Un restavek (dal francese reste avec, "uno che sta con") è un bambino di Haiti, che viene mandato dai propri genitori in città presso una famiglia agiata come domestico, perché i genitori non hanno le risorse necessarie per sostenerlo. In genere quindi provengono da famiglie rurali povere le quali li affidano ai trafficanti di esseri umani, spesso già verso l’età di 4 o 6 anni. Sono poi venduti a famiglie meno povere
HAITI: I Restavek, una forma moderna di schiavitù
Il termine restavek viene talvolta usato per riferirsi a un qualsiasi bambino presso una famiglia ospitante, ma di solito si riferisce in particolare a coloro che subiscono abusi.
La schiavitù dei bambini è un fenomeno tollerato o almeno sottaciuto ad Haiti. La precarietà economica obbliga un numero crescente di genitori ad accettarla, inoltre questa usanza è percepita come una pratica accettabile, perché nella cultura haitiana, è presente il concetto di famiglia allargata, in cui sovente si ospitano anche parenti lontani.
I bambini ricevono vitto e alloggio (e, talvolta, l'educazione) in cambio di lavori domestici. Tuttavia, la maggioranza di loro non va a scuola, è picchiata e denutrita. Lavorano fino a 16 ore al giorno, senza remunerazione. Molti non possiedono né il cognome, né il certificato di nascita o documenti d’identità. Non godono di nessun diritto. Il 75% è costituito da bambine, spesso pure sfruttate sessualmente. I Restavek lasciano la famiglia adottiva non prima di compiere i 16 o 18 anni. Capita quindi che, al termine del proprio servizione nella famiglia adottiva, i ragazzi si riuniscono di conseguenza in bande, le ragazze si prostituiscono.
Nel 2009 la Pan American Development Foundation ha pubblicato i risultati di una ampia indagine condotta in diverse città di Haiti, incentrata sui restavek: la relazione ha rilevato che vi sono 225.000 restaveks. E 'inoltre accertato che l'11% delle famiglie che hanno alcuni restaveks che lavorano per loro, inviano anche i propri figli a lavorare come restaveks per qualcun altro.
Le Nazioni Unite ritiene la condizione dei restavek come una "forma moderna di schiavitù".
Reportage sui restavek: http://www.youtube.com/watch?v=jhdttD70GEw
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Jean-Robert Cadet ha vividamente raccontato la sua vita come un Restavec in un libro omonimo, pubblicato nel 1998.