CARISSIMI
AMICI,
Ci
siamo ritrovati a Cimitile il 24 settembre 2005 per
riflettere, partendo dal Vangelo e dall’esperienza di
vita di Felice e Paolino da Nola (sulle cui tombe sono
costruite le Basiliche Paleocristiane), su economia,
accoglienza e interculturalità, impegno sociale e
politico, sulla radicalità della scelta, la non
violenza e la salvaguardia del creato.
Abbiamo
riscontrato che questo sistema crea sempre più poveri
non solo nel sud del mondo ma anche nel nostro sud
(disoccupazione, emarginazione, militarizzazione,
impoverimento, ingiustizia, sfruttamento).
Durante
la veglia conclusa con l’eucaristia domenica 25
settembre 2005, abbiamo riflettuto su questa situazione
insopportabile.
Ci
dissociamo da un sistema che uccide per fame nel sud del
mondo che rende le classi popolari sempre più povere.
Consapevoli
delle difficoltà, siamo disposti carissimi amici, a
rinunciare ai privilegi acquisiti e compromessi con i
poteri economici finanziari costituiti e con le mafie?!
Il
Signore ci chiede di non essere passivi ma di attuare
una non violenza attiva impegnandoci a sostenere
un’informazione che parli delle reali cause dei
conflitti; di diffondere campagne di difesa non
violenta, di non sostenere le banche armate e chiediamo
al nostro Governo di convertire questa spesa nella
promozione della vita e non della morte. Un invito
particolare ai nostri Sacerdoti, aiutateci a camminare
su questa strada della non violenza attraverso incontri
di educazione alla pace, alla giustizia e alla
salvaguardia del creato.
Ci
impegniamo a riscoprire una nuova relazione con il
creato: attraverso la raccolta differenziata dei
rifiuti; e
il sostegno alle campagne in difesa dell’acqua, perché
resti un bene comune e non diventi un bene
commerciabile.
Come
cittadini sentiamo l’urgenza di interrogare le nostre
amministrazioni comunali e provinciali sulle scelte che
stanno portando avanti che riguardano la privatizzazione
dell’acqua. Ci impegniamo a informare i nostri
politici su queste realtà che affliggono la nostra vita
e quella di tanti popoli, costretti a sopravvivere con
meno di 2 dollari al giorno. Chiediamo che le nostre
comunità cristiane creino spazi aperti nei quali
confrontarci, discutere, dialogare e progettare percorsi
di vita sociale e di impegno politico miranti al
rispetto della dignità della persona umana.
Ci
impegniamo a diffondere la cultura della testimonianza,
di tutte le realtà in relazione a gruppi e/o enti
impegnati a diffondere il rispetto e la condivisione dei
valori sanciti dal messaggio di Cristo, in uno
stile di sobrietà e di essenzialità.
Ci
impegniamo a vivere in relazione con l’altro,
abbandonando il nostro egocentrismo ed eurocentrismo,
sostenendo quegli sforzi di dialogo interculturale e
interreligioso che sono presenti nella nostra nazione e
nel nostro territorio.
Siamo
disposti a ridimensionare il nostro stile di vita
imposto dai mass media?
Siamo
disponibili a fare scelte più responsabili per una
condotta di vita all’insegna della sobrietà
dell’essenzialità e quindi più giuste che mettono al
centro dei nostri interessi l’uomo e non la finanza?
Ci
auguriamo che la Chiesa, nei suoi pastori e nei suoi
fedeli, si dimostri più attenta e prenda una posizione
forte sulle ingiustizie e sulle disuguaglianze presenti
sul nostro pianeta e che la società civile si impegni
per uno sviluppo sostenibile ed equo che non sia una
minaccia per la sopravvivenza della vita stessa.
Uniti in
questo cammino di annuncio e di testimonianza
evangelica, ci sentiamo inviati a porre gesti profetici
che lasciano intravedere cieli nuovi e terra nuova…
ora e non domani!
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