte dei canti cantati dai poveri nella Chiesa di Gerusalemme.

È un canto di SPERANZA. E' il canto del SI/SI – NO/NO.

Un SI alle meraviglie di Dio, alla misericordia, ai poveri e agli umili. Un NO alla superbia del cuore, alla ricchezza autosufficiente, ai potenti. Maria annuncia la cultura della vita e denuncia la cultura di morte.

Il Magnificat è un compendio di storia di salvezza, che descrive l`azione di Dio attraverso tante citazioni e allusioni bibliche. La prima parte è il rendimento di grazie di Maria per ciò che Dio ha compiuto in lei(vv.46-50).La seconda parte estende a tutti gli uomini l`azione che Dio in lei ha compiuto, descritta con sette affermazioni(vv.51-56).

Il canto di Maria, occasionato dalla beatitudine proclamata da Elisabetta, ha la stessa melodia delle beatitudini (6,20-26).

Luca 1,46-56: Il Magnificat

[46] Allora Maria disse:
« L'anima mia magnifica il Signore
[47] e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
[48]
perché ha guardato l'umiltà della sua serva .
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
[49] Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
[50] di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono
.
[51] Ha spiegato la potenza del suo braccio ,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
[52] ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
[53] ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
[54] Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia
,
[55] come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla
sua discendenza,
per sempre».
[56] Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

v. 46-47 “ L'anima mia magnifica il Signore….sono piena di gioia ”:
La constatazione del dono ricevuto, fatta dalla cugina, pone Maria in solitudine assoluta davanti al donatore stesso, ricevuto come dono. Non risponde neanche a sua cugina ma canta la grandezza di Dio. Maria canta i propri sentimenti, esprime ciò che si muove dentro, dice la gioia della sua vita. L`uomo normalmente, ieri e oggi, fa di Dio un idolo a sua immagine e somiglianza , in un continuo rimpicciolimento di lui che, inevitabilmente, diventa un rimpicciolimento di sé - fino al nulla di sé. Maria invece lo riconosce come Dio e si scopre piena di Lui.

v. 48 “ Dio ha guardato ….”.
Maria riconosce Dio come Creatore e riconosce se stessa come una Sua Creatura . Maria sa di non meritare niente e che ogni cosa che riceve è soltanto Dono da Lui. Maria si sente guardata, presa in considerazione. Ognuno di noi ha bisogno di sentire su di se questo sguardo, di sentirsi preso in considerazione,di sentirsi amato.

“l'umiltà della sua serva ”:
è una donna di Nazareth, non conta nulla. Dio fa le sue meraviglie in una donna.

Sono capace di riconoscere la mia debolezza come creatura, ed il mio bisogno di Dio,mio Creatore, e del Suo Amore e Misericordia ?


v. 49: “ Grandi cose ha fatto in me …”
In questa sua piccolezza Dio, dopo aver guardato ha operato, ha fatto per lei cosa grandi. Dio ha operato la cosa più grande: donare se stesso!
Il verbo fare associato a Dio è il verbo della creazione. Dio fa, crea in me, crea per me ed io sono chiamato/a a continuare con Lui la creazione

v.50: “ Di generazione in generazione, la sua misericordia …”
Maria sintetizza in una parola tutti gli attributi di colui che già ha chiamato Signore,Dio,Salvatore, Potente, Santo. Il nome per il quale è e sarà conosciuto e sperimentato per tutte le generazioni: “ Misericordia! .C'è un riconoscere che è il Dio dei nostri Padri, quel Dio che ha sempre camminato con il suo popolo e continua a farlo. E' il canto della fedeltà di Dio verso gli umili.

Riconosco l`Amore-Misericordia di Dio presente e vivo nella mia vita e nel mio quotidiano?

Sono anche io un cantore della vita perché l`apprezzo,  la difendo e la promuovo nel mio quotidiano?

vv.51-54: “ Ha spiegato la potenza …”
Maria descrive la storia biblica della salvezza in sette azioni di Dio, che raddrizzano le deviazioni dell`uomo. È il canto di come Dio ha agito e agirà sempre. Dove è dimostrata la preferenza di Dio per i poveri (… per le nostre povertà ), gli umili, gli affamati. E' il linguaggio dell'Esodo dove Dio abbatte i potenti e innalza gli umili, ha spiegato la potenza del suo braccio….il braccio potente di Dio.

La sua Misericordia non è sterile: la sua compassione è azione che abbatte i limiti invalicabili dell`uomo.

Disperde gli orgogliosi,ecc.”
L`uomo che non si fida di Dio, fa da Dio a se stesso! Ma Dio offre a questo uomo la possibilità di “cambiare”, di essere salvato, di accogliere il dono della Sua Misericordia…

Nell`esperienza di vuoto, oggi cosi diffusa, e nel frantumarsi dell`idolo che non soddisfa e si sbriciola tra le mani, non è forse da riconoscere che l`uomo si trova sempre alla presenza di Colui davanti al quale ogni idolo crolla (cf. 1 Sam 5 )?.

v.55: “ Come aveva promesso ai nostri Padri…”
Maria sa di portare in sé il compimento della promessa: Dio finalmente si prende cura del suo popolo, come già nell`esodo, quando “lo trovò in terra deserta, in una landa di ululati solitari” (Dt 32,10 ).

Ciò che si compie in Maria è la stessa promessa fatta ad Abramo. Essa che ha creduto alla Parola, vede realizzata in sé tutta la storia della promessa, aperta a tutti; nella sua discendenza, infatti, che è Gesù(Gal3,16) saranno benedette le stirpi della terra (Gn 12,3b).

Mi sento come Maria, parte viva e integrante di un grande progetto d`Amore che Dio nutre verso di me e verso tutta l`umanità?


v.56: “ Maria rimase con lei circa tre mesi…”  

Maria si prese cura di Elisabetta in quel momento delicato…e noi, sappiamo prenderci cura delle persone che Dio ci mette accanto e di quelle che ci indica anche se lontane?

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