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"ScomMETTIAMO la Vita!"

Riflessione dei giovani GIM 
dopo la veglia di preghiera a Cimitile

 

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Inseriamo a seguire il frutto della riflessione e dell'incontro di molti giovani della Campania a Cimitile, ad un anno esatto dalla conclusione della Carovana della Pace.

I giovani e i missionari hanno pregato per tutta la notte negli stessi luoghi in cui ha vissuto una delle prime comunità cristiane in Italia, quella di S. Paolino da Nola.

La riflessione nasce dalle provocazioni di p. Alex Zanotelli e Marcelo Barros.

E' l'inizio più prezioso per un intenso cammino GIM 2005-06. Buona lettura!

CARISSIMI AMICI,

Ci siamo ritrovati a Cimitile il 24 settembre 2005 per riflettere, partendo dal Vangelo e dall’esperienza di vita di Felice e Paolino da Nola (sulle cui tombe sono costruite le Basiliche Paleocristiane), su economia, accoglienza e interculturalità, impegno sociale e politico, sulla radicalità della scelta, la non violenza e la salvaguardia del creato.

Abbiamo riscontrato che questo sistema crea sempre più poveri non solo nel sud del mondo ma anche nel nostro sud (disoccupazione, emarginazione, militarizzazione, impoverimento, ingiustizia, sfruttamento).

Durante la veglia conclusa con l’eucaristia domenica 25 settembre 2005, abbiamo riflettuto su questa situazione  insopportabile.

Ci dissociamo da un sistema che uccide per fame nel sud del mondo che rende le classi popolari sempre più povere.

Consapevoli delle difficoltà, siamo disposti carissimi amici, a rinunciare ai privilegi acquisiti e compromessi con i poteri economici finanziari costituiti e con le mafie?!

Il Signore ci chiede di non essere passivi ma di attuare una non violenza attiva impegnandoci a sostenere un’informazione che parli delle reali cause dei conflitti; di diffondere campagne di difesa non violenta, di non sostenere le banche armate e chiediamo al nostro Governo di convertire questa spesa nella promozione della vita e non della morte. Un invito particolare ai nostri Sacerdoti, aiutateci a camminare su questa strada della non violenza attraverso incontri di educazione alla pace, alla giustizia e alla salvaguardia del creato.

Ci impegniamo a riscoprire una nuova relazione con il creato: attraverso la raccolta differenziata dei rifiuti;  e il sostegno alle campagne in difesa dell’acqua, perché resti un bene comune e non diventi un bene commerciabile.

Come cittadini sentiamo l’urgenza di interrogare le nostre amministrazioni comunali e provinciali sulle scelte che stanno portando avanti che riguardano la privatizzazione dell’acqua. Ci impegniamo a informare i nostri politici su queste realtà che affliggono la nostra vita e quella di tanti popoli, costretti a sopravvivere con meno di 2 dollari al giorno. Chiediamo che le nostre comunità cristiane creino spazi aperti nei quali confrontarci, discutere, dialogare e progettare percorsi di vita sociale e di impegno politico miranti al rispetto della dignità della persona umana.

Ci impegniamo a diffondere la cultura della testimonianza, di tutte le realtà in relazione a gruppi e/o enti impegnati a diffondere il rispetto e la condivisione dei  valori sanciti dal messaggio di Cristo, in uno stile di sobrietà e di essenzialità.

Ci impegniamo a vivere in relazione con l’altro, abbandonando il nostro egocentrismo ed eurocentrismo, sostenendo quegli sforzi di dialogo interculturale e interreligioso che sono presenti nella nostra nazione e nel nostro territorio.

Siamo disposti a ridimensionare il nostro stile di vita imposto dai mass media?

Siamo disponibili a fare scelte più responsabili per una condotta di vita all’insegna della sobrietà dell’essenzialità e quindi più giuste che mettono al centro dei nostri interessi l’uomo e non la finanza?

Ci auguriamo che la Chiesa, nei suoi pastori e nei suoi fedeli, si dimostri più attenta e prenda una posizione forte sulle ingiustizie e sulle disuguaglianze presenti sul nostro pianeta e che la società civile si impegni per uno sviluppo sostenibile ed equo che non sia una minaccia per la sopravvivenza della vita stessa.

Uniti in questo cammino di annuncio e di testimonianza evangelica, ci sentiamo inviati a porre gesti profetici che lasciano intravedere cieli nuovi e terra nuova… ora e non domani!