Il coraggio di sognare

Settimana Biblica a Rossano Calabro
22-28 AGOSTO 2005

Diario di bordo dei giovani del campo

 
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Lunedì 22 Agosto 2005
Siamo giunti. La curiosità è tanta ma in parte oscurata dalla bellezza di questo posto; colline contornano come ghirlanda, S. Maria delle Grazie, antico convento appena fuori Rossano Calabro.
Un concerto di sorrisi ed entusiasmo hanno riscaldato l’accoglienza. Già nel primo pomeriggio abbiamo popolato quella sala presso il chiostro che ci avrebbe ospitati/e per le catechesi di tutta la settimana.Volti, nomi motivazioni, aspettative. Ci sarà da lavorare….

Martedì 23 Agosto 2005
…Come non detto…corvèe! Dopo una colazione con vista sul mare, ognuno/a si è impegnato/a nella propria mansione. Ore 9 catechesi, parla P. Alex, la provocazione sorge spontanea: “Un libro può essere parola?”, il tranello.
Abbiamo cominciato un viaggio indietro nel tempo di circa 4000 anni!!Vivere i 40 anni nel deserto tra digiuni e tentazioni con il popolo d’Israele ci ha rivelato il grande sogno di Dio Padre per l’umanità. Ma qual è questo sogno? E perché? È un sogno di libertà per i popoli oppressi. Creare una comunità alternativa anti imperiale sotto la sua protezione e benedizione.
Si accendono gli animi.

Mercoledì 24 Agosto 2005
La lettura biblica che ci introduce alla giornata è stata il salmo 13. E dall’urlo dell’Israelita oppresso, implorante Dio di non nascondergli più il suo Volto, all’urlo soffocato nelle baraccopoli di Korogocho, il passo è breve. P. Alex, con la sua esperienza, ha fatto terra bruciata tra noi e le nostre cecità. È incredibile fino a che punto la condizione umana possa essere annientata e quanto diventi assurdo comprendere il sogno di Dio in tanta sofferenza. Può Dio voler questo? La risposta non va cercata soltanto tra le parole di un salmo, ma anche nel sorriso di una ragazzina morente in un inferno in terra: “Il volto di Dio sono io”.

Giovedì 25 Agosto 2005
Ancora atterriti/e dalla rivelazione di realtà così assurde e lontane dalle nostre pance piene, ci siamo rimessi in cammino sulle orme di un popolo verso la liberazione. Dopo l’esilio è il tempo dei profeti e poi della letteratura apocalittica. Gli imperi, come bestie, si sono succeduti divorando i popoli, schiacciandone la libertà e costringendo al nascondimento le prime comunità di resistenza all’impero.
Ma un’altra terribile rivelazione era pronta per noi dietro l’angolo: il 20% del mondo di cui facciamo parte è il mostro dei nostri tempi che divora e schiaccia il resto del mondo.
In questo clima di totale sbigottimento la grazie di Dio Padre ci è venuta in aiuto. In una sentita veglia notturna abbiamo chiesto perdono e misericordia al Padre per aver tradito il suo sogno. La sua presenza viva tra noi, ci ha dato speranza, siamo corrotti ma redimibili.

Venerdì 26 Agosto 2005
Finalmente il sogno di Dio è ad una svolta. L’arrivo di Cristo sulla terra, “in mezzo a noi”, ci riconduce al padre. Il suo messaggio è così sorprendente da smentire anche le profezie di Giovanni Battista. Non un Dio violento che fa piazza pulita dei mostri imperiali è giunto sulla terra, ma un uomo pieno d’amore per l’umanità, che la vuole libera. E qui lo scandalo. Porgere l’altra guancia rende temibile lo schiavo. Gli argomenti sono tanti, bisogna riflettere: digiuno e deserto.

Sabato 27 Agosto 2005
La prosecuzione del sogno di Dio alla luce della Resurrezione. Come ritornare allo spirito delle prime comunità cristiane? I primi discepoli diffondono l’esempio di Cristo tra mille contrasti. Così come allora, la macchina di morte, per quanto orrenda possa essere, ha un meccanismo di funzionamento molto semplice: il comportamento sociale sbagliato genera istituzioni votate a perpetuare tale comportamento. Allora abbiamo capito che per inceppare questo ingranaggio sono richiesti due passaggi: un punto di partenza personale di conversione deve necessariamente rifluire nella società. Nell’Eucarestia abbiamo offerto i nostri propositi dell’immediato futuro, partendo dalle nostre piccole/grandi realtà. Anche noi siamo chiamati/e a rilanciare il sogno di Dio.

Domenica 28 Agosto 2005
…Coraggio, ce l’abbiamo quasi fatta! Una analisi veloce dell’“alternativa” ci rilancia con piena forza nei nostri mondi, dove tra poco ritorneremo. L’Eucarestia, celebrata con tanti amici/e venuti da Rossano Calabro e dintorni, diventa la vera festa e l’“andare in Pace”, con entusiasmo e impegno!