“Come un piccolo seme nelle mani dei poveri, come il frumento che germoglia nell’oscurità della notte, così il tuo Regno è nelle nostre mani: agita i nostri cuori e ci conduce per cammini di lotta e di speranza”

Dove vuoi che prepariamo la Pasqua? (Lc 22,9)

Un dubbio martella costantemente i nostri cuori: possiamo suonare le campane a festa e cantare il Gloria per il Cristo Risorto mentre il suo corpo-mondiale (il suo popolo) è costantemente crocifisso? Come indossare vesti bianche e limpide per la vittoria della Vita sulla morte tra i brandelli di umanità strappati dal soffio vitale e bende innocentemente insanguinate?

Dove vuoi, o Signore, che prepariamo la Pasqua?

Dove vuoi, o Padre, che accendiamo la piccola fiammella della vita perché le tenebre non ci soffochino?

Dall’Iraq al Congo, dalla Colombia al Sudan, dall’Uganda alle Filippine, dalla Cecenia al Centrafrica, un’unica voce s’innalza: basta con le guerre, basta con le crocifissioni, basta con le morti innocenti e le becere lotte delle lobbies di potere dei “grandi” che continuano a squarciare il costato di questo mondo…

Troppi innocenti… troppi crocifissi! Come ai tempi di Gesù…

Quest’anno è una Pasqua che pesa, come il masso posto davanti al sepolcro… ma l’Innocente non è solo, è in compagnia della moltitudine di compagni e compagne di viaggio che innocentemente sono state assimilate alla stessa passione.

Dacci il coraggio, o Padre, di non demordere dalla tenerezza, dal sentirci gravidi del tuo sogno insistente e testardo che la VITA e la SPERANZA sono sempre l’ultima parola.

Oggi più che mai ciascuno di noi è chiamato ad essere un piccolo e resistente granello di senape capace di prolungare questo sogno di vita consegnatoci dal costato aperto del nazareno…

Ora o mai più! Che la Vita vinca…

Buon ritorno a Emmaus (Lc 24)

Equipe GIM