Ciao a tutti, siamo Ester e Flavia. Dal 2 al 10 agosto abbiamo vissuto un'esperienza missionaria a Riace, campo guidato da Padre Alex Zanotelli e Felicetta Parisi. Abbiamo condiviso quest'esperienza con altri giovani provenienti da tutta Italia. La mattina era dedicata al lavoro, mentre il pomeriggio alla catechesi, alla riflessione personale e di gruppo e la celebrazione dell'Eucaristia. Nello specifico il lavoro consisteva nel ristrutturare parte di un palazzo che servirà come sede dell'associazione "Città Futura" di Domenico Lucano.

È stata per entrambe un'esperienza significativa, ma ognuno ha colto un aspetto diverso.

Quale è stato il momento più divertente?

F. Oltre al gioco condiviso con i bambini (di cui parla dopo Ester), penso al legame tra Felicetta e padre Alex. Senza sminuire tutto quello che hanno fatto per noi e che ci hanno trasmesso, spesso ci sono stati momenti di allegria creati soprattutto da lei attraverso battute. Questo ha permesso di 'allegerire' alcuni momenti impegnativi senza che perdessero significato.

E. I momenti più divertenti di questo campo sono stati i giochi con i bambini ospitati in paese. Entrare in relazione con loro è stato un percorso graduale, fino all'ultimo giorno dove non riuscivamo ad andare a casa che ci seguivano per giocare con noi.

Quale è stato il momento vissuto più in profondità?

F. Dopo un'esperienza così intensa è sempre difficile scegliere un solo momento significativo. Pensandoci un attimo, mi viene da rispondere la celebrazione dell'Eucarestia. La Messa racchiudeva e ripercorreva ciò vissuto durante la giornata. E non una Messa classica, ma liturgicamente preparata da noi e arricchita dalla condivisione di nostre preghiere di ringraziamento e affidamento. Il tutto reso possibile dai bei legami creati giorno dopo giorno.

E. Le relazioni che si sono create durante questa esperienza, sono la cosa più profonda che mi porterò a casa. In poco più di una settimana mi è sembrato di essere in una grande famiglia. Dalla condivisione delle nostre vite, sono nate nuove idee, nuovi sogni che spero si possano portare avanti insieme.

Quale è stata la maggiore difficoltà?

F. Una difficoltà che ho vissuto, anche se è durata poco, è legata alla mia timidezza: conoscere gli altri. Con qualcuno non sono riuscita a mettermi in gioco subito, ci sono voluti un paio di giorni. Il bellissimo clima di condivisione, però, mi ha aiutata a superare questa fatica e con esiti sorprendenti!

E. La cosa più difficile l'ho vissuta parallelamente alla più profonda, ovvero condividere con gli altri ragazzi del campo la propria storia. Questo perché si è andati talmente tanto in profondità che sono stati toccati alcuni temi difficili da affrontare.

Ora bisogna tornare a casa portando con sé dei cambiamenti concreti nella nostra vita. Un ringraziamento speciale va alle persone che hanno condiviso quest'esperienza con noi perché la loro presenza ha arricchito questi giorni insieme.