RECENSIONI - Maggio 2009
L’anticasta di Marco Boschini e Michele Dotti collana: Giustizia Ambiente Pace |
Un libro e un DVD per quanti sognano ancora di cambiare il Paese, piuttosto che di cambiare Paese.
Con interventi, racconti di esperienze, proposte di Jacopo Fo, Maurizio Pallante, Alex Zanotelli, Franca Rame, Francesco Comotto, Chiara Sasso, Gianluca Finiguerra, Alessio Ciacci, Andrea Segrè, Luca Falasconi, Ezio Orzes, Rossano Ercolini, Ignazio Garau
GUARDA Il trailer del video
La denuncia coraggiosa della Casta, che inizialmente aveva alimentato grandi speranze di cambiamento, ha finito per generare, invece, un diffuso senso di impotenza, una profonda disillusione e un conseguente distacco dalla politica. Proprio questo, paradossalmente, consente alla Casta di conservare indisturbata, e addirittura di aumentare, i propri privilegi e gli sprechi!
Per evitare di mettersi realmente in discussione e per
legittimare se stessa,
Guarigione di popoli di Maria Chiara Rioli collana: Paesi: situazioni e problemi |
GUARDA Un’udienza della Commissione sudafricana
«Credo che ciò che mi ha reso malato per tutto questo tempo sia stato il fatto di non aver potuto raccontare la mia storia. Ma ora, è come se avessi ritrovato la vista». Lukas Baba Sikwepere, reso cieco da una pallottola, terminava con queste parole la testimonianza della sua storia di sofferenza e di lotta contro l’apartheid.
Sudafrica e Sierra Leone, due stati dalle vicende storiche differenti, ma accomunati dall’opzione di rileggere la violenza del regime segregazionista e della guerra civile con lo sguardo delle vittime. Verità, riconciliazione, guarigione, confessione e perdono: nodi centrali per le Chiese cristiane, come testimonia il tema del secondo Sinodo africano. Attraverso lo studio delle deposizioni pubbliche e dei concetti religiosi che animano le Commissioni, un viaggio all’ascolto di parole e silenzi.
Africa blu di Daniela Maccari collana: Il Vento del Sud |
«Esiste un male d’Africa come pure un mare d’Africa. A me
sono toccati tutti e due; ma è il mare che ha dato il colore a tutto: una vasta
serie di pagina della mia vita è scritta in blu. […] Quanto blu rende più bello
il mondo e quanto blu ha colorato anche la mia vita missionaria, soprattutto in
Africa, un’Africa blu, un mare d’Africa che insieme al suo fascino ha scavato
un solco e depositato il suo tesoro. […] Chi legge questo libro non trova una
sequenza fatta di inizio, sviluppo e fine di una storia. È piuttosto un mosaico
formato da tessere di diverse forme e dimensioni, ma tutte striate da una
sfumatura blu, una spruzzata, una goccia di mare che dà loro un’unità, almeno
per chi le ha vissute e scritte»
"Africa blu" nasce da due grandi amori: il mare e la missione. È un libro per chi ama il mare, per chi lo guarda e l'ascolta. Un libro da leggere in spiaggia, sotto l'ombrellone o in crociera, ma anche in treno o in montagna quando lo sguardo può spaziare più in là e toccare altri mondi, altri mari, incontrare altra gente…
"Africa blu" è un viaggio attraverso lo spazio e il tempo che suor Daniela ci invita a fare con lei sul ritmo incalzante della musica del mare, in un continente con colori diversi, cancellando emblematicamente quel "nero" con il quale noi "bianchi" lo battezzammo con una etichetta che andava ben al di là della semplice espressione geografica.
Un bel colore blu, con limpide pennellate che compongono un quadro d'insieme che ci immerge in storie semplici ma affascinanti, partendo dalla Varazze dei cantieri navali e dei pescatori per arrivare alle spiagge del Mozambico, in cui "xocolar", raccogliere il cibo che la bassa marea regala a ogni suo materno ritiro, è anche festa, incontro, inno alla vita.
Ritorno in Tanzania di Francesco Giannola collana: Vita di missione
Esperienze e incontri
Il desiderio è sempre quello di "fare" qualcosa per questa gente, di donare il proprio tempo, le proprie capacità, le proprie energie.
Si parte con grande entusiasmo, “pieni di sé” – oserei dire – ma con poca cognizione di causa.
Visto che si accingeva a ritornare per la seconda volta in Africa, ho suggerito, con semplicità, all’autore, che aveva fatto una prima esperienza missionaria qualche anno fa, di mettere per iscritto le sue impressioni sul viaggio e sull’esperienza, su ciò che spinge un missionario a lasciare la propria terra e a partire come fidei donum»
(dalla presentazione di mons. Salvatore Di Cristina, arcivescovo di Monreale)
«Non dire: non posso fare nulla di grande.
Ogni piccolo mio gesto è infinito.
Non dire: un sorriso non cambia la realtà.
Esso è speranza di una realtà totalmente cambiata.»
Questa pubblicazione non vuole essere un semplice
"diario di bordo" ma ha una sola pretesa: comunicare, attraverso
un'esperienza vissuta, cosa significa essere missionari, quale sia il senso
della missione, facendo soprattutto riferimento a ciò che
Questo può aiutare a prepararsi interiormente ad affrontare un "viaggio missionario" esulando da sentimentalismi e con giusta enfasi.
Cristiani si diventa di Albert Nolan collana: Spiritualità missionaria |
«L’opera di Dio, come la sua sapienza, è rivoluzionaria.
Capovolge il mondo. Noi vi partecipiamo aggiungendo le nostre voci alle molte
voci profetiche che si alzano coraggiosamente oggi. Ci sono moltissime persone,
in tutto il mondo, che compiono l’opera di Dio. Siamo chiamati a seguirle, se
non già l’abbiamo fatto.
Tali domande, che vanno al nocciolo del vangelo, mettono a nudo molta incoerenza cristiana e fanno spesso pensare che ciò che Gesù ha proposto sia una suggestiva utopia da ammirare, piuttosto che un progetto da trasformare in vita.
Albert Nolan affronta questo problema partendo dalle aspirazioni non soddisfatte dell'uomo di oggi e dall'esperienza personale di Gesù. Mostra che il vangelo merita di essere riproposto in tutta la sua radicalità e bellezza originale. Ricorda che cristiani non si nasce ma si diventa, in un lento e difficile percorso giornaliero d'incontro con il Signore. Per chi lo intraprende, è la più straordinaria avventura che porta alla libertà radicale oltre che alla realizzazione personale. Questo libro aiuta a iniziare il cammino e a non fermarsi per strada.
Il muro di vetro a cura di Paolo Naso e Brunetto Salvarani
L'Italia delle religioni
Primo rapporto 2009
collana: Strumenti
Con interventi di Stefano Allievi, Enzo Biemmi, Paolo
Branca, Giampiero Comolli, Gaëlle Courtens, Marco Dal Corso, Giovanni Ferrò,
Simone Fracas, Paolo Naso, Gioacchino Pistone, Brunetto Salvarani, Giovanni
Sarubbi, Bruno Segre, Federico Tagliaferri, Sergio Velluto
GUARDA L’intervista a Brunetto Salvarani
Il Rapporto ha l’ambizione di cogliere almeno alcuni frammenti di questa nuova complessità, i cui segni peraltro riscontriamo ogni giorno nelle scuole, negli ospedali, nelle mense scolastiche nei cimiteri. L’obiettivo ultimo è dimostrare che questa progressiva complessità della scena religiosa italiana ha bisogno di un riconoscimento culturale e politico che oggi in Italia non riceve ancora»
Un parorama credibile, ampio e articolato sul fenomeno della multiculturalità religiosa, che diventa via via più significativo anche in Italia. Firmano la ricerca autori competenti, specialisti delle problematiche del dialogo ecumenico, interreligioso e interculturale.
L'analisi dell'odierno panorama religioso italiano; i profili dei personaggi che negli ultimi anni in particolare sono stati protagonisti esemplari dell'incontro religioso e del dialogo ecumenico; i documenti prodotti, i riferimenti sul tema, le bibliografie e gli eventi inerenti: elementi che rendono il rapporto un unicum nella produzione editoriale italiana.
Il lontano presente: di Anna Di Sapio e Marina Medi collana: Crescendo
l'esperienza coloniale italiana
Storia e letteratura tra presente e passato
«Per il senso comune l’epoca del colonialismo è lontana, qualcosa che esiste nei libri di storia, che non sembra avere alcun legame con il presente, un presente segnato da migrazioni internazionali che in Europa hanno avuto come meta proprio le antiche capitali imperiali. Per lo storico burkinabé Ki Zerbo l’incontro tra Europa e Africa è stato un incontro mancato, non fu infatti una relazione alla pari, ma tra chi si credeva superiore e chi veniva considerato un essere inferiore da civilizzare. L’era del colonialismo e dell’imperialismo ha prodotto delle relazioni deformate tra culture diverse instaurando rapporti di dominio e di sopraffazione, innescando processi d’inferiorizzazione degli uni per affermare la superiorità degli altri»
Ci sono pagine della nostra storia che abbiamo rimosso, come
Come viene studiato a scuola il colonialismo italiano? Come lo raccontano i libri di storia? Per coglierne la complessità non può più servire un modello storiografico cronologico-lineare, evoluzionista ed etnocentrico, ma occorre partire da punti di vista diversi, utilizzare anche fonti alternative come romanzi, film, perché nell'ottica delle civiltà e delle mentalità i prodotti artistici e i saperi quotidiani diventano fondamentali per capire il passato e il presente.
Pace di Tonio Dall’Olio collana: Le parole delle fedi
«Se è certo che vi è oggi un rinnovato interesse sul
contributo delle fedi alla costruzione della pace, è altrettanto vero che tale
attenzione è stata generata dalla comparsa tragica dei fondamentalismi sulla scena della
storia. Il fondamentalismo impazzito dei fanatismi, peraltro, sia
pur con sfumature e modalità differenti, attraversa tutte le tradizioni
religiose»
Identità di Giacomo Coccolini collana: Le parole delle fedi
Di tutto ciò che l’uomo costruisce ed erige,
nulla appare ai miei occhi
più bello e più prezioso dei ponti.
Essi sono più importanti delle case, più sacri dei templi
(…) sono il desiderio dell’uomo di unire, riappacificare
e collegare ogni cosa, perché non ci siano divisioni,
avversioni né separazioni
Il concetto d’identità è una delle parole chiave della cultura occidentale per spiegare come l’Occidente stesso si è autorappresentato. Oggi però esso viene sottoposto a critiche e assalti che, in alcuni casi, lo portano ad essere completamente decostruito, mentre in altri casi questa stessa idea viene ripensata in modo meno monolitico. Attraverso un viaggio tra secolarizzazione, intercultura, globalizzazione e post-modernità, l’autore conduce il lettore alla scoperta che l’identità del cristiano è fondata precisamente sull’alterità, sulla differenza: «i cristiani possono senza dubbio accampare un’identità, ma essa è qualche cosa che è stata loro donata, che li ospita, disidentificandoli, proprio perché tale grazia, di cui essi non sono proprietari, “li costituisce mancanti a sé stessi: ‘donanti a’, in quanto essi stessi ‘donati a’».