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Mc 8, 27-38: Chi è per me Gesù di Nazaret?

GIM Pesaro, febbraio 2009

CHI È PER ME GESU’ DI NAZARET?
Marco 8,27-38

Quanto cammino da quel primo incontro sul lago.
Quante esperienze.
È giunto il momento di definirsi,
di dare una risposta personale,
di un coinvolgimento in prima persona.


v. 27 Gesù partì con i suoi discepoli… Se sei suo discepolo oggi parte con te. Si tratta di un viaggio lungo, verso un luogo lontano. Certe scelte le fa solo chi si mette in viaggio. La mia vocazione è camminare, andare lontano, accettando di essere straniero, pellegrino.

v. 28 Gli uomini chi dicono che io sia? La grande tentazione per tutti è di essere ripetitivi, proiettati verso il passato. Anche Gesù può essere catalogato con le etichette della nostra pigrizia mentale, relegato a fanta­sma del passato o, nel migliore dei casi, a una clonazione dei grandi personaggi della storia.

v. 29 Ma voi chi dite che io sia? È la domanda fondamentale del vangelo. Non fermarti a quello che dicono o pensano gli altri… La domanda è fatta a te e da te richiede una risposta.
Chi sono io per te?
Cosa significo per la tua vita?
Sono il tuo desiderio e il tuo mistero (= ricchezza) assoluto? Il tesoro?
Ti lasci mettere in discus­sione da me?
Sei disposto a seguirmi, per stare (= abitare, dimorare) sempre con me:
   -   così come sono,
   -   anche quando sarò con te là dove tu non pensavi,
   -   anche quando ti salverò come non credevi,
   -   e mi scoprirai come non mi conoscevi?

Tu sei il Cristo. Nella parola «Cristo» si cristallizza tutto quanto di bello e di buono l'uomo può attendere da Dio. La parola Cristo significa infatti: messia (= unto, consacrato).
Per i discepoli Gesù non è un fantasma del passato.
In lui, unico ("il" e non "un") e presente,
- si ravviva il loro cuore spento;
- con lui divampa tutto un passato di promesse e si apre un futuro di speranze.

v. 30 E impose loro severamente di non parlare di lui con nessuno. Non basta fare una dichiarazione è necessario fare un cammino che passa attraverso l’esperienza della morte e risurrezione. Non abbiamo il diritto di presentare il Cristo delle nostre attese e dei nostri orizzonti religiosi… ma solo il Cristo a noi ancora ignoto e sconosciuto, il Cristo che realizza la promessa di Dio, e la realizza sull’albero della croce.

v. 31 E incominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire… Lasciati insegnare che la sofferenza frutto del rifiuto è cammino di crescita. Ma perché doveva soffrire? La risposta me la offrono quei missionari che hanno pagato con la loro vita: il nuovo lo genera chi accetta di soffrire.
Così scrive p. Alex: “È con la rabbia in corpo che vi scrivo questa lettera dai bassi di Napoli, dal Rione Sanità nel cuore di quest’estate infuocata. La mia è una rabbia lacerante perché oggi la Menzogna è diventata la Verità. Quando, dopo Korogocho, ho scelto di vivere a Napoli, non avrei mai pensato che mi sarei trovato a vivere le stesse lotte. Sono passato dalla discarica di Nairobi, a fianco della baraccopoli di Korogocho alle lotte di Napoli contro le discariche e gli inceneritori. Sono convinto che Napoli è solo la punta dell’iceberg di un problema che ci sommerge tutti…”.

v. 32 Faceva questo discorso apertamente… Hai il coraggio di fare certi discorsi apertamente? Pietro fa un altro discorso e lo fa “in disparte”… Beato me se so parlare apertamente.

v. 33 Voltatosi… rimproverò Pietro… Un altro rimprovero! Non posso far finta di non udire e non posso costruire un’amicizia tacendo. È rassicurante questo Gesù che rimprovera Pietro…

v. 34 Se qualcuno vuole venire dietro a me… Sia ben chiaro che nessuno è obbligato… Tu vuoi lasciarti coinvolgere? Vuoi salire sulla stessa barca?
Daniele Comboni ci racconta con tinte forti i suoi sentimenti quando all’inizio della sua missione in Africa fece un pellegrinaggio a Gerusalemme
43] Ah ecco il monte della mirra, ecco l'altare della Croce ove si consumò il gran sacrificio. Io mi trovo sulla cima del Golgota nel luogo stesso dove fu crocifisso l'Unigenito Figliuolo di Dio: qui fu compiuto l'umano riscatto; qui fu soggiogata la morte, qui fu vinto l'inferno, qui io sono stato redento. Questo monte, questo luogo rosseggiò del sangue di G. C.: queste rupi udirono le sue estreme parole: quest'aura accolse il suo ultimo fiato: alla sua morte si dischiusero i sepolcri, si spezzarono i monti: e distante pochi passi dal luogo ove fu inalberata la Croce si mostra un'enorme spaccatura d'una profondità incalcolabile, la quale è costante tradizione che sia avvenuta alla morte di G. C.
E ci racconta la presenza della croce negli ultimi giorni della sua vita:
7225] Mio Dio! sempre Croci! Ma Gesù dandoci la croce, ci ama; e tutte queste croci pesano terribilmente sul mio cuore; ma ne accrescono la forza ed il coraggio nel combattere le battaglie del Signore, perché le Opere di Dio nacquero e crebbero sempre così; la Chiesa fu fondata nel sangue dell'Uomo-Dio, degli Apostoli, e dei Martiri; tutte le Missioni cattoliche dell'universo che han dato frutti crebbero così ad immagine della Chiesa, così prosperarono, così si consolidarono, e proseguirono in mezzo alle morti, al sacrificio, ed all'ombra del salutifero albero della Croce.
7246] Che avvenga pure tutto quello che Dio vorrà. Dio non abbandona mai chi in lui confida. Egli è il protettore dell'innocenza ed il vindice della giustizia. Io sono felice nella croce, che portata volentieri per amore di Dio genera il trionfo e la vita eterna.

v. 35 Chi vuole salvare la propria vita… Salvare e perdere: non ci sono vie di mezzo. E per di più quella vita che viviamo una sola volta.

v. 36 Che vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero… Questa frase la ripeteva Ignazio di Loyola all’università di Parigi e ha motivato Francesco Saverio a una scelta radicale. La ricerca affannosa di ricchezza sembra assicurare ogni bene, offrire ogni tranquillità e, invece, forse è la causa di tutti i mali.

v. 37 Che cosa può dare un uomo in cambio della propria vita? Nulla! Anche perché la vita non è tua…

v. 38 Chi si vergogna di me… Il tuo oggi determina il tuo futuro: ogni tua scelta ha una eco che va al di là del tempo. Se non scegli oggi con una scelta costante non sceglierai domani.
Si tratta di una scelta che deve essere rinnovata ogni momento.

Domanda:
 Che risonanza ha nella mia vita ciò che Gesù dice: "se vuoi essere mio discepolo, seguimi"?


Il libro del mese:
LA VITA A PASSO DI DONNA

“Mostrando la realtà della donna nel mondo, il libro vuol fare emergere il cammino ancora necessario per portare a tutti gli esseri umani pari condizioni di vita e dignità ma anche e principalmente per mettere in risalto il contributo che donne anonime o internazionalmente conosciute danno per la costruzione di un mondo diverso”.
Daniele Comboni ha coinvolto la donna nella sua attività evangelizzatrice.

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